Per costruire una grande squadra gli ingredienti da mettere insieme sono tanti e tutti importanti.
Necessita quindi, una squadra che non solo sia ben amalgamata ma anche fatta di calciatori che sappiano fare i professionisti fino in fondo, un tecnico che sappia gestire il gruppo e abbia in mente degli schemi precisi ma anche eventuali alternative di gioco in casi estremi, un presidente che sappia gestire uno staff con la forza della solidità e un pubblico che sappia star vicino alla squadra non solo nei momenti di gloria ma anche e soprattutto in quelli difficili.
Una volta, quando ad Arrigo Sacchi , chiesero il segreto del successo di quel Milan che lui rese grande e che oggi è nella storia, lui rispose serenamente che il progetto partì dalla campagna di reclutamento e paragonava una squadra ad un'orchestra fatta di tanti componenti tutti utili anche se poi non tutti avevano l'onore della ribaltà. Arrigo Sacchi scelse gli elementi non solo in base agli aspetti tecnici ma anche al loro valore umano e professionale, scelse degli uomini che eran pronti al sacrificio senza avere arie da prima donna.
Se dovessi traslare tutto questo concetto al Bari, fatte le debite proporzioni, sono consapevole che in rosa non ci sono elementi dal valore assoluto come Van Basten o Gullit ed in difesa non gioca Franco Baresi, ma mi chiedo se Giorgio Perinetti e mister Ventura non stiano scegliendo i giocatori anche in base a questo ragionamento.
Il tifoso giustamente chiede il grande nome ed è anche giusto sognare ma se si vogliono fare le cose fatte bene bisogna analizzare i fatti ed essere davvero concreti.
A mio avviso la società del Bari nel nome del presidente Matarrese dovrebbe essere chiara e dichiarare apertamente i propri obiettivi senza illudere e prendere in giro quei ragazzi che sperano sempre che l'anno del riscatto possa essere arrivaato e che invece non arriva mai.
Il Bari ha fatto tanti movimenti di mercato ed ha reperito molti giocatori e detto sinceramente non erano quelli che la gente si aspettava ma alla fine è anche vero che in campo ci vanno loro e non i tifosi quindi è giusto fare delle scelte ed assumersi la responsabilità delle conseguenze.
Credo che la valutazione di un mercato fatto da una società non va fatta in base al numero di giocatori acquistati ma alla qualità ed alla loro effettiva utilità. Se prendiamo l'esempio di Quaresma, Mancini e Jimenez dell'Inter, di Tiago e Poulsen della Juve, son persone che hanno qualità indiscutibili ma che non rientravano in un progetto tecnico e quindi erano inutili da acquistare ed ora sono un peso per queste società che non riescono a venderli.
L'esercito deve essere formato dai soldati giusti, ed allora io mi chiedo: "il Bari in questo momento ha visto in Allegretti, Carobbio, Meggiorini , Paro, Greco, Langella e Padelli, Bonucci , Alvarez e Koman uomini validi alla causa? Il Bari crede che tutti possano servire? Pensa che ognuno sia stato preso perchè davvero possa servire al progetto? "
Io mi auguro di si, perchè se così non dovesse essere la società dovrebbe affidarsi al caso come tra l'altro ha già fatto l'anno scorso nella prima parte della stagione quando fece degli acquisti , alcuni dei quali subito allontanati da Conte.
Tutti sperano in un Bari protagonista anche in serie A ma la realtà è questa categoria è molto difficile da affrontare senza una programmazione e senza una società che pensi al futuro, senza una società che ha voglia di investire, senza una società che abbia una mentalità vincente e dia la sensazione di estrema solidità dal punto di vista delle decisioni ai giocatori.
La presidenza del Bari pecca in questo e da anni è il punto debole, il tallone di Achille di una piazza che ha fame di calcio e se poi Matarrese si lascia andare a dichiarazioni di sfiducia per la difficoltà del prossimo campionato, allora devo dire che non siamo per nulla sulla buona strada.
Bisognerebbe investire in giocatori di proprietà, qualcuno in comproprietà e quasi nessuno in prestito e vorrei ricordare come monito che Hamsik e Lavezzi dal Napoli furono acquistati con 6mil di euro l'uno (cifra che Matarrese ritiene improponibile) ma che adesso ne valgono almeno il quadruplo.
Scelte giuste e ponderate ma queste non possono essere dettate solo dai soldi, qualche volta un presidente dovrebbe mettere anche il cuore. Matarrese sembra non farlo mai, e questo suo modo di essere è contrastato fortemente dalla maggiorparte della tifoseria barese come appare evidente anche dall'atteggiamento dei tifosi nei suoi confronti e dai commenti dei 35.000 fan di un gruppo di informazione esistente su facebook, chiamato A.S. Bari Calcio e dedicato interamente alla società biancorossa. |di Giò Ametrano - Fonte: www.tuttobari.com| - articolo letto 147 volte