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2009-07-11

Diego: "Posso giocare con Del Piero. Noi grandi n° 10"


Diego Ribas da Cunha. Più semplicemente Diego. Più semplicemente il futuro della Juventus. Il nuovo giocatore bianconero ha parlato ai microfoni di Sky Sport, in un'intervista che è andata in onda questa sera alle 19.00 (e in replica alle ore 00.30), su Sky Sport 1, in una puntata speciale di "Permette Signora" interamente dedicata al talento brasiliano della Juventus. Ecco i passi principali dell'intervista al nuovo giocatore della "Vecchia Signora".

Il tuo numero sarà il 28. Perché?

«È un numero che mi piace, il mio compleanno è il 28 febbraio e poi 2+8 fa 10. È la prima volta che uso questo numero e spero davvero che mi porti fortuna».

Ti chiami come Maradona e sei cresciuto nel Santos di Pelé…

«Nel Santos si usa sempre questo paragone. Pelè è un grande idolo, la maglia numero 10 del Santos è speciale. Questi idoli io li uso solo come esempi, non mi sogno nemmeno di essere paragonato a Maradona o Pelé. Certo, sono felice di aver fatto la storia della stessa società in cui ha giocato Pelè».

Alla Juve sarai il nuovo Zidane o il nuovo Platini?

«Ho sempre cercato di evitare dei paragoni. Non voglio essere un nuovo Zidane o un nuovo Platini. Loro hanno una storia, io voglio fare la mia. Ho 24 anni, devo imparare molto. I grandi campioni li uso come esempi. Io voglio essere ricordato come un nuovo campione. Sono Diego, con la mia storia personale».

È possibile la convivenza con Del Piero?

«I giocatori bravi sanno sempre giocare insieme. Sono intelligenti, riescono ad adattarsi a qualsiasi tipo di schema. Giocare con Del Piero penso sia facile per qualsiasi giocatore, lui è uno dei migliori al mondo. Per me non rappresenta un problema, anzi, una soluzione. Avere giocatori come lui in squadra è sempre un vantaggio».

Senti la responsabilità di essere il giocatore più importante che è arrivato in Italia dall’estero?

«So di avere una responsabilità enorme. A questi livelli, ci sono sempre tante pressioni, fa parte del nostro lavoro e in una società come la Juventus, magari tutto è amplificato. La pressione però fa bene, è utile, mi tiene concentrato, mi aiuta a curare i dettagli che sono molto importanti. Sono cosciente del lavoro che devo e posso fare. Quindi, nessuna pressione mi toglierà l’energia per raggiungere i miei obiettivi con la Juve».

Qual è il tuo ruolo ideale?

«Io mi vedo come una cerniera. Ognuno ha un suo modo di descrivere il numero 10. Per me è un ruolo di collegamento tra il centrocampo e l’attacco. E’ una posizione di vantaggio a ridosso degli attaccanti. E’ il ruolo che preferisco e in cui ho sempre giocato fino ad ora. Mi sento a mio agio giocando da numero 10».

A Torino non c’è il sole…

«Sono stato due volte a Torino e il cielo era sereno, quindi ho un buon ricordo. So che d’inverno fa freddo ma ormai mi sono abituato, dopo gli ultimi tre anni in Germania, a Brema. Se posso scegliere, preferisco sempre il sole. Più caldo c’è e più sono felice».

Hai trovato casa? Con chi vivrai a Torino?

«Non sono ancora sposato ma ho una fidanzata. La mia famiglia è numerosa, ho tanti amici. Mi verranno tutti a trovare, staranno con me un mese, tre mesi. Sto ancora cercando casa. Non è una scelta facile».
|Redazione Juventus News - Fonte: www.juventusnews.tk| - articolo letto 170 volte


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