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2009-07-13

Bilancio di uno scorcio d'estate: che giri


Tutti in ritiro. Eppure il 70% delle squadre di serie A è ancora incompleto. Via vai al Quark negli ultimi giorni di mercato della scorsa settimana, serie B che inizia lentamente ad investire e giro di centrocampisti che presto potrebbe completarsi. L'Inter prima, la Juventus poi, Napoli e Genoa ad un passo dalle grandi. Sono loro le regine del mercato. Fino ad oggi. Ad aspettare il Milan ci vengono i capelli bianchi. Mentre scrivo questo editoriale arriva in posta un'agenzia.
Riguarda la Fiorentina, il titolo: "Pronti per il raduno ma squadra ancora incompleta". Andiamo avanti, il senso di questo mercato è proprio la difficoltà di investire ed i tempi ristretti per andare in ritiro con il gruppo che poi sarà quello dell'intero campionato. La Juventus ha portato a Torino Felipe Melo: acquisto giusto ma costoso, in contraddizione con quanto stabilito dal CDA bianconero. Prima di acquistare non bisognava vendere? Il problema è che nessuno compra i calciatori della Juventus; chiedetevi perché. Melo e non D'Agostino. Sarà una Juve più muscolare ma, come scriveva Arrigo Sacchi pochi giorni fa, un Melo in organico Ferrara lo aveva già. Un D'Agostino no. Mi chiedono perché insistiamo nel definire scorretta la dirigenza torinese sulla trattativa D'Agostino. Hanno prima sedotto e poi abbandonato. Era il semplice gioco delle parti. La Juve va al ribasso, l'Udinese si tiene alta.
Per fine luglio, inizio agosto sarebbe andato tutto in porto. Come mai Secco ha incontrato due volte a Roma l'avvocato del calciatore, Paolo Rodella, ha telefonato due volte al giorno a D'Agostino junior e senior, se poi aveva intenzione di ingaggiare un centrocampista con altre qualità? Avevano offerto un contratto fino al 2014, a partire da 1,5 milioni di euro, chiedendogli di rifiutare tutto e di aspettare; questo il risultato. Attenzione adesso alla Fiorentina, potrebbe virare su D'Agostino. L'Inter non è completa, Mourinho ha ragione. Ma ha ragione anche Moratti a dire che, a queste condizioni, ingaggiare Carvalho e Deco sarebbe un cattivo affare. 20 milioni sono tanti. La scommessa Arnautovic parte male. Josè non avrebbe dovuto dire pubblicamente di essere all'oscuro della trattativa. Ha messo le mani avanti. Perché se sarà un fallimento lo avrà voluto Branca, se invece sarà un trionfo il merito sarà il suo che lo avrà saputo integrare nell'ipotetico 4-3-3 nerazzurro. Il Milan resta alla finestra per Luis Fabiano; alla fine potrebbe andare in porto, nonostante il forte inserimento del City. La differenza, però, persiste. Domani tornerà a Milanello anche Ignazio Abate e, finalmente, potrebbe avere un nuovo contratto con scadenza 30 giugno 2014, rispetto a quello attuale che scadrà nel 2012. Napoli e Genoa non ragionano più da piccole. De Laurentiis vuole fermarsi ai piani alti e questa volta ci può riuscire, a maggior ragione se dovesse acquistare uno tra Obinna, Pandev e Pellissier. Cigarini ha qualità, nonostante non sia stato un vero affare dal punto di vista economico. Lo stesso per Zuniga. Fu proposto un anno fa al Napoli a 1,3 milioni, adesso è costato 8. Quagliarella, Campagnaro e De Sanctis sono garanzie.
Preziosi si fa bello del suo Genoa. Attacco eccezionale, centrocampo da sistemare con un vero sostituto di Motta, che oggi manca. A Firenze scrivono giustamente che il trasferimento di Felipe Melo alla Juventus ha aperto un vuoto a centrocampo, che il ds Pantaleo Corvino dovrà colmare da qui alle prossime settimane. Nel mezzo tante voci che hanno chiamato in causa Guarente, Dzemaili, Lucas Pezzini, Brighi fino ad Aquilani. Caccia aperta pure ad un terzino destro, dopo che Zauri è rientrato alla Lazio per fine prestito, ed al vice Gilardino, dopo i tentativi per Crespo, Cruz, Acquafresca e Matri. Si seguono piste che portano anche ad un centrale difensivo di spessore, da Felipe a Luisao fino a Breno: in tal caso, potrebbe andar via Dainelli. Parole sante. Dovrà svegliarsi il Cagliari. Se Cellino pensa che la squadra sia già pronta, commette un errore colossale. Il Bari necessita di un attaccante. La disponibilità economica di Perinetti è limitata ed andare a prendere Ruopolo sarebbe come gettarsi dall'aereo senza paracadute. Troppe scommesse dalla B ed una rosa da sfoltire. Matarrese ha impiegato 8 anni per uscire dall'inferno, mica vorrà gettare tutto al vento in una stagione? Promosse le siciliane, siamo in attesa dell'Udinese. Il tempo c'è, la pazienza anche. Un avvertimento ai Direttori Sportivi: tra circa 10 giorni gli allenatori vi inizieranno a tenere il muso. Loro non hanno pazienza.
|di Michele Criscitiello - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 121 volte


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