Domenica 12 luglio è andata in scena la prima recita amichevole del nuovo Milan leonardiano: la ‘sgambata’ si è conclusa con una doppietta di Pippo Inzaghi, come al solito il primo ad entrare in forma in fase di preparazione, e con qualche buona giocata di Ronaldinho. In assenza, per il momento, di novità dal mercato, cerchiamo di trarre qualche buon auspicio dalla prima uscita stagionale del Milan, pur consci che si tratta di un test dal valore probante pari a zero: secondo noi le notizie migliori vengono dal recupero degli infortunati ‘storici’, ovvero Nesta, Borriello e Kaladze. I tre sono sembrati, chi più chi meno, sulla buona strada per tornare ad essere abili e arruolati a tutti gli effetti, sperando che la malasorte non si accanisca ancora una volta contro questi giocatori, il cui benessere fisico è fondamentale per lo sviluppo di una stagione positiva. Un po’ di comprensibile ruggine l’abbiamo invece vista affiorare nei meccanismi di quello che dovrebbe essere il perno della nostra difesa per i prossimi 10 anni (a detta della società), ossia Thiago Silva, che al di là dell’adattamento al calcio italiano deve dimostrare in fretta di poter sopportare l’ingombrante eredità di Paolo Maldini. Noi sull’effettiva possibilità che questa ardua missione possa essere portata a termine nutriamo molti dubbi, ma il ragazzo pare comunque un buon giocatore, forse non il fenomeno della difesa dipinto dalla dirigenza: potrebbe essere questa etichetta appiccicatagli addosso da Galliani & C. a metterlo in difficoltà ancor più degli attaccanti avversari. Altra nota positiva è il fatto che il neo Mister Leonardo si sta calando sempre di più nell’impegnativa parte di allenatore, mostrando, dopo una settimana di lavoro a Milanello, maggiore coscienza dell’importanza del ruolo che ha deciso di accettare, unitamente ad un entusiasmo che speriamo si trasformi in positività generale per la squadra. Per le novità tecnico- tattiche ci sembra più opportuno attendere qualche settimana, quando la rosa sarà completa dei Nazionali ad oggi ancora in vacanza e magari di qualche nuovo acquisto oltre al gigante Onyewu, che peraltro rappresenta comunque un buon colpo, soprattutto perché a parametro zero.
Si è segnalata in quel di Varese la presenza di Berlusconi che, oltre a ribadire il discutibile concetto che la rosa del Milan così com’è sia competitiva e che non si faranno spese folli, è stato protagonista di un battibecco con un contestatore e che soprattutto si è cimentato in un coup de theatre dei suoi quando ha fatto giurare a Ronaldinho di impegnarsi da vero professionista per l’intera stagione. Il tutto spingendo il brasiliano a salire su un tavolino negli spogliatoi e ad esplicitare il giuramento davanti ai compagni. Con questi atteggiamenti il proprietario rossonero dimostra ancora una volta di essere piuttosto distaccato dalla realtà tecnica del Milan attuale e di interpretare la squadra più come palcoscenico per le proprie estemporanee iniziative che come una società sportiva su cui programmare e investire, pur in maniera oculata. Speriamo ovviamente di sbagliarci, anche se i segnali vanno tutti in questa direzione. Non si chiedono certo, di questi tempi, spese faraoniche, ma i 2/3 aggiustamenti che possano quanto meno permettere a Leonardo di mettere in pratica le proprie idee tattiche e di avere i giusti ricambi in tutte le zone del campo. |di Claudio Mignatti - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 145 volte