| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2009-07-20

Ibrahimovic dirà addio all'Inter anche a causa dello Special One


Il mal di pancia di Zlatan Ibrahimovic è argomento di discussione ormai da molti mesi, da marzo precisamente, quando l’attaccante dell’Inter ha dovuto prendere atto dell’ennesimo fallimento in campo europeo (eliminazione dalla Champions a opera del Manchester United). Da allora il suo umore è stato lineare, senza sbalzi di alcun genere, con un evidente aumento della sua caratteristia insofferenza alle situazioni poco gradite. Insomma, Ibra negli ultimi mesi non si è fatto certo apprezzare dai suoi tifosi se non in fase realizzativa, dal momento che le sue prodezze hanno consentito all’Inter di conquistare agevolmente lo scudetto e a lui di sedersi sul trono dei cannonieri della serie A. Ma per il resto, il rapporto con i compagni (vedi i ‘vaffa’ distribuiti a Balotelli) e i tifosi (il gestaccio durante Inter-Lazio) ha palesato un desiderio mai sopito di cambiare aria. Oggi tale bisogno può essere soddisfatto e lui dice di sentirsi nervoso e di essere in attesa di notizie da Barcellona. Ma tra le motivazioni che spingono lo svedese lontano da Milano ci sarebbe, secondo Tuttosport, anche il rapporto con Mourinho.
Nulla da dire contro il personaggio, ci mancherebbe. I due nella stagione scorsa si sono alimentati a vicenda di complimenti, tutt’altro che gratuiti. Non è un caso se Ibrahimovic abbia definito lo Special One il miglior allenatore (sotto il profilo umano e dlela preparazione) con cui ha lavorato. Peccato però che le convinzioni di Mourinho (Ibra rimarrà all’Inter) rimarranno probabilmente disilluse, dal momento che il portoghese dovrà suo malgrado accettare la partenza del pupillo. Se caratterialmente i due andavano a 100 all’ora, a livello tattico Ibra non ha gradito la gestione che l’allenatore ha adottato nei suoi confronti. “Questo non è il mio gioco”, avrebbe ribadito più volte lo svedese ogni volta che Mou gli affidava le chiavi dell’attacco, abbandonandolo a sé stesso e servendolo solo con lanci lunghi. Un atteggiamento tattico che Ibrahimovic accettava, ma non gradiva. Atteggiamento che però, bisogna dirlo, gli ha consentito di conquistare il titolo di capocannoniere del campionato.
Prima di partire per la Svezia e rispondere alla convocazione della nazionale, il Genio di Malmoe aveva sottolineato quanto gli piacesse il gioco del Barcellona, il migliore secondo il suo punto di vista. Un segnale di disponibilità a trasferirsi in Spagna, ma anche una stoccata alle strategie di Mourinho, che non lo valorizzava a dovere pur lasciandogli ampia libertà in campo. Il Barça, invece, fresco campione d’Europa, dimostrava di saper giocare palla a terra senza difficoltà, esaltando le caratteristiche dei suoi talenti. E palla a terra Ibra ha pochi eguali. Guardiola non lo costringerebbe a fare la sponda ai compagni, perché non è il credo tattico dell’allenatore catalano. E Ibra sa che in questo contesto si troverebbe a meraviglia e avrebbe persino più chance di vincere la Champions League.
|di Fabio Costantino - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 166 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale