Assisi - Ad un giorno dalla trasferta di Utrecht, in programma Domenica 26 alle 14:30, in sala stampa si accomodano due attaccanti. Gianvito Plasmati e Giuseppe Mascara.
Gianvito Plasmati:
“Il mio cammino, nel calcio, finora, è stata come una risalita nella vita. Cinque anni fa un brutto incidente, l'accusa, (poi smentita dalle analisi)di essere ubriaco, la perdita di sensibilità a mani e piedi , il pericolo si restare sulla sedia a rotelle. Ero distrutto, senza più forze, né fisiche né mentali.
“Il calcio mi ha fatto rimanere appeso alla vita. Non mi sono posto alternative: ritornare a giocare. Mi sottoponevo a 7 ore di esercizi di riabilitazione al giorno, volevo tornare in campo, e tanto l'ho voluto che ci sono riuscito. Pensate che ho pure rifiutato di andare a San Siro da tifoso . <> mi sono detto. Così è successo, e c'ho pure segnato .
“Adesso sono in A, ho un'altra opportunità di far bene col Catania e sono intenzionato a giocarmela fino in fondo. Se mi pongo un traguardo sono certo di raggiungerlo dopo quel che ho passato, ed il mio futuro lo vedo al Catania .
“Molto starà poi alle intenzioni della società , ma la mia è chiara. Bergamo è stata un'esperienza professionale importante , Del Neri mi ha dato fiducia e continuità, ma è a Catania che ho imparato più che in qualsiasi altro posto.
“In questo specifico periodo di ritiro non sono al top della forma, dei carichi massicci riesco a giovarne dopo degli altri, per via del mio fisico (è alto oltre 190cm). Spero già con l'Utrecht di poter far vedere qualcosa in più, anche e soprattutto per quel che riguarda il feeling in campo coi compagni.
Dai quali viene chiamato “scatolone”
“E' un appellativo del quale mi vendicherò - spiega Plasmati - mi chiamano così perché dicono che sono alto, ingombrante e difficile da spostare .. come gli scatoloni pieni. Ma vabbè.. speriamo porti almeno bene.
Passiamo quindi a Mascara, dal quale scopriamo un aneddoto simpatico a dir poco. Ebbene, come ogni supereroe che si rispetti anche “Peppe Playstation” , in vesti borghesi Giuseppe Mascara, ha il suo. E così, se per Superman è la Kryptonite, per “Playstation” è “l'aria condizionata”
“Non riesco a sopportarla, riesce persino a farmi stare male. Quando c'è cammino col colletto alzato che, a qualcuno sembra un gesto di spocchia, per me è autodifesa . In camera sto da solo per questa ragione, non voglio imporre questa mia esigenza ad un compagno di stanza.
“Sto cercando di dare il massimo in campo, durante gli allenamenti. Ad Utrecht sarà un'amichevole importante, nello stadio di un mito del calcio mondiale, Van Basten . Il nostro obiettivo, come gruppo, è quello di ripetere la bella prestazione offerta ad Istanbul aggiungendo magari qualcos'altro. Avversari di spessore internazionale aiutano il gruppo a crescere ed acquisire cognizione della propria forza.
“Mi spiace per chi se ne andato, sono scelte societarie. Io spero di aver meritato la maglia che indosso. Non ho ancora firmato ma a me basta la stretta di mano, così come era capitato 5 anni fa . Il mio contratto lo prolungherò di altri due anni . La firma, arriverà a giorni. Non ho mai pensato di andar via.
“Come obiettivo per il prossimo anno mi pongo quello di superare il record rossazzurro di 19 reti in serie A detenuto da Prenna, me ne mancano 8. Ovviamente, anzitutto verrà la ricerca di una salvezza dignitosa e poi.. la nazionale. Con Lippi ci siamo lasciati bene, spero che il saluto che ci siamo dati non sia stato un addio.
“Di Atzori apprezzo molto il suo entusiasmo. E' molto giovane ma anche molto preparato e motivato. Anche lui è propenso al cambio del modulo in corsa. Da parte mia non ci sono ostacoli, posso giocare sia da attaccante che da trequartista, a seconda della necessità. A me basta restare vicino alla porta.. per cercare di ripetere anche quest'anno la doppia cifra dell'anno scorso, nei goal segnati. |Redazione Mondo Catania - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 182 volte