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2009-07-28

Cagliari: il Moro, il Biondo e un centrocampo da completare


La sessione di mercato attualmente in corso, che si concluderà il prossimo 31 agosto, è tra le più anomale degli ultimi anni. I soldi che circolano sono pochini, ma ciò costituisce una novità relativa. La realtà è che la crisi economica c'entra fino a un certo punto. La crisi endemica, va detto, è quella di creatività. Di dirigenti incapaci è costellato il movimento calcistico italiano, basti pensare a come certi presidenti rimangano letteralmente avviluppati nelle manovre di astuti procuratori che, in fondo in fondo, fanno soltanto il loro mestiere.
A ben vedere, il Cagliari pare muoversi in maniera più assennata da qualche tempo a questa parte. Lo ha ammesso in una recente intervista anche il presidente Massimo Cellino, autodichiarando una marcata componente istintiva che con l'avanzare dell'età si sta progressivamente assorbendo. Investimenti mirati insomma: rilevato Marchetti, rinnovate le comproprietà di Astori e Lazzari, acquistato un difensore di prospettiva assoluta come Marzorati. Operazioni oculate, accompagnate da un'unica concessione esotica, quel Nenè che ha stregato il presidentissimo non soltanto per motivi tecnici ma anche, mettiamola così, per spiegazioni più legate alla cabala che a un campo di calcio.
Il mercato, dicevo, è anomalo. Tralasciando le Real-folies e l'affaire Ibrahimovic, rimane ben poco: il Napoli si è certamente rinforzato, rompendo il salvadanaio e regalando a Donadoni forse non una fuoriserie, ma di certo una bella ammiraglia. Fiorentina, Roma e la stessa Lazio (per non parlare del Milan), restano ferme al palo. Così come l'Udinese che, ceduto Quagliarella, ha deciso di puntare tutto su Floro Flores (in Friuli già da un paio di stagioni) per sostituirlo. Il mercato interno rimane stantio, in un'inesorabile e interminabile partita a scacchi in cui nessuno vuole favorire l'avversario. Così il Chievo chiede in un colpo solo Davide Biondini e Andrea Parola in cambio di Simone Bentivoglio: buon giocatore, ma non un titolare inamovibile, specie con Di Carlo che già a Mantova lo relegò non raramente in panchina. Quella di Campedelli è una bottega cara, Cellino lo sa bene: su Parola si può discutere. Il giocatore non disdegnerebbe la soluzione, che gli permetterebbe di riavvicinarsi a casa e giocare ancora in serie A.
L'incedibilità di Biondini è scontata e fa il paio con le dichiarazioni del giocatore: "Con tutto il rispetto per il Chievo, non penso che sia di pari livello del Cagliari. Lo riterrei un miglioramento economico e mi avvicinerei a casa, ma dal punto di vista professionale sarebbe un passo indietro". Discorso chiuso, insomma: Bentivoglio approderà in Sardegna se le posizioni dei veneti si ammorbidiranno.
Nei pensieri di Allegri Bentivoglio andrebbe a sostituire Michele Fini. Quella mezzala tecnica che possa partire dal centrodestra dello scacchiere rossoblù che attualmente manca in rosa: c'è Lazzari, a Villasor provato in quel ruolo. Ma l'ex atalantino dà il meglio di sè vicino l'out opposto, a sinistra. Parlavamo di Parola: la sua partenza sarà con ogni probabilità surrogata dall'arrivo ad Asseminello di Davide Moro, centrocampista cresciuto e affermatosi nell'Empoli. Un incontrista che rende al meglio se affiancato da un regista di ruolo: ha giocato sul centrosinistra nell'ultima stagione e a Cagliari ritroverà Marzorati, salutato non più tardi di dieci giorni fa. Un colpo alla Cellino: nome poco gridato e dalla spesa contenuta, Moro ha totalizzato 169 presenze con la maglia dei toscani. Sfumato Obodo, nuovamente infortunato, serviva un centrocampista solido e abile in fase di copertura: ora - in attesa dell'ufficialità - Allegri lo ha.
Mancherebbe un difensore, non è detto che arrivi. Allegri ha provato Marzorati da centrale e da esterno destro, con risultati per il momento poco indicativi ma certamente confortanti. E' possibile che arrivi dalla serie B un difensore esperto che accetti di recitare un ruolo da comprimario, un centrale che possa eventualmente sostituire Lopez, Canini o Astori. In caso contrario, Cellino potrebbe decidere di investire su un elemento più giovane come il bresciano Simone Dallamano: classe 1983, è stato impegnato prevalentemente come esterno mancino.
Capitolo Matheu: Carlos si allena con l'Indipendiente dopo aver ottenuto il placet dalla dirigenza rossoblù. L'accordo tra le parti pare imminente: il difensore sudamericano tornerà a casa.
|di Christian Seu - Fonte: www.tuttocagliari.net| - articolo letto 114 volte


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