Ci ha pensato su, però alla fine non si è convinto ad accettare nemmeno la proposta lanciatagli da Pinzolo dal suo ex compagno Ciro Ferrara: "Ti aspetto nel mio staff" gli aveva fatto sapere CIro, con colsenso della dirigenza. Ma Nedved, dopo averla valutata, ha detto no pure stavolta. Perchè lui vuole ancora giocare, e a questo punto la sua prossima destinazione potrebbero essere gli States. Decisione che sta prendendo d'accordo con la famiglia e il solito Raiola-Robiola. Purtroppo quel feeling che c'era con la società bianconera si è interrotto e nessuno vuole spiegare cosa sia davvero successo. Pavel è riapparso ieri a Praga, ospite dell’amico-avvocato Bronislav Serák, proprietario del Radotin, il club zebrato che nell'occasione ha affrontato (perdendo) il Dukla. Tra un autografo e una dichiarazione ufficiale, Pavel ha ribadito qualche no, aggiungendo qualche forse. «In Europa certamente non gioco più. Forse in America. Ma c’è anche una grande possibilità che io non faccia proprio nulla, che lasci del tutto. E adesso penso a riposare, almeno per il mese di agosto».
E l'offerta di Ciro Ferrara? Rifiutata. Almeno adesso. «Non torno alla Juve, non entro nel gruppo di allenatori. Non se n’è fatto nulla, anche se ho preso l’ipotesi in considerazione. Sono amico di tanti giocatori». Il feeling con la società, evidentemente, si è interrotto quando si è dovuto decidere se contrattualizzare ancora per un anno Pavel oppure lasciarlo andare. Il balletto "resto, non resto, mi ritiro, no gioco ancora" non è stato gradito in corso Galfer e allora la decisione è stata quella di interrompere il rapporto col calcio-giocato. Cosa che però non è piaciuta a Pavel , che si riteneva ormai uno juventino a tutto tondo. Lui pensava che sarebbe bastato dire "continuo" per vedersi automaticamente rinnovato il contratto, invece non è stato così. La società gli ha proposto, come alternativa, un posto prima nelle giovanili bianconere, poi - in seconda battuta - quello nello staff di Ferrara. Due ipotesi che però, a sentire Pavel, non si sarebbero mai concretizzate in offerte reali. Da qui l'idea di poter giocare pure nell'Inter, che gli ha proposto ben 2 anni di contratto. "Io e Mourinho siamo stati in contatto quasi quotidiano - rivela Nedved -. Ma io ho deciso di pensarci bene e alla fine non me la sono sentita». |Redazione Nero su Bianco - Fonte: www.nerosubiancoweb.com| - articolo letto 158 volte