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2009-07-31

Via Ibra, ecco Eto'o: chi ci guadagna


Una mattina di luglio, aeroporto di Milano Malpensa. Arrivo dopo 21 ore di triplo volo dall'Australia, via Hong Kong e Roma, e in trenta secondi mi accorgo di essere, ahimè, rientrato nel paesello. Uno brizzolato mi fissa e mi riconosce: "Uè Luca, mi sun't de l'Inter – attacca - ma l'è finida la festa. Sensa l'Ibra, il Moratti la finì de rid! Il negher l'è minga bun!" (per i non milanesi: caro Luca, io sono interista ma la festa è finita. Senza Ibrahimovic, Moratti ha finito di ridere. Eto'o non è un gran calciatore!). Certe volte devo fare uno sforzo sovrumano per resistere alla subdola tentazione di un 'vaffa' liberatorio, ma poi mi dico che in fondo la bellezza del calcio parlato è proprio che ognuno può dire quel che gli pare.
Può darsi che io sia ancora rincoglionito dal jet-lag, ma correggetemi se sbaglio. Per tre anni ho dovuto sorbirmi la tiritera per cui Ibra è forte coi deboli ma debole coi forti. Anche se ha vinto sul campo sette campionati di fila, due in Olanda e cinque in Italia, tra regolari, revocati e quel che vi pare, si dice che Ibrahimovic non è un fuoriclasse. Per tre lunghe stagioni mi hanno dimostrato che in Champions League non la becca mai. Mi rivolgo a quegli interisti ai quali non va mai bene nulla e non ai divertenti commenti dei non interisti, comprensibili, visto il momento storico. Anch'io, quando avevo in rosa Montanari e Angelo Orlando, mi divertivo, si fa per dire, a pontificare su Gullit e Van Basten.
Gli interisti invece da tempo mi hanno magnificato centravanti, tra cui Samuel Eto'o, capaci di incidere in Europa. Gente che la Champions ce l'ha nel sangue, mica come Ibra che vincerà pure gli scudetti, ma gioca da solo, che fa reparto da solo cannibalizzando i compagni, spezza le reni a Parma e Siena ma se la fa sotto alla sola vista di Manchester o Liverpool. Eto'o invece ha deciso due finali di Champions League e in cinque anni è riuscito a diventare il terzo cannoniere di sempre nel Barcellona: 130 reti in 200 partite distribuite in un quinquennio: solo César Rodriduez nell'immediato dopoguerra e il mitico Kubala negli anni '50 hanno fatto più gol del camerunense, ma in oltre un decennio. Eto'o ha vinto due Champions League firmando con i suoi gol entrambe le finali con Arsenal e Manchester United , un Olimpiade e trorei vari, anche a titolo personale.
E' l'uomo delle finali, sempre che l'Inter ci arrivi e adesso ch'è nerazzurro non va bene? Vedremo se farà meglio di Ibra nell'Inter e se Ibra riuscirà ad almeno ad avvicinare i numeri di Eto'o nel Barcellona, considerando che tra tre anni magari sarà già stufo anche della Spagna. E sempre a Malpensa, mentre esco coni bagagli, eccone un altro: "Rossi – parte in tromba – diglielo al Moratti, ci vogliono più italiani all'Inter. Servono Rooney e Aguero!" Italianissimi, naturalmente! Certi interisti se non ci fossero, bisognerebbe inventarli.
|di Gianluca Rossi - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 182 volte


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