Martedì c'è stata una doppia seduta di allenamento a Massanunziata per i ragazzi di Atzori, con doppia seduta chiusa dalla partitella di "verdi" contro bianchi" chiusa con la vittoria dei primi per due reti a uno, con reti del baby Suarino e di Catellani; di Moretti il gol dei "bianchi".
Ai microfoni è andato Mariano Andujar, nuovo estremo difensore del Catania.
Le sue parole:
“Ho parato il rigore ad Agostini, ma io non ho studiato prima l'avversario. Tutti i calciatori tirano in maniera diversa, è difficile sapere come possono calciare tutti”.
“Il rigore a cucchiaio fa un po' arrabbiare il portiere però, per la gente, per lo spettacolo, è un gesto bello da vedere”.
“La pressione in un calcio di rigore c'è l'ha tutta quello che tira. Se il portiere prende gol è una cosa normale, bisogna essere tranquillo ed avere fiducia nel tuffarsi”.
“Preparo la partita guardando qualcosa dei calci piazzati degli avversari, degli attaccanti che avrò di fronte”.
“Tra i portieri italiani ammiro Walter Zenga che fece un gran mondiale nel '90, quando io avevo solo sette anni. Poi ricordo anche Pagliuca e Peruzzi.”
“Nelle giovanili dell'Huracan ho avuto allenatori che hanno fatto in carriera i portieri, così come Zenga. Devo dire che per me che occupo quel ruolo è stato un vantaggio importante.”
“Nella mia carriera ho sempre cercato di migliorarmi. Tutte le esperienze servono, compresa quella a Palermo dove ho giocato una ventina di partite in cui ho fatto bene ma anche male. A Palermo, però, ero ancora troppo giovane e avevo la testa da un'altra parte visto che era appena nata mia figlia ed era la prima volta che andavo via dall'Argentina. Sono convinto però che quest'anno a Catania mi troverò meglio”.
“Il mio record di imbattibilità in Libertadores è merito di tutta la squadra, così come quando si vince un trofeo è un successo della squadra e non del singolo. Quando ci si avvicina a un record la pressione aumenta, perché i giornali ne parlano in continuazione; i record sono fatti per essere battuti, nessuno durerà in eterno. Comunque l'importante è vincere le partite indipendentemente dall'imbattibilità del portiere”.
“Ho giocato una semifinale e una finale di Coppa Libertadores sapendo già di approdare al Catania. Credo, però, di essere un professionista e quando stavo all'Estudiantes pensavo solo all'Estudiantes e a quella coppa che per noi era un obiettivo troppo importante”.
“Sono venuto qua senza fare vacanze perché credo che era giusto conoscere subito i miei compagni e il mister, dare il mio contributo a questa realtà e a questa mentalità che stiamo portando avanti”.
“Devo fare sempre il meglio in modo che Maradona mi chiami nell'Albiceleste argentina. Per me è importante andare sempre in Nazionale, indipendentemente dal fatto di essere il primo, il secondo o il terzo portiere”.
Queste invece le dichiarazioni di Federico Moretti, giovane centrocampista ex Parma, in questo momento parte della prima squadra rossazzurra:
“Spero di diventare come Biagianti è raggiungere grandi traguardi, anche se per me adesso è un sogno. Per questa possibilità devo ringraziare il mio procuratore che poi è lo stesso di Marco, ed è anche mio zio”.
“Ho completato i settori giovanili con la Sampdoria e con il Parma e poi ho fatto un anno in prima squadra con il Parma”.
”Ho fatto una presenza in campionato contro l'Inter, quando il Catania si salvò contro la Roma e a diciott'anni e ho debuttato in coppa Uefa contro il Lens. L'anno scorso sono andato in prestito in C2, volevo giocare però non è andata come mi aspettavo, il mister voleva giocatori più esperti”.
“Non mi aspetto nulla, ma sto cercando di fare del mio meglio per meritare la fiducia che mi ha dato il Catania, l'unica cosa che spero è di trovarmi un piccolo spazio per potermi allenare bene”.
“Il calcio è strano, l'anno scorso è andata male, ma grazie a questo adesso mi ritrovo in ritiro col Catania; se avessi fatto un buon campionato probabilmente il Parma non mi avrebbe concesso la rescissione, anche se penso che il Parma ormai non credesse più in me”.
“Sono felice di essere a Catania, perché c'è veramente un ambiente stupendo”. |Redazione Mondo Catania - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 175 volte