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2009-08-10

Ballardini: "Mourinho dice che l'Inter ha avuto 15 occasioni? Io dico che non è vero"


Una vittoria d’altri tempi, un successo che è maturato con la testa e la passione, in un epilogo da libro cuore. Rocchi e compagni ce l’hanno fatta e il giorno dopo l’eroico trionfo è ancor più bello. La Lazio ha battuto l’Inter e ha spiccato il volo dal Nido d’Uccello con la Supercoppa 2009 in tasca.
E’ stata una bella avventura, che Ballardini e i suoi hanno vissuto attimo dopo attimo e che si chiusa in una notte da sogno. Tanta attesa e tanta voglia di affermarsi che ha accompagnato la truppa biancoceleste nel lento cammino verso quel fatidico 8 agosto. Tutto (per la Lazio, ndr) è iniziato addirittura sette giorni prima, in un soggiorno studiato e voluto da presidente e staff tecnico, per prendere coscienza del posto e del clima, non certo favorevole al gioco del calcio. Dunque sano agonismo e la smania di non steccare la prima stagionale, che per un verso ha animato il match, ma per l’altro ha acceso forse troppo gli animi nel dopo partita.
Nulla di preoccupante ovviamente, fatta eccezione per le amare critiche di Mourinho nei confronti del successo laziale. A poche ore dal primo trofeo della nuova stagione, posatosi sulla bacheca laziale, Davide Ballardini, in Esclusiva a Lalaziosiamonoi.it, nella pancia dello stadio pechinese, ha risposto per le rime all’amareggiato tecnico nerazzurro.Il ‘Balla’ infatti ha difeso l’impresa biancoceleste, che per una notte ha reso la Lazio regina assoluta del calcio italiano.

“Mourinho ha detto che l’Inter ha avuto 15 occasioni e noi abbiamo vinto? Bèh non è vero. – ha spiegato Ballardini a Lalaziosiamonoi.it - Tra le altre cose loro hanno fatto gol con una palla che era nostra per un disimpegno sbagliato, e poi hanno avuto un paio di buone occasioni, ma io ritengo che sia stata una partita equilibrata”.

Che vuol dire questo successo?

“Deve essere l’inizio di un percorso importante perché la Lazio deve andare ancora avanti”.

Cosa le è piaciuto di più e cosa di meno?

“Quello che mi è piaciuto di più è l’attenzione, l’umiltà, che questa squadra ha avuto per tutta la partita. Quello che mi è piaciuto di meno è il gioco, perché io credo che la Lazio con il tempo riuscirà a giocare molto meglio”.

Che finale è stata? L'Inter meritava?

“Secondo me no. Se andiamo ad analizzare la partita, forse l’Inter ha fatto qualcosa in più rispetto a noi, ma se poi guardiamo all’umiltà e alla voglia di ottenere il risultato, allora credo che la Lazio abbia meritato il successo”.

La difesa si è mossa bene, visto che ha neutralizzato sia Milito che Eto’o..?

“Non parlerei di difesa, ma solamente di modo di difendere, visto che la difesa per me è rappresentata da tutto l’organico. Partirei dagli attaccanti che si sono stati bravissimi a pressare gli avversari, per passare dai centrocampisti e poi ai difensori. Dobbiamo essere più bravi a gestire il pallone quando il gioco è in mano a noi”.

Dalla vittoria della Coppa Italia della Lazio di Delio Rossi alla Supercoppa della nuova era Ballardini. È un bel biglietto da visita il suo…

“Mi piace questa domanda, non solo perché mi parla di trofei vinti, ma soprattutto perché mi da l’occasione per dire grazie a Delio Rossi. Oggi se la Lazio è stata a Pechino ed ha vinto un trofeo contro l’Inter è anche grazie a lui e al suo Lavoro”.

Con Lotito che rapporto c’è?

“Bello, buono. Lui è uno di quei presidenti che se ha qualcosa da dirti te la dice in faccia e a me piace molto”.

Una gioia aver fatto scacco a Mourinho?

“Direi una gioia aver battuto l’Inter. Sappiamo che c’è molta strada da fare, ma abbiamo voglia di crescere e lo dimostreremo”.

Mister lei ha senore detto che avrebbe parlato di Lazio solo dopo un periodo medio lungo e dopo eventi che avrebbero dato modo di capire a che punto è la squadra. Ora la Lazio a che punto è?

“Ho visto una Lazio, che per voglia di ottenere il risultato è stata addirittura commovente. Certo è che, noi abbiamo le potenzialità per esprimerci meglio, ma con questo clima e ad inizio stagione non è facile per nessuno”.

Che ricordo le lascerà l’avventura di Pechino?

“Un ricordo splendido, che ci ha affascinato in maniera totale, specialmente dal punto di vista culturale. Aver conosciuto una civiltà così diversa e così lontana è stato fantastico. Mi ha colpito il rispetto che questo popolo ha per il prossimo e per le regole. Questa gente ci ha voluto bene e durante il nostro soggiorno le manifestazioni di affetto non sono mancate. Spero che situazioni del genere si possano ripetere anche perché in questo modo il calcio diventa anche un mezzo per confrontarci con realtà differenti…”
|di Alessandro Zappulla - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 209 volte


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