Sorridente, soddisfatto, disponibile. John Elkann si è concesso ieri molto volentieri al bagno di folla bianconera di Villar Perosa, rinnovando la tradizione agostana di casa Agnelli: il padrone che incontra la sua squadra nel feudo di famiglia di Villar Perosa. Autografi a gogò, saluto di rito alla squadra, qualche dichiarazione al volo ai cronisti, un tempo in panchina. Pure una battutina stile Avvocato: "Il gap con l'Inter si è accorciato? Chiedetelo alla Lazio". Poi però, tra un sorriso e l'altro, Jaky ha detto chiaro cosa si aspetta da questa Juve: "Che vinca e diverta. Che dimostri sul campo il proprio valore, visto che è stato costruita un'ottima squadra. Ferrara ha tutto il nostro appoggio". In attesa di poter riprovare l’assalto allo scudetto italiano, la Juventus ieri ha probabilmente battuto un record mondiale. Quello della più lunga sessione di autografi concessa. Il neoprimatista non è un giocatore, perché Diego, Del Piero, Trezeguet e Amauri sono stati quasi soffocati dall’entusiasmo di cinquemila tifosi bianconeri. Persino pericoloso concedersi, specie quando a fine partitella la folla ha invaso il campo a caccia di maglie e foto. Il nuovo recordman è un insospettabile. E’ John Elkann, vicepresidente della Fiat ma soprattutto presidente della Exor che controlla la Juve. Sereno, abbronzato, con camicia bianca e jeans, armato di massima disponibilità e tanta pazienza s’è concesso un bagno di folla, proprio mentre la rimaneggiatissima squadra di Ferrara cominciava la partitella con la Primavera. Venti minuti di firme, foto, abbracci, pacche sulle spalle, strette di mani. «John, qui per favore», «John, ho la Croma e va benissimo: fammi un autografo».
Tre guardie del corpo e un carabiniere a fargli da corona. L’Ingegnere non s’è negato a nessuno. Era anche la sua giornata, ieri. A Villar Perosa. A casa del nonno. Come l’Avvocato, è arrivato in elicottero. A 300 metri in linea d’aria dal campo. Ed è ripartito alla fine del primo tempo. Un’ora e mezza di Juve come non si concedeva dal ritiro di Pinzolo, dal giorno del rinnovo contrattuale di capitan Del Piero. Il tempo per salutare la squadra, battere il record di autografi e «battezzare» con i cronisti la stagione ormai dietro l’angolo: «Visto che entusiasmo? Abbiamo fatto un’ottima squadra, con i campioni che sono rimasti e i fortissimi brasiliani che sono arrivati. Adesso l’importante è dimostrare in campo tutta questa qualità, imparando in fretta a giocare assieme». Con un obiettivo inevitabile: «Vincere. La Juve deve sempre provare a farlo. Ci auguriamo che quest’anno faccia anche divertire molto». Magari grazie a Diego, ormai pronto al rientro: «Lui ha già dimostrato nel passato di essere un grande. Ora bisogna essere bravi a valorizzare le sue doti». Toccherà a Ferrara: «L’importante è che a Ciro si dia un po’ di respiro. Bisogna accompagnarlo a sviluppare la sua professionalità. Ha la nostra massima fiducia».
Ci sono i tifosi che premono. Chiedono lo scudetto. Bisogna scucirlo all’Inter. Il gap dai nerazzurri s’è ridotto? «Chiedetelo alla Lazio», sorride John Elkann. Che poi annuncia: «Il nostro mercato è chiuso, anche perché siamo fra i club italiani che hanno speso di più. Abbiamo fatto investimenti importanti». Caceres ultimo arrivo, dunque. Lo conferma l’ad Jean-Claude Blanc: «Per noi è come se il 31 agosto fosse già adesso. Movimenti finiti. Anche in uscita. A parte Almiron».
Poulsen, dunque, resta. Lo dice Blanc («Ha la possibilità di dimostrare che c’eravamo sbagliati»), lo grida forte lo stesso danese dal ritiro della sua Nazionale: «Mi ha telefonato la Juve, dicendomi che con la cessione di Zanetti le cose sono totalmente cambiate. Faccio di nuovo completamente parte della squadra, contano su di me. Me l’ha detto anche Ferrara. Sono molto felice. E’ stata un’estate difficile, ma adesso voglio prendermi la rivincita e dimostrare quel che valgo davvero». Lo spera la Juve tutta, anche se non è escluso che, in presenza di un’offerta irrinunciabile, non ci possa essere un dietrofront-bis.
Intanto, avanti verso il «Tim» di dopodomani a Pescara e il «Berlusconi» di lunedì. Ultimi test prima delle partite che contano. Blanc avverte: «Battendo l’Inter, la Lazio ha mandato un richiamo a tutti. Con lo spirito giusto, con concentrazione e sacrificio ogni risultato è possibile. Non sarà una corsa per 2 o 3, il campionato». La Juve lo affronta dopo aver festeggiato col bilancio in utile di 6,6 milioni un primo scudetto. «Un titolo importante, che abbiamo già messo in bacheca - dice l’ad francese -. Necessario per poter vincere quello più importante che assegna il campo. Per centrarlo, noi finora abbiamo fatto tutto per bene». |di Roberto Condio - Fonte: www.nerosubiancoweb.com| - articolo letto 147 volte