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2009-08-14

I più e i meno di Selargius-Cagliari


Indicazioni contrastanti per mister Allegri dopo l'ultimo test amichevole prima di fare sul serio. Il risultato finale di 2-1 per i rossoblù sta stretto ai padroni di casa, neopromossi nella Lega Nazionale Dilettanti: per ben tre volte infatti il Selargius ha fatto tremare i pali della porta difesa prima da Lupatelli e poi da Marchetti. Il Cagliari è apparso ancora un po' imballato; sicuramente non ha spinto a fondo, per preservare le gambe in vista dell'incontro di domenica in casa della Triestina, valevole per il terzo turno di Coppa Italia. Nel secondo tempo soprattutto, la formazione allenata da Allegri non si è mai affacciata in area avversaria, fatta eccezione per la punizione vincente di Cotza; nella prima frazione maggiori sono state le occasioni, ma gli avanti rossoblù sono risultati ancora poco brillanti negli ultimi sedici metri.
I PIU'

Mario Brkljaca - Positivo l'esordio del croato: schierato come mezzala destra pur essendo mancino, mostra doti da incontrista, oltre che una buona tecnica; è andato anche vicino al gol con un poderoso stacco aereo. Peccato per l'affaticamento che lo costringe a uscire dopo mezz'ora.

Davide Astori - In rampa di lancio per la stagione della consacrazione: gran fisico, sempre puntuale nell'anticipo, sta pian piano diventando il leader silenzioso della difesa. Allo scadere del primo tempo sfiora anche il gol con una girata di testa.

Daniele Conti - Gol a parte (una staffilata delle sue), quando è in campo la squadra ne trae beneficio: nel primo tempo infatti, con lui in cabina di regia, i rossoblù collezionano le migliori occasioni; quando esce si spegne la luce.

Enrico Cotza - Il match-winner, grazie alla punizione insaccata al novantesimo. Gioca più di tutti (60 minuti), prima come centrocampista di destra poi sulla trequarti. Lavora per guadagnarsi un posto nella rosa, e sembra meritarlo.

I MENO

Nenè - Ancora a secco colui che dovrebbe garantire i gol per un altro campionato tranquillo; appare in ritardo, lento e macchinoso nei movimenti.

Andrea Lazzari - Tra i più affaticati: sebbene si affacci più di una volta in area avversaria, risulta stranamente impreciso anche negli appoggi più facili.

Alessandro Matri - Evanescente: corre tanto ma a vuoto. Il suo pare un problema psicologico: dopo la partenza di Acquafresca, il bomber lodigiano si aspettava un posto da titolare, che invece dovrà sudarsi, battendo la concorrenza di Nenè.

Michele Canini - I fisici alti e possenti come il suo faticano più degli altri ad entrare in condizione: difatti é tra i meno in palla, colpevole fra l'altro, assieme a Marchetti, in occasione del momentaneo pareggio selargino.
|di Francesco Strazzera - Fonte: www.tuttocagliari.net| - articolo letto 144 volte


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