Napoli-Salernitana, 3-0: schemi e movimenti senza palla, è iniziata l'era Donadoni (pagelle)
Alla prima gara ufficiale il Napoli non delude battendo nettamente la Salernitana di Brini. E' il primo vero Napoli targato Donadoni con movimenti senza palla, schemi e ordine in campo. Per la prima volta al San Paolo si ha la senzazione che siano i singoli a mettere le proprie qualità al servizio della squadra e non viceversa, come eravamo abituati a vedere in passato. Il gol di Lavezzi non è un'invenzione sua o di Maggio che gli serve l'assist, ma è anche il gol di Quagliarella e Gargano che partecipano passivamente all'azione con i loro movimenti. C'è da tenere presente che l'avversario oppone poca resistenza, ma la squadra inizia ad assimilare un lavoro approcciato dallo scorso marzo e affrontato in maniera incisiva nel ritiro austriaco di Lindabrunn. Le giuste distanze tra uomini i reparti sembrano, ormai, cosa acquisita come già mostrato anche nelle ultime amichevoli. La retroguardia sembra aver trovato due uomini di sicuro affidamento come Campagnaro e De Sanctis tra i pali. L'esperimento Datolo da esterno sinistro è positivo ma resta da rivedere contro un avversario più pericoloso, soprattutto sulle corsie esterne. La crescita di Bogliacino continua a stupire. L'uruguaiano fa il regista e il rifinitore, trovando anche il modo di inserirsi negli spazi e senza tralasciare la fase di copertura, da tenere d'occhio. Gargano e Hamsik sono gli uomini in più nella fase d'attacco azzurra. Donadoni vuole dai due tagli verso il centro o le corsie laterali e inserimenti in area che l'uruguaiano, più dello slovacco, ha messo in pratica risultando decisivo nell'azione del raddoppio, quando portava via l'uomo a Maggio con la sua sovrapposizione. Quagliarella è la luce dell'attacco azzurro. Cerca il gol con classe e insistenza, come fa notare il mister in sala stampa, ma il lavoro che svolge per la squadra è prezioso. Manda a rete almeno quattro volte i compagni grazie alle sue giocate di prima con spalle alla porta. Giocate di prima che Donadoni vuole anche da Lavezzi, ma l'argentino c'è con la mente e con il corpo (mai visto così magro a Napoli) e anche lui inizierà ad essere decisivo per la squadra e non soltanto per se stesso. Al suo attivo resta un gol, frutto anche di uno schema ben riuscito sulla corsia destra, alcuni assist mancati, sui tagli in verticale dei centrocampisti verso l'area di rigore, e tanta voglia di riprendersi il San Paolo e duettare con Quagliarella. LE PAGELLE De Sanctis 6.5: Infonde sicurezza alla squadra, sventando le iniziali minacce salernitane e facendosi trovare sempre pronto quando occorre. Bene sulle palle alte e dal suo rinvio nasce il primo gol.
Campagnaro 7: Dalle sue parti non si passa. Un ostacolo improbo per gli attaccanti granata, che rimbalzano su di lui come su un muro di gomma. Finisce sulla fascia al posto di Maggio, denotando anche buona tecnica e facilità di cross. Suo l'assist per il gol di Hoffer.
Cannavaro 6: Leggermente in affanno il capitano azzurro, che riesce comunque con esperienza a mettere qualche pezza qua e là. Pochi fronzoli quando c'è da tirare la palla in tribuna.
Aronica 5.5: Il meno brillante del terzetto difensivo. Quando la Salernitana cerca l'affondo dalle sue parti il San Paolo trattiene il respiro.
Maggio 7: Un calciatore ritrovato per la causa azzurra. Affonda i colpi sulla destra, segna e fa segnare Lavezzi. Donadoni decide saggiamente di non esagerare, e lo sostituisce ad inizio ripresa, ma l'impressione era che potesse ancora continuare a far male sulla corsia di sua competenza. (15'St Santacroce 6: Buono l'impatto con la gara, il difensore azzurro si rende protagonista con due interventi in sequenza che gli offrono l'applauso dello stadio)
Gargano 7: Insieme a Bogliacino è il migliore dei suoi. Ottimi i movimenti senza palla, gli inserimenti e gli appoggi. I passaggi sbagliati dello scorso campionato sembrano solo un ricordo.
Bogliacino 7: Donadoni lo considera il sostituto naturale di Cigarini, e lui non delude le aspettative. Anzi fa di più, mettendosi a disposizione dei compagni, coprendo e ripartendo, cantando e portando la croce. Tornerà prezioso nell'arco del campionato. (33'St Blasi s.v.: il tempo di dire c'ero anch'io. E quello di farsi ammonire appena entrato, sintomo sempre più evidente di un malessere che lo attanaglia)
Hamsik 6: Non ancora il calciatore invidiato da mezza Europa, ma la strada sembra giusta. Va al tiro in un paio di circostanze, non disdegna di partecipare alla manovra e quando c'è da difendere non si tira indietro.
Datolo 6: Mezzo voto in meno per il rigore sbagliato, ma in generale sembra un altro rispetto alle recenti apparizioni. Un piglio maggiore, tanta buona volontà, qualità che vanno a sommarsi ad una buona tecnica. Bisogna lavorarci, ma potrebbe diventare una lieta sorpresa.
Lavezzi 6.5: Tirato a lucido come forse mai lo si era visto a Napoli. Quando il pallone è tra i suoi piedi si ha la sensazione che possa accadere qualcosa da un momento all'altro. Arriva bene all'appuntamento con il gol, ma a volte si intestardisce a voler fare tutto da solo. (24'St Hoffer 6: Bagna l'esordio ufficiale con un bel gol di testa, e fa intravedere le qualità per cui è stato preso.)
Quagliarella 6.5: Dà sfogio delle sue qualità provando un paio di numeri acrobatici e tentando la finezza con un cucchiaio da fuori area che si spegne di poco sul fondo. Non trova il gol, ma il suo lavoro risulta alla fine preziosissimo per la manovra offensiva.
Donadoni 6.5: Vince e convince il Napoli, sebbene il match con la Salernitana non possa essere considerato un banco di prova importante. Sta plasmando la sua creatura e bisogna dargli tempo. La squadra lo segue bene, cercando l'applicazione quasi sistematica degli schemi e dimostrando grande sagacia tattica. |di Marcello Pelillo e Vincenzo Balzano - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 205 volte