Il Catania ed il 4-3-3. Inizia così il Campionato dei rossazzurri
Due numeri: un quattro e due tre . Possono rimarcare all'apparenza, il primo, il quarto campionato consecutivo nella massima serie, il secondo, le salvezze complessive nella massima serie. Ed invece no, non sono numeri da giocare, ma un modulo, il 4-3-3 che, pur a volte modificato, rappresenta il marchio di fabbrica del Catania da ormai 5 anni.
Anche una frase storica del presidente Pulvirenti, dopo l'addio di Marino, sottolinea come questo modulo ormai è nella pelle del Catania: <> diceva Pulvirenti, qualche anno fa. Pura verità, possiamo aggiungere a posteriori.
Una costante che attraversa stagioni ed allenatori. Si passa dunque dal 4-3-3 "Mariniano" al 4-3-3 di Baldini, pronto a sdoppiarsi in un 4-5-1, per non dimenticare il 4-3-3 o il 4-3-1-2 di Zenga, e per finire, il 4-3-3 di Gianluca Atzori, neo tecnico rossazzurro.
Tra questi tecnici, in attesa di scoprire il "modus operandi" dell'ultimo giovane allenatore, il miglior interprete della fase offensiva è stato sicuramente Pasquale Marino , attualmente tecnico in forza all'Udinese, i cui dettami andavano da un ostinato possesso palla, sia in casa che fuori, al pressing alto. Il modulo di gioco comunque portava un buon bottino di reti, sia realizzate che subite, senza alcun equilibrio.
Gli altri due tecnici che hanno ricevuto la pesante eredità lasciata del tecnico marsalese hanno dimostrato comunque di saper approntare una buona fase difensiva, peccando forse eccessivamente in quella offensiva . Non sono solo numeri, perché un modulo offensivo qual è certamente il 4-3-3 può essere cambiato in corsa ed a seconda dell'avversario, trasformandolo in un 4-3-1-2 ad esempio, o ad un 4-5-1, o ad un 4-4-2 o 4-2-3-1. Anche se, per noi tifosi, gli schemi sono piuttosto irrilevanti, ciò che conta è vincere, e quando In una partita saltano gli schemi, dall'improbabilità dell'esito finale a giovarne è sia lo spettacolo che, di conseguenza, il divertimento sugli spalti.
Gianluca Atzori, nella breve ma al tempo stesso gratificante avventura al Ravenna, ha dimostrato grandi doti tecniche, trasformando e cambiando il suo 3-4-3 in un 4-4-2 a rombo più compatto e concreto, nonché capace di condurre la squadra fino ai play-off. Nella sua nuova avventura catanese (non è proprio "nuova"...) decide di affidarsi ancora una volta al 4-3-3, poiché, a suo dire, i giocatori attualmente in forza al Catania possono interpretare meglio quel modulo (ma non nega di poterlo cambiare in corsa a seconda delle risposte che otterrà dal gruppo).
Sin dal primo giorno del ritiro 2009 questa filosofia si concretizza sul campo, nelle partitella finali, con tre tocchi e senza portiere, i giocatori si schierano con un 4-3-3 ambo i fronti, ed è facile constatare come il modulo di Atzori non si discosti troppo da quello di Baldini: Una punta centrale, Morimoto o Plasmati , attorniati da due trequartisti , larghi, ruolo nel quale il Catania ha sovrabbondanza: Catellani, Donnarumma, Llama, Martinez, Ricchiuti e Mascara; restando sempre in attesa di quel Barrientos che potrebbe modificare radicalmente l'intero assetto offensivo, trasformando il modulo in 4-2-3-1.
Secondo quanto visto nel corso delle prime partitelle, la formazione titolare dovrebbe essere questa: Andujar probabilmente partirà titolare, affiancato ad una difesa a quattro, i cui terzini saranno Potenza e Capuano, i centrali Augustyn e Silvestre (con Bellusci e Spolli nelle retrovie per contrattempi fisici). A centrocampo agirà a destra Del Vecchio, centrale Carboni ed a sinistra Biagianti; anche qui attendendo quel Ledesma in grado di far salire, e di molto, il tasso tecnico della squadra (e con Sciacca pronto all'occorrenza). In avanti agiranno come esterni Martinez o Ricchiuti a destra e Mascara a sinistra, con compiti non solo offensivi ma anche di ripiegamento; unica punta, Morimoto.
Saremo curiosi di sapere che ruolo avrebbe l'eventuale acquisto di Bergessio, che potrà agire o da prima punta al posto di Morimoto, il quale partirebbe da esterno al posto di Martinez , oppure potrà coesistere con lo stesso attaccante nipponico, trasformando pertanto il 4-3-3 in un 4-3-1-2 con Mascara, come nella scorsa stagione, trequartista.
Le alternative a questa formazione titolare sono rappresentate, in difesa dal polacco Augustyn , in grado di giocare sia come centrale (in quel ruolo figura anche Terlizzi) che nel ruolo di esterno sinistro; come esterno destro, se non arriveranno nuove dal mercato, ci sarà Sardo. In mediana Izco ha dimostrato doti da tuttofare, ma preferirebbe agire sulla destra, ruolo nel quale la concorrenza non manca e non mancherà (Delvecchio potrebbe anche giocare a sinistra, all'occorrenza), vista anche la presenza di Sciacca. Il giovane Moretti , invece, prenderà esempio da Carboni, cercando di imitarne le gesta.
Una cosa è certa: a prescindere dal modulo o dalla disposizione in campo, quello che non dovrà assolutamente mancare sarà la grinta e la determinazione che porteranno il Catania in auge e con un numero di punti sufficienti a salvarsi anche quest'anno. L'obiettivo, dichiarato, è lottare contro tutti e fare più punti rispetto alla scorsa stagione. Se le premesse son queste... |di Roberto Finocchiaro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 238 volte