Comincia la nuova stagione di campionato e ricomincia, puntuale, anche la nuova stagione di rubriche che “Pro & Contro” apre, in una nuova versione, ma con contenuti e passione immutati.
Siamo ormai dentro la settimana di vigilia del Campionato, Domenica al Massimino scenderà in campo la Sampdoria, un appuntamento importantissimo per i rossazzurri che dopo questo impegno ritorneranno davanti al pubblico amico solo ad un mese di distanza, complice il doppio turno esterno e la sosta per la nazionale, nazionale dove sia Cassano che Pazzini hanno piena intenzione di giocare, e proveranno perciò a convincere il tecnico sin dalle prime gare; il 6-2 al Lecce (doppietta per entrambi, ndr) ne è dimostrazione.
Gioco & Goal - Nella amichevoli precampionato, coppa Italia compresa, si è avuto modo di apprezzare il lavoro tattico e mentale svolto da Atzori nel corso del ritiro, e perfettamente assimilato dalla squadra. Con lo stesso materiale umano dato nelle mani di Zenga, contando anche su qualche miglioria qua e là per il campo, qualche sostituzione necessaria e qualche scommessa accattivante, il nuovo tecnico è riuscito a dare un'impronta di gioco chiara, senza dubbio più spettacolare e solida, ma che ha finora prodotti risultati solo attacco escluso, dove né Morimoto né Plasmati sono riusciti a capitalizzare con efficacia e efficienza le tante azioni pericolose costruite dai 9 giocatori (a volte anche 10 visti i lanci lunghi di Andujar usati, ormai senza farne mistero, come veri schemi offensivi) dietro le loro spalle.
A campionato in “procinto di..” e non “in corso”, potrebbe essere definita critica solo una situazione che vedesse totale assenza di gioco e di costrutto offensivo. In questo Catania, invece, di occasioni rete se ne contano e, a differenza del passato, non nascono solo dalle giocate prodigiose di un singolo, ma da piani tattici che la squadra sa quando applicare e come eseguire. Pur mancando in fase di concretizzazione, il che, tuttavia, può fungere da attenuante solo a tempo determinato. A campionato iniziato contano goal e punti prima del bel gioco e degli applausi.
Esploderà Morimoto, ingranando a campionato in corso, come l'anno passato? Sarà l'anno di Plasmati, nel quale pochi ancora credono davvero? O sarà necessario l'arrivo di un terzo attaccante?
Mercato & Provvidenza - Il campionato di serie A è lungo, 38 giornate, e sebbene si concluderà in anticipo rispetto ai precedenti, non muterà di livello competitivo né di complessità. Affrontare un torneo simile con due soli attaccanti (prime punte) di ruolo non è consigliabile, sia che ci si fidi ciecamente dei giocatori attualmente in possesso sia che questi non offrano tutte le garanzie delle quali società e tifosi gradirebbero beneficiare. A prescindere quindi dalla considerazione che si abbia di Morimoto e Plasmati sarebbe un peccato vanificare gli investimenti profusi negli altri settori del campo negando alla squadra una terza punta, in grado di sostituire o completare (alla bisogna) le alternative in mano ad Atzori che, memore anche del finale di campionato senza punte al quale ha assistito proprio a Catania, quando era secondo di Baldini, non vorrà ridursi a dover inventare Spolli, Terlizzi o Martinez prima punta.
E' pur vero, e se ne è avuta riprova l'anno passato, che già due attaccanti fan fatica a convivere in un modulo che prevede un'unica punta, e Spinesi era fuori rosa. Figuriamoci quindi 3 attaccanti, tutti competitivi, per un sol posto. In questa evenienza uno tra Plasmati, Morimoto ed un ipotetico nuovo innesto, andrebbe a perdere senza dubbio occasioni per giocare e quindi valore di mercato. Cos'è perciò auspicabile, un giocatore giovane e che abbia intenzione di mettersi in mostra, uno navigato senza troppe pretese sul campo quanto più sull'ingaggio? Secondo questo ragionamento, meglio lasciar le cose come stanno (in numero, anche se non per forza in nome) ed all'occorrenza lanciare qualche ragazzo della Primavera. Male che va, si cambierà modulo, ma nel calcio come negli affari non si può prevedere con esattezza cosa accadrà, è possibile tutto ed il contrario di tutto, quindi due o tre attaccanti non è poi un rischio così grande. Ottimismo.
Chi Sale & chi Scende - Sale Takayuki Morimoto , apparso rivitalizzato nell'ultima gara giocata, la prima ufficiale di questa stagione, contro la Cremonese. Il giapponese ha dato l'idea di colui il quale abbia ritrovato la voglia, ma soprattutto la ragione di segnare, con annessa determinazione in campo. Questo gli mancava finora, si spera l'abbia ritrovato, e con esso l'auspicio è che ritrovi anche la via del goal.
Scende Cristian Llama , al termine della scorsa stagione aveva come minacciato “l'anno prossimo o gioco o vado via”. Contro la Cremonese aveva tra i piedi una ghiottissima occasione per dimostrare che tali parole erano fondate, basate su talento e maturazione avvenuta. Il talento resta, sulla maturazione restano dubbi, e lui resterà in panchina. |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 128 volte