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2009-08-20

Nesta immortale, Abate sorprendente: occhio alla trappola Siena. E su Mou...


Con il Trofeo Berlusconi di lunedì si è chiuso (finalmente?) il precampionato rossonero: ero presente a Pescara per il Trofeo Tim di giorno 14 e sinceramente, per quanto come detto considero le amichevoli un banco di prova relativo, tanto è bastato per farmi rimpiangere di non aver trascorso la vigilia di Ferragosto sul lungomare abruzzese piuttosto che nella tribuna stampa dell'Adriatico. La gara di San Siro invece ha restituito un Milan pimpante, di passo, con ampi margini di miglioramento ma una buona base da cui partire: in campo c'erano sostanzialmente i 22 titolari e gli uomini di Leo hanno gestito bene la partita, pur al cospetto del talento di Diego che ha illuminato la serata con le sue giocate. Non si può non soffermarsi sul muro invalicabile sorto al centro della difesa: che Thiago Silva fosse un campione lo avrebbe dovuto sapere chiunque avesse visto qualche partita della Fluminense vice-campione di Sudamerica appena un anno fa, senza aspettare il riscontro entusiasmante di questo agosto. In barba agli scettici, mi sento di concordare con il Presidente Berlusconi: il brasiliano forma con Alessandro Nesta la coppia più bella del Mondo. Sento già le voci: "Se Nesta sta bene!". Obiezione accolta, ma rilancio: perchè di Sandro ne parlano tutti come un catorcio, mentre Samuel sarebbe una certezza ed una roccia? Mi ricordo di un infortunio piuttosto grave al Derby di due anni fa, nel goffo tentativo di bloccare Kakà: stop di un anno, poi rientro a pieno regime certo, ma questo dovrebbe essere un motivo in più per non aver paura del futuro del numero 13 rossonero, per distacco il miglior difensore del Mondo per talento e classe, senza discussioni e che nessuno si offenda. Nesta-Thiago Silva come base per costruire una squadra solida e competitiva, mentre nel resto c'è ancora da lavorare: il centrocampo mi sembra da sempre il settore dove c'è maggior bisogno di intervenire con qualche soluzione interessante, ma attenzione che il momento potrebbe essere finalmente arrivato.
Registro infatti la grinta, la voglia ed il cuore di un biondo in maglia 20 nel corso di queste prime battute d'estate: si chiama Ignazio Abate ed ha già conquistato tutti i tifosi rossoneri. Lo si conosceva come uno sprinter instancabile, uno dei più veloci del campionato: non solo, perchè il ragazzo da Sant'Agata dei Goti ha messo in mostra una capacità di interdizione "alla Gattuso", ma anche un piede caldo, con il cross pennellato per Pato come testimonianza evidente. Un giocatore particolare, unico nel suo genere nella rosa del Milan, che può offrire davvero la ghiotta occasione: superfluo ribadire, avrete capito, che non sposo assolutamente i tentativi di trattativa che includono l'ex Napoli ed Empoli per arrivare ad altri giocatori, anche se per la verità mi risulta che in via Turati la pensino nello stesso modo. L'attacco poi ci ha mostrato un Klaas Jan Huntelaar ancora da rodare, come logico che sia, con i due brasiliani: i verdeoro, ciascuno a proprio modo, hanno dato qualche segnale positivo in vista dell'esordio a Siena. Patinho ha timbrato il cartellino ed ha ridotto le azioni in cui sembrava non esserci con la testa, come avvenuto nelle gare precedenti: Ronaldinho mi è parso fisicamente in buone condizioni, continuando sul percorso programmato e senza ritardo nelle tabelle di marcia, come confermato da Leonardo e testimoniabile da Felipe Melo, shockato in un paio di occasioni dai numeri di Ronie. Per entrambi sarà però fondamentale trovare la continuità di rendimento, sia nell'arco dei 90 minuti, che nella stagione: suggestivo infine l'esperimento di Leonardo di lasciare in fase di non possesso il Gaucho come riferimento avanzato, sfruttando la generosità di Hunter e lasciando così l'80 più lucido sul fronte offensivo.
Sul mercato, si lavorerà fino all'ultimo per provare a strappare De Silvestri alla Lazio: solo in caso di partenza di qualcuno però è verosimile pensare ad un arrivo, non tanto per una questione numerica, quanto proprio perchè l'eventuale partente (Oddo o Kaladze?) finanzierebbe con il suo ingaggio, l'operazione, fattibile sulla base di 3-4 milioni di euro. Nel frattempo però si farà di necessità virtù: a Siena, confermatissimi Zambrotta e Jankulovski, e più generalmente i 10/11 della squadra vista al Berlusconi. L'eccezione sarà Huntelaar, squalificato dalla Lega Calcio per un rosso nell'ultima giornata della Liga: confesso lo stupore, mai avevo assistito ad una situazione di questo tipo... Stranezze diplomatiche. Spazio ad Inzaghi, ma occhio a Borriello, lucido nello spezzone di una manciata di minuti contro la Juventus: in Toscana intanto attendono il Milan con il dente avvelenato, per vendicare i 5 gol subiti la scorsa primavera. Inutile spiegare l'importanza che avrebbe una vittoria: la squadra è arrivata al primo, vero, banco di prova e non c'è possibilità di errore, per arrivare sulle ali dell'entusiasmo al Derby.
A proposito, e qui concludo per non dilungarmi poi troppo: ho ricevuto diverse mail sull'editoriale della scorsa settimana, dalle sfumature e "gusti" più disparati. Innanzitutto mi scuso per non aver potuto rispondere a tutti, ma colgo proprio quest'occasioni per farlo pubblicamente: ho gradito molto l'educazione ed il garbo con cui alcuni tifosi interisti hanno confutato la mia tesi, senza arrivare a metterla sul piano del "bar dello sport", con tutto il rispetto chiaramente. Un nerazzurro, Matteo B. , si è addirittura complimentato, evidenziando però, altrettanto giustamente secondo me, come 4-5 anni fa fosse la "sua" Inter la squadra massacrata anche senza motivo: la mia infatti era una critica al mondo dell'informazione (e dall'interno, penso valga di più) e non ai tifosi, parte passiva del discorso, nè alle società, nè ai valori tecnici, visto che per questi parlerà il campo. Chiaramente i tifosi rossoneri si sono sentiti invece rappresentati in pieno dai contenuti dell'editoriale, e non nascondo di esserne fiero: da mesi avanza il tumulto di coloro che al Derby cambiano l'audio della telecronaca dal telecomando del decoder, evitano con cura le rubriche comiche a sfondo calcistico di alcuni quotidiani, scritte da ultras nerazzurri... Ed episodi simili. Mi sono permesso di dare voce a tutto questo, con un taglio assolutamente giornalistico, proprio perchè io stesso sono sempre stato in prima fila nel sottolineare in maniera critica errori, contraddizioni e quantaltro di non positivo in casa Milan: nel momento in cui però si oltrepassano i confini della realtà, a tutto occorre forse dare un limite. Sperando di non essere "richiamato all'ordine" anch'io, come accaduto a Fedele Confalonieri sulle colonne del Corriere della Sera per un'intervista innocente, o allo stesso Marcello Lippi per un normalissimo pronostico da commissario tecnico Campione del Mondo in carica: risposte acide e prevaricanti a cui tutti dovrebbero rispondere in senso univoco, al di là di ogni colore calcistico, per preservare quanto ancora di poco è rimasto di leggero e divertente nel mondo del calcio di oggi.
|di Francesco Letizia - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 241 volte


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