Se iniziare la stagione con il piede giusto è ogni anno fondamentale, oggi lo è ancora di più. Vincere a Siena è molto importante per diversi ragioni: di classifica (per evitare di presentarsi al derby della seconda giornata già con la necessità di rincorrere), di morale (per accrescere la convinzione dei giocatori dopo le molteplici difficoltà incontrare durante l’estate) e di cuore (i tifosi rossoneri aspettano una scossa per riacquisire entusiasmo a tornare a riempire San Siro). L’avversario di turno non è tra i più proibitivi, ma bisognerà comunque fare molta attenzione. Più che dal Siena, dipenderà dal Milan: scenderà in campo la squadra lenta e sterile vista più volte in questo pre-campionato o quella aggressiva e a tratti spettacolare vista nel primo tempo del Trofeo Berlusconi?
LA GARANZIA GIAMPAOLO - Il Siena riparte da Marco Giampaolo. Dopo aver traghettato la squadra toscana ad una salvezza tranquilla (i bianconeri si sono classificati al quattordicesimo posto con quarantaquattro punti, ben dieci più del Torino terzultimo), il tecnico di Bellinzona ha accettato di proseguire il suo rapporto con la società nonostante le sirene primaverili che lo vedevano in lizza per le prestigiose panchine di Roma e Lazio. Queste fantasie di mercato hanno stuzzicato non poco l’ambizioso Giampaolo, convinto di meritarsi un salto di qualità dopo le ottime stagioni disputate alla guida di Ascoli, Cagliari e Siena. Alla fine, un po’ per mancanza di alternative e un po’ per la volontà di proseguire in un progetto a cui crede, il mister ha accettato la corte dei dirigenti senesi. Considerato dagli addetti ai lavori uno dei tecnici italiani maggiormente interessanti (qualche anno fa Arrigo Sacchi lo consigliò addirittura alla Juventus), Giampaolo è molto apprezzato sia per la gestione del gruppo che per la capacità di far giocare molto bene le sue squadre, sempre alla ricerca di una manovra ragionata palla a terra. Dopo aver venduto alcuni prezzi pregiati, il Siena riparte soprattutto da lui.
PARTENZE PESANTI. Il mercato estivo ha visto partire due pedine fondamentali dello scacchiere tattico di Giampaolo come il trequartista Kharja e l’esterno difensivo Zuniga, oltre ad altri due importanti giocatori come l’incursore Galoppa e la punta Frick. Meno traumatiche dal punto di vista tattico sono state invece le partenze degli attaccanti Amoroso e Forestieri. Più che le cessioni dei propri gioielli, ciò che ha fatto maggiormente infuriare i tifosi è stata la cessione del leader difensivo Portanova, vero e proprio trascinatore in campo e fuori. Per rimpiazzare queste partenze sono arrivati tre punte di valore (Reginaldo dal Parma, Corvia dall’Empoli e Paolucci dal Catania), un incontrista d’esperienza (Parravicini dall’Atalanta) e, soprattutto, il centrocampista tuttofare Michele Fini. Nonostante l’età avanzata, l’ex centrocampista del Cagliari (fortemente voluto da Giampaolo dopo le esperienze assieme ad Ascoli e Cagliari) garantisce quantità e qualità. “Avrebbe potuto fare una carriera decisamente migliore”, ha sempre detto di lui il suo mentore.
SEMPRE PALLA A TERRA - La squadra si è allenata per tutta la settimana senza particolari intoppi. La tradizionale amichevole in famiglia ha visto i bianconeri imporsi per 11-0 contro una formazione mista primavera-allievi, dove si sono messi in evidenza tutti gli attaccanti: tripletta per Ghezzal e doppiette per Maccarone, Paolucci e Reginaldo. Gli altri gol hanno portato la firma di Vergassola e del giovane centrocampista Ekdal. Negli allenamenti degli ultimi giorni (svolti di sera per evitare il caldo e abituare i giocatori alle condizioni climatiche che troveranno nell’anticipo di sabato), mister Giampaolo ha provato il suo tradizionale 4-3-1-2. La partenza di Kharja, vero e proprio ago della bilancia del gioco del Siena fino all’ultima stagione, verrà rimpiazzata dalla qualità di Fini: meno dinamismo ma più intelligenza tattica rispetto al suo predecessore. La difesa sarà più o meno quella della scorsa stagione, ma l’assenza del laterale destro Zuniga (ora al Napoli, al suo posto gioca Ficagna) è pesante: rivelatosi come una delle rivelazioni dell’ultimo torneo, l’esterno brasiliano si è distinto fin da subito per capacità di spinta e velocità, diventando presto un punto di riferimento imprescindibile e uno sbocco fondamentale nella manovra palla a terra del Siena. Il tandem offensivo sarà composto da Big Mac Maccarone e il baby Paolucci: attaccanti rapidi e bravi tecnicamente che potrebbero mettere in difficoltà un Milan superficiale e non concentrato fin dall’inizio. Attenzione soprattutto a Maccarone, ex del vivaio rossonero, spesso e volentieri protagonista quando incontra i suoi vecchi colori.
Ecco nel dettaglio i probabili undici che tenteranno di far lo sgambetto al Milan: Curci, Ficagna, Rossettini, Brandao, Del Grosso – Vergassola, Codrea, Genevier – Fini – Paolucci, Maccarone. |di Gabriele Pipia - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 147 volte