Parte bene il Napoli, benissimo. Una squadra aggressiva, arrembante che chiude in area il Palermo. La squadra di Zenga sembra giocar lontano dal Renzo Barbera, ma il calcio si sa, gira intorno ad una sfera che, come si suol dire, è rotonda e come dice il vecchio Trap, basta poco per colpire un legno invece di passare. E così i pali di Campagnaro e Maggio (2) e il gol annullato ad Hamsik ad annichilire un Palermo colto di sorpresa dal Napoli, non bastano agli azzurri. La squadra di Donadoni non concretizza la mole di gioco dei primi trenta minuti di gara e nel finale della prima frazione, arriva la beffa che vede protagonista ancora Maggio, battuto da una miscela d'ingenuità e spinte non rilevate da Rosetti ad opera del marcatore rosanero Cavani. Nella ripresa, la compagine di casa non sembra rinvigorita dal gol, consapevole probabilmente di aver perso la prima frazione ai punti e, così, i rosanero concedono campo agli azzurri. Il Napoli, però, non ha nelle gambe la spinta dei primi trenta minuti di predominio. Maggio appare spento dal rocambolesco primo tempo che l'ha visto protagonista e Bogliacino, preferito a Cigarini nel ruolo di regista, si limita al compitino. In attacco, bene Lavezzi soltanto nel primo tempo, mentre Quagliarella non punge ma regala un assist in profondità ad Hamsik che calcia fuori clamorosamente con Rubinho in uscita. Quella del centrocampista è l'ennesima occasione mancata per la squadra di Donadoni, ma lo slovacco si fa perdonare qualche minuto più tardi realizzando un gran gol dalla distanza. La serata non sembra proprio fortunata per gli azzurri e pochi istanti dopo il pareggio di Hamsik, arriva l'ingenuo fallo di Zuniga, appena entrato, che procura il rigore vincente al Palermo. Il colombiano, un destro naturale schierato a sinistra, è parso frenato dal nuovo ruolo sin dalle prime battute lanciando un segnale alla società in merito alla mancanza di un mancino puro a sinistra anche se Datolo non ha demeritato. Il penalty calciato da Miccoli chiude di fatto l'incontro con tanto rammarico per gli uomini di Donadoni che ripartiranno da una prima frazione imponente alla quale è mancata soltanto un po' di concretezza e un soffio di fortuna. |di Marcello Pelillo - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 145 volte