Bologna, l’amore dei tifosi, ovvero una questione di note e parole
Quando l’amore è, anche, una questione di note, ritmo e parole. Del resto, il nero su bianco loro lo avevano già messo nelle scorse settimane: caro Papadopulo e cari giocatori, sappiate che noi saremo sempre al vostro fianco, che non smetteremo di sostenervi, che siamo pronti a gioire e soffrire con voi. Firmato, i tifosi rossoblu. Quelli che lo scorso anno erano stati in grado di prendere per mano la squadra e accompagnarla fino alla salvezza. Come si fa con un bimbo un po’ fragile che sta attraversando un momento difficile, e tu sei il genitore che vuole incoraggiarlo e sostenerlo. Come si fa con un amico, e tu ti fai vedere nel momento del bisogno. Quelli che lo scorso anno avevano fatto salire in cima alla hit tutto il loro sostegno, sempre e per sempre. Quelli che hanno vissuto un’estate come un insieme di attese, speranze, prospettive, delusioni e perplessità. Ma pronti, comunque, a metterci ancora tutta la loro passione rossoblu. A metterci la voce e il batter di mani. Il derby con la Fiorentina altro non è stato che una conferma. Pronti via, nella cornice del Dall’Ara si parte con quello che è destinato a diventare un nuovo messaggio d’amore, un segno tangibile di riconoscimento: se senti cantare, sai già chi c’è all’opera. Entra la squadra in campo e tra i primi cori si alza quello per Davide Bombardini. Tanto per scolpire sin da subito che lui è “Uno di noi”. Poco dopo parte anche l’omaggio a Marco Di Vaio: la tallonite costringe il capitano in tribuna, e i tifosi vogliono fargli sentire il loro affetto. Poi arriva il gol di Osvaldo. E’ il momento. Al cielo del Dall’Ara si alza lui, il “Fino alla fine forza Bologna”. Non è un coro, è gioia che diventa boato, entusiasmo che si fa un’esplosione di emozioni. Sarà così per tutta la partita. Novanta minuti in cui i tifosi non hanno smesso di dire al Bologna che lo amano, che saranno sempre al suo fianco, che non lo lasceranno mai da solo. Hanno accompagnato con il tifo le prodezze di Viviano e la sicurezza di Portanova, la grinta del centrocampo e le giocate di Osvaldo. Gli applausi che accompagnano, a fine partita, l’uscita dal campo della squadra sono musica sulle parole su una prestazione che ha convinto. Archiviato il derby, ora fervono i preparativi per organizzare la trasferta di sabato a Bari. La seconda partita del campionato vale già uno scontro salvezza. E i tifosi rossoblu sono pronti. Anzi, stanno arrivando. |di Cinzia Saccomanni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 186 volte