Il Milan passa a Siena e si prepara al derby. Le (disastrose) amichevoli estive ci hanno consegnato una squadra nella quale è giusto credere. La mano di Leonardo si vede. Il Milan è parso squadra compatta, volenterosa, omogenea e finalmente priva di equivoci tattici. Via (purtroppo) Kakà, Ronaldinho può adesso godere di quegli spazi che gli sono indispensabili per esprimere se stesso. Dinho ha mostrato carattere, tonicità, voglia di fare. Soprattutto ha capito di essere parte integrante di un progetto ambizioso. Importante. Si è calato in esso come meglio non avrebbe potuto. Con entusiasmo e motivazioni forti. Berlusconi stravede per lui e non perde occasione per sottolinearlo. Gli ha cucito addosso una squadra che sente addosso il compito di affermarsi e rinascere attorno al fuoriclasse brasiliano. Adesso serve costanza, sacrificio, voglia di allenarsi seriamente e spirito di dedizione. Se si concretizzerà tutto questo vedremo ben presto il Ronaldinho dei tempi migliori. E’ giunto ad un bivio e lui lo sa: o torna Ronaldinho, o sparisce. Contro il Siena ha regalato spunti deliziosi e giocate da autentico fuoriclasse. Paradossalmente l’assenza di Riky non ha giovato solo a lui. Anche Pato può adesso sfruttare più porzioni di campo. Più spazi. Sabato sera è stato devastante. Destra, sinistra, centro. Scattante e imprendibile. Era ovunque.
Ottima la coppia centrale Nesta–Thiago Silva. Un plauso particolare a Sandro. E’ tornato quel grande fuoriclasse che è sempre stato. Thiago Silva è la sorpresa. Forte di testa, di piede, dotato di un ottimo senso della posizione. Attento nella marcatura e pronto a ripartire per impostare l’azione. Movenze felpate da vero brasiliano. Spesso decisivo in zona gol. Davvero un grande acquisto. A centrocampo s’è vissuto di conferme. Flamini e Pirlo in particolare, hanno macinato chilometri su chilometri e lasciato il segno in cabina di regia. Andrea è fondamentale. Una fortuna sia rimasto. Indispensabili il suo acume tattico, le geometrie, le verticalizzazioni. Una spanna sotto Gattuso e Ambrosini, un po’ appannati fisicamente. Note dolenti sulle fasce laterali. Zambrotta non ha ripetuto le ultime incoraggianti prestazioni. Janku non ci è parso perfettamente rodato. Particolari che non sarà difficile correggere in attesa che venga ceduto l’ingombrante Oddo e acquistato un forte terzino di spinta. Nei piani di Leonardo Zambrotta dovrebbe trasmigrare a sinistra. L’ossatura di squadra c’è e s’è vista. Il telaio è ottimo. Un 4-3-1-2 elastico ed essenziale che vede nelle corsie laterali il fulcro di ogni manovra. Borriello ha dato peso in attacco e la giusta profondità in avanti. Anche per lui, questo dovrà essere l’anno della svolta. Della definitiva consacrazione. In un campionato che si presenta parecchio omogeneo ed equilibrato, la differenza la faranno non soltanto i fuoriclasse ma soprattutto le motivazioni, gli stimoli, la voglia di volersi impegnare per raggiungere obiettivi importanti. Tutta roba che noi, ad oggi, possediamo in quantità industriali.
All’appello manca il Cacciatore. Huntelaar. L’ariete olandese è un giocatore tutto da scoprire. Da apprezzare. Forte fisicamente, bravissimo nel gioco aereo, lento nelle movenze. Spietato in area di rigore. E’ l’identikit di un centravanti che diventerà ben presto una pedina basilare di questa squadra. Ovvio si debba concedergli il giusto lasso di tempo per capire i meccanismi della squadra e diventarne parte integrante. L’auspicio è che possa arrivare presto quel forte terzino di fascia capace di garantire quei cross indispensabili per l’esaltazione del gioco aereo tipico sia di Huntelaar che di Borriello. Zaccardo, Behrami e Rafinha i nomi più gettonati. In attesa dei cross di Beckham, destinato a ritornare quanto prima. Una rondine non fa primavera. Esaltarsi troppo dopo la vittoria di Siena sarebbe sbagliato. Il derby giunge a proposito. Vedremo di che pasta siamo fatti. Per intanto godiamoci questo momento. Dopo tante partenze sbagliate questa volta possiamo ben sperare. E non è poco. |di Claudio D'Aleo - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 177 volte