Donati: "Il mio obbiettivo? Aiutare il Bari a raggiungere la salvezza"
Il nome nuovo in casa Bari è quello di Massimo Donati. Quando le speranze di un suo ritorno in Italia sembravano svanite, ecco l'offerta dei Matarrese e il susseguente addio al Celtic, che ha sancito di fatto il ritorno del centrocampista scuola Atalanta nella nostra serie A. Il suo obbiettivo?
Aiutare i pugliesi a raggiungere la salvezza.
Che sensazione provi per il tuo ritorno?
"Bella, finalmente torno in un bellissimo campionato come quello italiano. Sinceramente, mi mancava tanto il campionato italiano ed è una bella sensazione sia per me che per la mia famiglia".
La tua scelta, quindi, è stata dettata anche da esigenze familiari?
"E' stata innanzitutto una scelta professionale, ma anche una scelta dovuta alla famiglia perché avevo intenzione di far iniziare ai miei bambini le scuole in Italia. Ho chiesto al Celtic la possibilità di tornare a giocare in Italia e devo ringraziarli per avermela concessa".
Ora stavi bene anche là?
"Sì, è cambiato l'allenatore e il nuovo mi faceva giocare perché aveva stima e fiducia in me. Il desiderio di tornare in Italia, però, era tanto. I rapporti con la società sono stati ottimi anche l'anno scorso ed il problema era solo con l'allenatore, perciò devo ringraziarli per essermi venuti incontro".
Se tornassi indietro rifaresti un'esperienza all'estero?
"Sì, sicuramente anche se ho giocato un anno sì e uno no".
Il tuo desiderio, però, era di tornara all'Atalanta o al Milan. I tuoi sogni nel cassetto
"Sì, magari erano i miei sogni nel cassetto anche se non è proprio così. All'Atalanta devo molto, è la mia seconda casa, ma sono contentissimo di essere approdato a Bari che, dopo tanti anni, è anche tornato in serie A. La scelta di Bari è dovuta anche a questo e all'affetto della gente".
Ieri a Bari è arrivato il nuovo proprietario, cosa pensi della nuova società?
"Mi spiace perché Mataresse aveva dato veramente tanto al Bari, non so perché lascino, ma posso dire che mi dispiace anche se non è una cosa che compete a me essendo un calciatore".
Il Bari sta vivendo anche un momento importante
"E' partito bene, con l'Inter forse meritava qualcosa in più e nessuno avrebbe mai pensato che potesse fermarli a San Siro. Hanno fatto veramente un'ottima partita quando sulla carta li davano tutti per sconfitti".
Vedendo il mercato il Bari, forse, è una delle squadre che si è più rafforzata
"Sì, lo spero. Però io ed i miei compagni dovremo dimostrarlo sul campo".
Cosa ti aspetti dal tuo esordio?
"Mi aspetto molto, ma soprattutto voglio vedere il livello di attaccamento del pubblico visto che passeremo momenti felici e meno belli. I tifosi, sicuramente, ci staranno accanto".
Quali sono le differenze fra il calcio scozzese e quello italiano?
"Quello scozzese è più fisico, mentre quello italiano è più tecnico ed organizzato. Di quel calcio, comunque, mi mancherà molto la tifoseria sempre composta ed in clima con la partita".
Quando cambierà il tifo in Italia?
"Credo mai, tutto dipende dalla nostra cultura perché in Inghilterra si è risolto il problema della violenza con la giustizia. Anche in Italia dovremmo prendere esempio".
Il tuo obiettivo nella prossima stagione?
"Fare bene con la maglia del Bari e aiutare la squadra a raggiungere i suoi obiettivi, magari segnando qualche gol importante". |di Andrea Dipalo - Fonte: www.tuttobari.com| - articolo letto 127 volte