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2009-09-01

Cagliari: con un Dessena in più nel motore


Si è conclusa la sessione estiva del calciomercato. Col batticuore e una smorfia di disappunto per come è stata gestita l'operazione che avrebbe dovuto portare a Cagliari Lorenzo Ariaudo. Saranno da inviduare i responsabili, ma l'epilogo è stato davvero degno del peggior Fantozzi: trovato l'accordo da ormai due settimane con la Juventus e col giocatore, si è tergiversato fino all'ultimo minuto e oltre. Colpa di un fax che da Lione non voleva arrivare e che doveva sbloccare il trasferimento a Torino di Fabio Grosso. Arrivato il via libera dalla Francia, sembrava tutto ok. E invece? Invece no: Ariaudo resta chiuso fuori dai cancelli, con la concreta prospettiva di un abbonamento alla tribuna dell'Olimpico.Rabbuiato anche Allegri, che potrà contare su un centrale difensivo in meno: prezioso sarà l'inserimento di Marzorati, che nel cuore della difesa si è consacrato ad Empoli.
L'ultima giornata del calciomercato ha portato in dote Daniele Dessena. Inseguito dallo scorso giugno, ha coronato l'ambizione di approdare in un ambiente che lo stima, con la concreta possibilità di ritagliarsi uno spazio da titolare. Non è Fini, non ne ha le caratteristiche, seppure la posizione in campo sia analoga all'ex rossoblù. Piuttosto, Dessena è un Barone veloce, abile sottoporta e grintoso in fase di non possesso. Max Allegri forse avrebbe preferito Bentivoglio, più simile per caratteristiche al centrocampista di Sorso: ma il Chievo ha alzato le barricate anche nelle ultime ore di mercato, rifiutando l'inserimento nella trattativa di Parola (che resta a Cagliari) e non schiodandosi dalla richiesta di 2,5 milioni di euro per la metà del cartellino.
L'altra vicenda del giorno, quella relativa a Michele Canini. A metà pomeriggio sembrava fatta: Cellino si era deciso ad accettare le proposte della Lazio, che premeva per ottenere il difensore ex Samb in prestito. La richiesta economica del presidente rossoblù ha sconcertato, per certi versi inspiegabilmente, Claudio Lotito: 700 mila euro per il prestito annuale del giocatore non paiono una cifra particolarmente esosa, specie quando ci si può permettere di spenderne quasi 5 per portare con analoga formula nella Capitale Zarate. Michele rimane così a Cagliari, con un pizzico di sfiducia in più dovuto anche a una perdita di posizioni nelle gerarchie di Allegri, che nelle ultime uscite gli ha costantemente preferito il rampante Astori. C'è da sperare, per il patrimonio che rappresenta e per l'economia complessiva dello spogliatoio, che Canini recuperi alla svelta le energie fisiche e mentali per potersi rimettere in gioco quanto prima.
Rimasti dunque invariati difesa e attacco, cambia soltanto il centrocampo. Nove uomini per tre maglie: oltre al neoarrivato Dessena, Allegri può contare su Conti, Biondini, Barone, Brkljaca, Lazzari, Parola, Cotza e Sivakov, con questi ultimi due neppure più utilizzabili in Primavera. Dalla carenza dello scorso anno, all'abbondanza quasi eccessiva della stagione in corso. E, a ben vedere le prime uscite, è proprio il centrocampo il rebus che fa grattare il capo al mister toscano. Giunge a puntino la sosta, che permetterà di studiare nuove alternative e di ricercare l'affiatamento tra i nuovi arrivati.
|di Christian Seu - Fonte: www.tuttocagliari.net| - articolo letto 124 volte


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