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2009-09-03

Il Giovane Catania: rossazzurri modello Blaugrana


E' stato necessario vincere una Champions League con un debuttante in panchina e tanti giovani in mezzo al campo perché la serie A ed il mondo intero si accorgessero del nuovo modello calcistico, chiamato Barcellona.
Tutti all'insegna del "blaugrana", ma c'è chi ha giocato d'anticipo, e già da tempo valorizza giovani allenatori e calciatori , dando loro spazio e fiducia: E' il Catania, che nonostante le sue prime due sconfitte consecutive in campionato, conferma il suo progetto e l'allenatore, sicuro di un imminente grande futuro.
Un Catania privato di alcuni senatori che hanno fatto la storia recente di questo club, come Baiocco, Spinesi, Stovini, Silvestri , ma che avrà dalla sua parecchie promesse e giocatori di indiscusso valore. Tra questi, l'incognita giovani scalda l'opinione dei tifosi e della stampa. Una politica iniziata sei anni orsono, che viene rafforzata con il Centro Sportivo, autentica punta di diamante di questa società, e che finalmente prenderà corpo nella stagione che verrà. Giovani, un percorso già tracciato lo scorso anno, che vedeva alcuni nomi nuovi, Sciacca in primis, sulla rampa di lancio nel grande palcoscenico italiano, e che quest'anno verrà seguito con rafforzata convinzione e da nomi importanti, quali "El Pitu" Barrientos, e "John" Bellusci .
Il tutto, sotto l'occhio vigile del più giovane allenatore della Serie A 2009/2010, Gianluca Atzori, che di paragoni ancora non vuol proprio sentirne (ha la stessa età del più celebre Pep Guardiola).
Una squadra ringiovanita, con gli ingressi di Bellusci, Barrientos, Augustyn, Moretti, che si aggiungeranno ai vari Sciacca, Morimoto, Suarino, Imparato, Kosicky, Llama, Maccarrone, Donnarumma ed ai più "anziani" Silvestre, Ledesma, Biagianti, Andujar, Potenza, Izco, Plasmati, Martinez.
Per creare un gruppo vincente serve un giusto mix di giovani promettenti e giocatori esperti, e così il Catania, come del resto il più celebre Barça , può contare di giocatori indispensabili nello scacchiere rossazzurro, quali Del Vecchio, Mascara, Campagnolo, Carboni. Statistiche alla mano, non ci saranno ultratrentenni in rosa, dove l' età media si aggirerà intorno ai 26,1 anni evidenziando così un numero curioso ed insistente, l'84, che rappresenta la data di nascita di moltissimi giocatori a disposizione del Catania, quali Biagianti, Potenza, Silvestre, Ledesma. Molti dei giovani prima elencati saranno sono stati ceduti in prestito (come per esempio è accaduto a D'amico), altri come Donnarumma, Suanino, Maccarrone, Imparato, si aggregheranno in prima squadra per poter imparare dai più esperti, altri ancora invece saranno pedine fondamentali, come Sciacca, Morimoto, Augustyn, Moretti.
Il Catania ha dalla sua una gestione particolarmente oculata, sempre in ottica futura: così si spiega l'acquisto della promessa Moretti , messosi in mostra in Coppa Uefa nel 2006 col Parma. Alcuni giocatori importanti verranno ceduti nella prossima stagione (Morimoto l'anno prossimo verrà ceduto al Manchester United), pertanto servono giocatori che possano crescere pian piano e prendere le redini della squadra. L'esempio più lampante è costituito da Biagianti , prelevato per una cifra irrisoria dalla ex C2 ed ambito nello scorso mercato da squadre importanti, e che probabilmente l'anno prossimo abbandonerà Catania per altri palcoscenici.
L'obiettivo di questa società è fare crescere con tutta calma questi giovani, per poi inserirli in prima squadra e far fare loro esperienza. Così si spiega l'esplosione di Sciacca , che da ormai 3 anni è una bandiera della primavera rossazzurra, e che adesso sarà fondamentale per il cammino in A.
Un Catania, così come il Barcellona, che vuole investire sui giovani , e cercare di spendere sempre meno in ottica mercato, trovando quel che le bisogna in casa propria. Anche le big come Milan o Inter stanno adesso praticando questo tipo di strada, che porterà comunque i suoi frutti.
Ed a proposito di Serie A, una curiosa classifica ci dimostra come il Catania sia la Seconda squadra più giovane del torneo, segno importante anche in ottica di risultati, perchè cambiare 9 giocatori ed inserire giovani promettenti, spesso non porta sin dall'inizio risultati importanti, ma dando fiducia e facendo lavorare la squadra con tranquillità possiamo dire che il futuro del Catania è certamente roseo. In testa a questa speciale classifica vi è l'Udinese con età media di 25,7 anni, ed in coda troviamo proprio i campioni d'Italia, con 29,3 anni. Anche le altre "Big" si aggirano come età media ai 30 anni, come la Juventus, con età media sui 28,1, Milan con 29,1. Tra le rivali salvezza chi non ha svecchiato la propria rosa è stato il Bologna, che si trova terza in questa speciale classifica con 28,9, mentre Parma, Atalanta, Siena e Livorno hanno acquistato giovani promettenti abbassando l'età media della squadra, che si aggira tra i 26 ed i 27. Qualche parola può essere spesa anche per i "cugini", visto che i Rosanero sono appaiati al quinto posto svecchiando la rosa di molto ed inserendo giovani molto promettenti come Pastore e Bertolo. Quest'anno si aspetta la definitiva consacrazione di Morimoto , chiamato a realizzare un buon bottino di goal, di Ledesma e Barrientos, attesi dai rispettivi recuperi, di Biagianti, Andujar. Per il giapponese, "Sir" Fergusson stravede eccome...
Un Catania che pensa meno al mercato e guarda giustamente al proprio vivaio, cercando di sfornare sempre buoni giocatori. In attesa del Centro Sportivo, che chiaramente avrà un ruolo rilevante in questo settore. Il Catania vuole crescere con i giovani, magari privandosene di qualcuno per qualche anno, giusto il tempo di fare esperienza per poi ritornare alla base. Catellani lo scorso anno è stato mandato in prestito al Modena, e quest'anno, visto il poco spazio nella rosa, è stato rimandato in prestito alla squadra canarina per poter giocare con continuità e tornare più forte di prima.
L'obiettivo è salvarsi presto e subito, per poter seguire le orme dello scorso anno, quando vennero lanciati ben 4 primavera. Il Catania, come detto a più riprese dal direttore Lo Monaco, vivrà per sempre se sarà capace di sfornare tanti giovani bravi, in grado di riuscire a migliorare non solo la rosa, ma anche i bilanci realizzando, con la loro vendita, buona plusvalenza oppure, risparmiando su eventuali acquisti futuri. E non c'è da scoraggiarsi per queste due sconfitte in campionato, soprattutto perchè la squadra stà dando ampi margini di ripresa: considerando poi che il Barcelona non è partito benissimo lo scorso anno nelle prime due giornate, realizzando una sconfitta alla prima giornata fuori casa contro il Numancia (poi retrocesso), ed un pareggio in casa contro il Racing Santander. Per un progetto ci vuole fiducia, e soprattutto noi tifosi dobbiamo stare molto vicini alla squadra, incoraggiarla quanto basta per lanciarla definitivamente.
Il Catania quindi come il Barcellona? No, non è una esagerazione, ma con le dovute proporzioni pura e vera realtà.
|di Roberto Finocchiaro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 173 volte


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