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2009-09-03

Dove arriverà l'Atalanta?


BERGAMO - "Dove arriverà l'Atalanta?", è la domanda da superenalotto che ricorre di più in questo periodo, tra un campionato che inizia con la squadra ancora ferma ai blocchi di partenza, con i primi mugugni che serpeggiano tra i tifosi nei bar, negli uffici, nelle scuole. Ognuno ha la sua ricetta perfetta in tasca, guai farsi trovare impreparati.
Poi però sul campo ci vanno in undici e un mister che fino a prova contraria un pò d'esperienza in più di tutti noi ha in tasca.
Si dice che bisogna portare pazienza, dobbiamo aver fiducia, la squadra c'è e tante altre parole che sono un buon cibo per il vento.
Portar pazienza e fiducia? Ok, fino a quando?
Stabiliamo un tempo ragionevole che ci porterà a fare le prime serie riflessioni alla prossima sosta di campionato prevista l'11 ottobre.
Stabilito questo, (d'accordo tutti?), lasciamo lavorare il mister in tranquillità e non diamo un peso specifico troppo alto ad un allenatore, quello che conta davvero sono i giocatori.
Il miglior mister del mondo mai e poi mai potrà salvare in seria A una squadra da oratorio.
Torniamo alla domanda del nostro sondaggio.
Come potete vedere dai risultati è un testa a testa continuo, c'è una differenza di pochissimi voti tra chi vede l'Atlanta a metà classifica e chi in Europa League.
Un sondaggio di questo tipo non potrà stabilizzarsi fino a quando non saranno passate almeno 10-15 giornate.
Perchè?
Perchè i giudizi sono come le montagne russe, se dovessimo fare risultato con la Samp si impennerebbero i voti di coloro che vedono l'Atalanta pronta alla corsa verso la ex Coppa Uefa, se dovessimo perdere (toccate tutto ciò che avete intorno a voi), aumenterebbero i voti di chi la pensa a metà classifica o addirittura chi comincerebbe a vedere il baratro della serie B aprirsi inesorabilmente.
Lascio aperto il sondaggio ancora fino alla vigilia della partita con la Sampdoria, dopodichè ulteriori giudizi sarebbero troppo condizionati dai risultati domenicali.
Una lancia per chi si lamenta però vorrei spezzarla.
Nel calcio e nello sport, quello che conta è il presente e il futuro, il risultato della domenica è tutto nel calcio, e appena finita la partita dopo un paio d'ore di fisiologici commenti e qualche sfottò del lunedi mattina con i colleghi tifosi di altri colori, siamo già proiettati alla domenica successiva con speranze di ripresa in caso di sconfitta o sulle ali dell'entusiasmo, in caso di vittoria, di continuità di risultati.
C'è però da dire che quando le cose nel presente vanno malino, allora un occhio al passato, sopratutto se questo è stato positivo, lo si da volentieri, con paragoni e rimpianti.
Le acque di un fiume, anche se all'apparenza possono sembrare sempre le stesse, non lo saranno mai, tutto scorre, bisogna guardare solo avanti o meglio ancora al presente, senza fare voli pindarici che porterebbero solo ad illusioni irrazionali se queste speranze non verranno esaudite in seguito.
Siamo l'Atalanta, cerchiamo di ricordarcelo nella buona ma sopratutto nella cattiva sorte!
|di Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 149 volte


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