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2009-09-05

Cagliari, l'attacco di cui Allegri si fida


Trentatre gol segnati su un totale di squadra di quarantanove reti. Queste le cifre dell'attacco del Cagliari versione 2008/2009. Quattordici reti per l'ex rossoblù Acquafresca, undici per Jeda, sei per Matri e uno a testa per l'argentino Larrivey e il baby Ragatzu. Bottino cospicuo, indubbiamente determinante per il raggiungimento dei 53 punti finali in classifica. Di quell'attacco è rimasto tutto invariato, eccezion fatta per la partenza del realizzatore principe, Robert Acquafresca. Alla faccia dell'eccezione si dirà. Il fatto è che il posto del bomber torinese è stato preso da un attaccante che non è propriamente l'ultimo arrivato. Anderson Miguel da Silva, al secolo Nenè, è sbarcato in Sardegna con provenienza Isola de Madeira, arcipelago portoghese in cui ha sede il Nacional de Madeira, squadra con la quale l'attaccante, brasiliano di Sorocaba, ha vinto il titolo di capocannoniere nella massima divisione del campionato lusitano, mettendo a segno ben 20 reti su 28 partite disputate, lasciandosi alle spalle giocatori come Liedson, Lisandro Lopez e Oscar Cardozo. Il presidente Cellino ha già detto che potrà ritenersi soddisfatto se il suo acquisto riuscirà a mettere in rete anche solo la metà dei gol segnati nella Primeira Liga. Nonostante la sterilità manifestata nel precampionato e nelle prime due giornate dal suo attacco, il tecnico Allegri si è detto fiducioso pro futuro, certo del fatto che i suoi attaccanti forniranno il giusto apporto alla causa rossoblù. Proviamo ad analizzare giocatore per giocatore, le loro qualità e la loro funzionalità al progetto Cagliari.
JEDA - Doveroso cominciare dal perno dell'attacco rossoblù. Il brasiliano rappresenta il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Grande forza fisica e tecnica, ma anche spirito di sacrificio da vero uomo squadra. Sempre pronto a rientrare per difendere ed eventualmente coprire i compagni fuori posizione. Ma sopratutto, chiave di gioco imprescindibile. In modo particolare quando i rossoblù affrontano squadre chiuse e ben organizzate, la presenza fisica (nonostante l'altezza non certo elevata), e il controllo palla del numero 27 garantiscono al Cagliari un punto d'appoggio e uno snodo della manovra, con il brasiliano che và a prendere palla a centrocampo creando scompiglio nelle retroguardie avversarie e distribuendo per i compagni. La vera sorpresa però, nell'ultima stagione, è stata la vena realizzativa. Undici reti, otto delle quali di testa, hanno portato il Cagliari a utilizzare con profitto anche le situazioni da palla inattiva. Altra considerazione, la duttilità. All'occorrenza Jeda si adatta perfettamente al ruolo di trequartista, non facendo mancare il suo apporto realizzativo, come nella vittoria di Roma contro la Lazio, quando, partendo alle spalle di Matri e Acquafresca, siglò le prime due reti dei rossoblù.
NENE' - E' il nuovo arrivato nell'attacco del Cagliari. Capocannoniere, come scritto in precedenza, dell'ultima Primeira Liga con 20 reti in 28 presenze, il brasiliano dal cognome di chi a Cagliari è stato leggenda, ha fame di dimostrare di essere all'altezza del campionato italiano come lo è stato di quello portoghese. I tifosi si aspettano tanto da lui, e l'ovazione tributata al suo ingresso in campo contro il Siena è una dimostrazione di affetto e di grande attesa. Nenè ha dimostrato nella sua apparizione contro i toscani una prestanza fisica notevole, che abbinata alla buona elevazione, ha fatto si che i palloni alti fossero tutti suoi, creando anche situazioni interessanti quando Jeda si è avvantaggiato dalle sue sponde. Non c'è stata ancora l'occasione di vederlo all'opera in zona gol, in quanto nella mezz'ora contro Fini e compagni la squadra non ha assistito granchè il numero 9. I video che provengono dal Portogallo mostrano un gran finalizzatore. Non fidarsi, visto i precendenti, è bene. Ma si aspetta comunque con un certo ottimismo la prova del campo.
MATRI - In molti hanno pronosticato per l'attaccante lodigiano l'anno della definitiva consacrazione. Dopo una seconda parte di campionato giocata alla grande, spesso subentrando nell'ultima mezz'ora e cambiando le partite, su Alessando Matri scommettono un pò tutti. Il punto sta nel capire quanto Matri possa essere un finalizzatore o quanto una sorta di seconda punta, un giocatore insidioso con le sue incursioni e i suoi contropiedi, che lo mettono nelle condizioni di servire spesso i suoi compagni di squadra. Nelle prime due apparizioni, entrambe partendo dalla panchina, è stato fra i migliori rossoblù in campo. Manca ancora un pò di gamba, ma sul giocatore si può fare affidamento. Può giocare al fianco di Jeda o di una prima punta garantendo sempre la prestazione. Ad Allegri la scelta sulla posizione in cui utilizzarlo, anche se il tecnico toscano, ha già mostrato nella passata stagione di preferirne l'utilizzo congiuntamente a un centravanti. LARRIVEY - Anni or sono lo scomparso Avvocato Agnelli, nel commentare il momento negativo del pupillo Del Piero, che faticava a riprendersi dal grave infortunio che l'aveva colpito, fece riferimento alla grande opera teatrale di Beckett, Aspettando Godot, tragicommedia costruita intorno alla condizione dell'attesa. Condizione d'attesa che l'ambiente rossoblù continua a coltivare nei confronti di Joaquin Larrivey. L'attaccante argentino, dopo sei mesi trascorsi nella propria terra natale al Velez, è stato riportato in Sardegna dal presidente Cellino, che non ne ha voluto sapere di lasciar poi ripartire quella che continua a essere la sua scommessa. Ogni allenatore che si sia seduto sulla panchina rossoblù, ha considerato Larrivey una risorsa importante del Cagliari. Sul campo però, eccezion fatta per alcune buone prestazioni, in particolare in fase d'appoggio alla manovra, le sue qualità non sono ancora emerse del tutto. Certo, i gol annullati ingiustamente nella fase iniziale della passata stagione gridano ancora vendetta. Ma è arrivato il momento per Larrivey di dimostrare effettivamente le sue qualità. Un leone in allenamento, l'argentino sembra smarrire parte della fiducia nei suoi mezzi quando scende in campo. Questo campionato potrebbe rappresentare per lui l'ultimo appello da parte della società rossoblù.
RAGATZU - Nella rosa di attaccanti del Cagliari alla fine c'è anche lui. Durante la prima fase del mercato estivo si era parlato della possibilità di un trasferimento in prestito nella serie cadetta, per prendere più dimestichezza col campo. Alla fine però la società non si è privata di quello che rappresenta un gioiello da tutelare. Primo e unico gol per lui nella massima serie, quello siglato contro la Fiorentina nel girone di ritorno, gol che aveva dato al Cagliari la speranza nella rimonta. Chi l'ha cresciuto calcisticamente lo paragona a Cassano, Allegri però sa come tutelare il suo talento, e lo sta preparando per quando arriverà il suo momento. Cagliari lo aspetta, senza fretta.
|di Niccolò Schirru - Fonte: www.tuttocagliari.net| - articolo letto 182 volte


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