Gianluca Pagliuca: "anno speciale per il Bologna, quello del centenario"
Per me il mercato è stato positivo. Vado controcorrente rispetto a qualcuno, ma secondo me è stato più positivo dell’anno scorso, quando forse c’era stata un po’ di presunzione”. Che in concreto significa: “E’ una squadra più forte, molto più tosta, più operaia, è più difficile farle gol”. Gianluca Pagliuca, ex numero uno rossoblu, è convinto: a guardarla, la rosa del Bologna appare tutt’altro che appassita. “Qualcuno poteva arrivare, tipo Succi – spiega – ma probabilmente se nessuno è stato preso è perché non si è riusciti a concludere determinate operazioni. Comunque sono rimasti Marazzina e Mudingayi”. I rossoblu hanno dunque tutte le carte in regola per non soccombere nel lotto di coloro che se la giocheranno per non retrocedere. L’elenco è presto fatto: “Cagliari, Siena, Bari, Catania, Livorno, Chievo: secondo me rispetto al Bologna sono inferiori. Siena e Cagliari, ad esempio, l’anno scorso hanno fatto bene, ma spesso dopo un’annata positiva è difficile ripetersi”. Dei rossoblu spicca il reparto arretrato: “Sono arrivati Viviano e Portanova, giocatore di grande qualità, in difesa è un leader, ha lavorato con Giampaolo che cura molto proprio la fase difensiva. E poi Raggi, un grandissimo giocatore. Ecco, forse può mancare un terzino sinistro”. Poi il centrocampo, “con Guana, Vigiani, Mudingayi e Tedesco, giocatore di grande carattere, che si fa sentire sia qualitativamente che quantitativamente” e l’attacco: “c’è Di Vaio, ma anche Zalayeta può dire la sua e Osvaldo sembra pronto per il salto di qualità”. Passo indietro fino alla porta. Già Viviano. Ora, proprio dopo Pagliuca e Antonioli, a difendere i pali rossoblu c’è lui. Ecco che cosa ne pensa il Gatto di Casalecchio: “Secondo me il Bologna ha fatto benissimo a fare questo investimento, si tratta di uno dei migliori giovani portieri in circolazione. E’ un colpo importante e in investimento perfetto anche per il valore che potrebbe avere in futuro”. Ci sono dunque tutti i presupposti perché “il Bologna possa soffrire di meno rispetto allo scorso anno e salvarsi con qualche giornata d’anticipo”. Senza dimenticare che in panchina siede Papadopulo. Pagliuca è agli inizi della sua carriera da allenatore ed ha ben chiari quelli che sono i pregi dell’attuale tecnico del Bologna: “Da quello che ho visto, dopo che arrivato ha dato continuità alla squadra. E’ un allenatore che non vende fumo, che sa quali sono i pregi e i limiti della squadra e lavora su quelli. E poi è uno che porta avanti le sue idee”. In un anno speciale per il Bologna, quello del centenario. L’augurio di Pagliuca è che “Quest’anno non si soffra come l’anno scorso”. Che si possa festeggiare prima insomma, sapendo che quel qualcosa in più può arrivare, come lo scorso anno, dai tifosi: “L’anno scorso sono stati stupendi, per me la salvezza è sostanzialmente merito loro. Penso al fatto che hanno contestato pochissime volte, penso a come si sono mobilitati per la trasferta a Torino, ad esempio, penso agli appelli che hanno fatto. Sono riusciti a trasmettere tutto il bisogno di serie A. E la squadra lo ha sentito”. |di Cinzia Saccomanni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 135 volte