Ha vissuto la prima giornata di campionato da spettatore perchè squalificato, l'esordio nella stagione 2009/2010 per Emanuele Calaiò è stato dunque a Cagliari dove ha segnato una doppietta. Chi ben comincia...
“...è a metà dell'opera. Speriamo sia davvero così. Siamo partiti bene, ottenendo un grande risultato contro una diretta concorrente nella lotta alla salvezza.” - ha dichiarato l'attaccante - “Adesso dobbiamo stare molto attenti e dare continuità a quanto di buono abbiamo fatto. Siamo un gruppo unito e compatto, e anche se sono andati via giocatori importanti, i nuovi arrivati sono tutti bravi ragazzi e stanno dando il loro contributo”.
Hai avuto una crescita costante da quando sei arrivato a Siena
"Quando sono arrivato a Siena non stavo benissimo. Ho impiegato un po' per carburare. Era un problema di forma fisica e atletica e di adattamento ad un sistema di lavoro diverso al quale dovevo abituarmi. Dal girone di ritorno ho ritrovato la condizione e ho iniziato a segnare. Non ho avuto infortuni e in estate, durante il ritiro, conoscendo già il metodo di lavoro dello staff, ho ripreso da dove avevo lasciato alla fine del campionato. Ora forse sto raccogliendo i frutti del lavoro".
L'arrivo di nuovi attaccanti è stimolante?
"Con la partenza di Kharja sapevo che una punta sarebbe arrivata. Paolucci è un buon giocatore, un opportunista in area e ci potrà dare una mano. Ora forse sta soffrendo un po' anche lui il cambio di sistema di lavoro rispetto a Catania. Come è successo a me l'anno scorso. Reginaldo ha già iniziato a dare il suo contributo in gol. La concorrenza è stimolante per tutti, come la passata stagione quando arrivò Amoruso. Siamo diversi attaccanti e il nostro compito è quello di farci trovare sempre pronti, perché qui nessuno ha la maglia da titolare sicura e il mister sceglie gli uomini settimanalmente in base all'avversario di turno. Per conquistarti il posto devi lavorare".
Si è parlato in estate di una tua possibile partenza nel caso Giampaolo non fosse rimasto
"Ho letto anche io questa cosa e vorrei chiarire che anche se Giampaolo se ne fosse andato, sarei rimasto. A Siena sto molto bene, e dico di più: nell'affare Zuniga, cosa che poi non si è concretizzata, la società voleva acquisire dal Napoli anche l'altra metà. Sono ben contento di vestire questa maglia e anche se qualche squadra mi ha cercato la mia ferma volontà era rimanere. A maggior ragione con il mister in panchina".
Cosa ti aspetti da questa stagione?
"Di giocare con continuità per dimostrare il mio valore. A gennaio compirò 28 anni, sono maturo, spero che quest'anno arrivi la mia consacrazione, quella che rincorro da tanto tempo".
Cosa intendi come consacrazione?
"Giocare con continuità, senza avere pause, non abbattermi mai e riuscire a segnare un buon numero di gol, magari arrivare in doppia cifra, per entrare nella categoria degli attaccanti come Acquafresca e Quagliarella il cui nome è sempre in neretto nella classifica marcatori. Non voglio fermarmi alle solite 4-5- reti. Per me stesso e per il bene del Siena".
Domenica arriva la Roma. Che partita sarà?
"Sarà una bella battaglia. I giallorossi arriveranno avvelenati, hanno perso le prime due partite, non stanno benissimo fisicamente, ma dovranno darsi una scossa per riprendere la posizione che compete alla Roma. Con il cambio di allenatore avranno trovato nuove motivazioni, oltre a nuovi metodi di lavoro. Sarà una Roma diversa, determinata a raggiungere le posizioni di alta classifica. Ma noi saremo lo stesso motivati per raggiungere la salvezza e il mister sta preparando benissimo la partita". |Sito Ufficiale Siena Calcio - Fonte: www.acsiena.it| - articolo letto 141 volte