Maurizio Ganz: "Samp e Atalanta squadre da Europa League."
E’ cresciuto nel vivaio blucerchiato, è rimasto legato al nostro ambiente e all’indimenticato Paolo Mantovani. A Bergamo ha vissuto stagioni esaltanti, andando sempre in doppia cifra con estrema facilità. Sampdorianews.net ha contattato in esclusiva uno degli attaccanti italiani più prolifici degli anni ’90: Maurizio Ganz, attualmente allenatore del settore giovanile dell'U.S. Aldini Bariviera:
Maurizio, per la Samp è un bene, o un male incontrare un’Atalanta reduce da 2 sconfitte consecutive?
“Sicuramente mi aspettavo un inizio ben diverso per l’Atalanta, la squadra è buona, la società sta portando avanti un progetto importante, mi piace molto Gregucci per come lavora con il gruppo. Contro l’Atalanta è sempre dura, l’ambiente ti porta sempre a dare il massimo quando le cose vanno male, a non fermarti e non cullarti sugli allori quando tutto procede nel verso giusto. La Samp ha iniziato molto bene, Del Neri conosce benissimo l’ambiente, è un ex molto atteso”.
Quanto ha perso l’Atalanta dalla partenza di Del Neri?
“Il valore di Gregucci resta invariato, ha fatto molta esperienza in B, ha conosciuto anche la serie A come secondo di Mancini quando giocavo a Firenze, è sicuramente un ottimo elemento. Del Neri non si discute, ha fatto bene ovunque, soprattutto a Bergamo. Senz’altro l’Atalanta ha perso un ottimo allenatore, ne ha giovato la Samp, ma continuo a credere in Gregucci, ha idee molto chiare”.
Sarà la partita dei numerosi ex: i più attesi saranno Doni, Pazzini e Tissone. Chi ha maggiori chance di incidere sull’andamento del match?
“Hai citato tutti ottimi giocatori, gente di grande qualità. Chiunque tra loro potrebbe fare la differenza. I tifosi guarderanno unicamente al risultato, è l’unica cosa che conta, sono convinto che gli intenditori di calcio e i neutrali possano divertirsi, perché scenderanno in campo due squadra che amano giocare a calcio”.
A tuo parere quali sono i punti deboli delle squadre?
“Non credo che la Samp abbia grossi problemi in difesa, certamente un difensore in più non avrebbe fatto male, ma penso che la squadra abbia già trovato la condizione ideale per rendere al meglio. Pazzini e Cassano sono due giocatori splendidi, si cercano, si trovano, è importante avere due attaccanti che giocano insieme. L’Atalanta? Sai, quando parti con due sconfitte, è difficile trovare pregi e difetti, devono risollevarsi con la forza del gruppo e ritrovare serenità”.
3-2, 4-1, 4-2. Nelle ultime tre stagioni il campo di Bergamo non porta gran fortuna alla Sampdoria….
“A Bergamo la Samp ha sempre faticato, come del resto l’Atalanta a Genova, il fattore campo incide moltissimo. Sono rare le eccezioni: ricordo la vittoria per 3-2 dell’Atalanta a Marassi nella stagione 1992 – 1993, perché realizzai una doppietta”.
Oramai l’esclusione di Antonio Cassano dalla Nazionale è diventata una questione oggetto di discussioni su ogni organo di stampa. Quale è la tua opinione a tal riguardo?
“Non sono l’allenatore della Nazionale, ma posso esprimere il mio pensiero: non puoi lasciare a casa questo Cassano, lasciarlo nel dimenticatoio. La stagione è appena iniziata, ha ancora modo di far vedere tutto il proprio valore, ma stiamo parlando di un giocatore che fa goal, fa fare goal ai compagni. Nel calcio serve equilibrio, ma anche la fantasia, la genialità di Cassano. Si parla di tanti attaccanti, si parla di Amauri, ma abbiamo Cassano, un giocatore con la maturità da Mondiale. Non voglio sostituirmi al Ct, ma da allenatore e amante del calcio, vorrei sempre vederlo in campo. Lippi porta avanti l’idea del suo gruppo, né Pazzini, né Cassano ne fanno parte, anch’io sostengo il gruppo, ma chi compie cose eccezionali, va sempre convocato”.
A cosa possono ambire Atalanta e Sampdoria in questa stagione?
“Credo che entrambe possano puntare ad un piazzamento in Europa League. La Samp è partita bene e ha molta qualità, l’Atalanta sta faticando, ma ha la giusta mentalità per riprendersi presto”. |di Diego Anelli - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 132 volte