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2009-09-13

Gregucci"Il tempo è scaduto"


ZINGONIA Solitamente non si ha molta voglia di parlare nelle conferenze stampa di vigilia delle partite, ma oggi, un pò per l'assenza momentanea del "limitatore" di domande Andrea Lazzaroni (addetto stampa), un pò per il clima amichevole instaurato con i pochi giornalisti presenti, Gregucci avrebbe parlato fino a domani di tattica, di schemi, del suo passato e dei suoi ricordi da bambino allo stadio.

Mister, Barreto come sta?

Lo stiamo valutando, ha un problema al metatarso del piede, vedremo se recupererà.

Del Neri ha detto che non firmerebbe per un pareggio, lei invece?

Io mi gioco la gara, dobbiamo fare una partita intensa, da Atalanta e dovremmo avere un atteggiamento da squadra.

La prima vittoria che manca, quanto può influire a livello psicologico?

Mancano i punti per correggere la nostra classifica che non la ritengo veritiera.

La squadra deve tener fede al suo DNA che deve combattere senza isterismi e pressioni.

Punta su Ceravolo per la fascia destra?

Io punto su tutto l'organico, non punto su un singolo giocatore, dobbiamo mettere molta velocità sugli esterni ed è li che cercheremo di dare quei parametri.

Bisogna ricercare l'ampiezza ed essere più incisivi sotto porta, sfruttando la tipologia dell'attaccante che abbiamo attualmente che vuole palla in profondità per attaccare la porta.

Del Ceravolo visto finora cosa ci può dire?

E' un ragazzo a disposizione, acquistato per dare un contributo fondamentale alla squadra per quello che sono le sue caratteristiche.

E' una seconda punta veloce che prende campo con la sua velocità ed è quello che sto ricercando attualmente.

Il sostituto di Barreto è legato a due o tre nomi?

A tre nomi, Caserta, Radovanovic e Barreto, vedremo domani come starà Barreto.

Per quanto riguarda la difesa invece ha qualche accorgimento particolare per fermare Cassano e Pazzini?

Nell'atteggiamento complessivo della squadra è compreso quello di dover andare ad affrontare due degli attaccanti più forti del nostro campionato.

Dovremmo stare attenti all'uno contro uno contro questi due giocatori, sono giocatori che possono saltarti in qualunque momento se glielo permetti.

Le pesa il confronto con Del Neri?

No, ho l'onestà intellettuale di dire che un allenatore non ha mai vinto una partita da solo, ma il ruolo dell'allenatore è quello di far meno danni possibili, di mettere nella situazione la propria squadra di poter vincere la partita.

Ritiene dunque il ruolo dell'allenatore un pò marginale?

No, questo no, l'allenatore organizza, disciplina e cerca di trasferire il suo credo ma la cosa fondamentale è ruscire a trasformare il suo carattere ma alla fine in campo non ci va l'allenatore.

Manca qualcosa all'Atalanta per avere il carattere di Gregucci?

Il nostro rapporto è ancora piuttosto breve per dare un impronta definitiva.

Quanto tempo le servirà per avere la "sua" Atalanta?

Il tempo è scaduto, siamo già alla terza giornata.

Quanti punti vorrebbe avere dopo le tre partite contro Bari, Catania e Chievo?

Queste tabelle io non le ho mai fatte, capisco che le facciano i giornalisti ma io penso ad una partita alla volta, il mio microciclo è settimanale e non mensile.

Per Del Neri l'Atalanta è ancora in rodaggio perchè ha cambiato parecchio, è d'accordo?

Io mi auguro prima possibile che si trovino gli equilibri ma non abbiamo fatto disastri finora, abbiamo giocato due buone partite ma il risultato poi ha condizionato troppo il giudizio di tutti.

Avete giocato a Roma e giocherete a Bari senza i vostri tifosi, come lo vive?

Dispiace, è una questione di cultura sportiva che manca, negli ultimi anni i tifosi dell'Atalanta si sono comportati bene.

Non capisco il motivo di questo divieto.

A livello generale mancano strutture, cultura, educazione.

La tessera del tifoso la ritiene una soluzione possibile?

Io andrei per educare e non per reprimere, per cambiare la nostra cultura sportiva, la tessera del tifoso è una schedatura che c'è già stata, mi piacerebbe vedere la gente che va allo stadio con i figli ma non per la foto estetica di cultura sportiva ma per il trasferimento della passione sportiva da padre e figlio.

Non scorderò mai il primo impatto di quando misi piede allo stadio la prima volta, è come un colpo di fulmine tra uomo e donna.

Queste sono le mie sensazioni e non quelle di Dio, sono sensazioni personali.

La passione ormai è inquinata.

Lei nomina spesso Dio, prega prima delle partite?

Io sono cattolico credente.

Si va avanti ancora a microfoni spenti parlando di tattica, di moduli, di carratteristiche dei singoli giocatori, di come vede il mister il gioco del calcio moderno, ma qui si tratta di quell'intimità a cui il mister tanto ci tiene e che il calcio moderno gli sta portando via.

Arriva nel frattempo l'addetto stampa Andrea Lazzaroni, segno che il tempo è davvero scaduto perchè quando Andrea chiede: "A posto?". Non è una domanda ma un invito a chiudere.
In bocca al lupo Mister..
Crepi, grazie.
|di Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 148 volte


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