E’ stato cosi due anni fa, in serie B, dopo la pesante sconfitta di Grosseto. C’erano quelli che “Un altro anno in cadetteria non ce lo leva nessuno” e quelli che “Ok, abbiamo accusato il colpo ma saremo comunque promossi in A”. E’ stato così l’anno scorso, durante tutto l’arco del campionato o quasi.
C’erano quelli che “Retrocederemo senza se e senza ma” e quelli che (pochi, ok, ma qualcuno c’era) “Soffriremo, ma alla fine ci salveremo”. E’ cosi anche adesso. Dopo la chiusura del mercato da una parte ci sono gli insoddisfatti e i delusi e dall’altra i convinti che la squadra si sia, e non poco, rafforzata. Da una parte chi si aspettava un ultimo colpo perché guarda lì, mancano un terzino sinistro, un centrocampista - meglio due - e anche un attaccante e dall’altra quelli che sì ma la difesa è imperforabile, il centrocampo è rognoso, e poi abbiamo pur sempre Di Vaio, Osvaldo quest’anno promette bene e se niente niente l’aria di Bologna fa bene anche a Zalayeta e Gimenez…. Eh, Di Vaio. Il capitano a sua volta deve fare i conti con chi è convinto che “Grazie per la stagione passata, grazie per le 24 perle e per averci salvato, ma quest’anno non scommetto neanche un euro sul fatto che farai il bis” e quelli che “Stiamo pur sempre parlando di Di Vaio, lui e il gol sono una cosa sola”. Tu chiamali, se vuoi, i Pessimisti e gli Ottimisti. Tu chiamali, se vuoi, i Realisti. Non uno contro l’altro. Perché parlare di divisioni sarebbe ingiusto. Ingeneroso. Semplicemente sbagliato. Gli uni - e - gli altri. Il partito dei Pessimisti ha cominciato a fare tesserati dopo le prime amichevoli estive, quando il gioco faticava a ingranare. Quello degli Ottimisti è nato un po’ alla volta, vedendo che comunque tutto sommato la squadra teneva nonostante le assenze. E che assenze. Le prime due giornate di campionato non hanno ancora fatto del tutto cambiare idea ai primi (“Ci vuole ben altro che due pareggi con Fiorentina e Bari per parlare di salvezza tranquilla”) e hanno rafforzato le convinzioni dei secondi (“Abbiamo fermato una squadra da Champions e siamo usciti con un punto da Bari, porta imbattuta già alla seconda giornata, roba che l’anno scorso…”). Dal quartier generale rossoblu i primi punti fermi sono arrivati a metà estate. Il ritiro di Sestola era appena finito e già mister Papadopulo aveva inciso che “Già così la squadra è più forte dello scorso anno”. La convinzione è cresciuta, maturata, in un gruppo assolutamente convinto delle sue possibilità, convinto di poter fare bene. E appena pochi giorni fa è stato Portanova a dire quanto questa squadra sia forte, molto più di quanto si possa pensare. Quanto al capitano, lui è pronto a far ricredere tutti e a ribadire che i numeri contano ma conta di più il “peso” che hanno i gol. Senza scordare che lui, l’unico a buttarla dentro nel Bologna non è che ambisca particolarmente a farlo. La partita con il Chievo sarà l’occasione, anche per Pessimisti e Ottimisti, per capire se le proprie ragioni sono salde o vacillano un po’. E’ stato così due anni fa in B ed è stato così l’anno scorso in A. Lo score verrà aggiornato a fine campionato: intanto gli Ottimisti sono in vantaggio 2-0. |di Cinzia Saccomanni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 109 volte