Michele Mignani: "Giocare nella Samp era massima aspirazione per un ragazzo"
Lo scudetto con la Sampdoria vissuto da calciatore in prima squadra, ragazzo genovese e sampdoriano, diventare la bandiera del Siena, contribuire fortemente all’ascesa del club toscano dall’inferno dalla C1 al paradiso della A, tanto da avere l’onore di vedersi ritirata la propria maglia. Sampdorianews.net, in vista dell’impegno casalingo della nostra amata contro il Siena, ha contattato in esclusiva Michele Mignani: Michele, sei rimasto nel mondo del calcio?
“Ho smesso di giocare l’anno scorso, adesso alleno la formazione degli allievi nazionali del Siena”.
Sei nato a Genova e sei cresciuto nel vivaio blucerchiato, è stata la Sampdoria la squadra del tuo cuore?
“Sono nato sampdoriano perché mio padre mi portava sempre al vecchio stadio a Marassi, ricordo benissimo il campionato di serie B nella stagione 1980 -1981, poi sono cresciuto seguendo la favola dei Vialli e Mancini, avendo l’onore di giocare con loro ed esordire in prima squadra nell’anno dello scudetto”.
Quali sono i tuoi ricordi dell’esperienza in blucerchiato?
“In prima squadra sono rimasto poco, mi allenavo talvolta con loro se Boskov aveva bisogno di uomini quando si verificavano diversi infortuni, ai tempi andavo ancora a scuola. Dentro di me ho ricordi bellissimi, per un ragazzo genovese era la massima delle aspirazioni esordire con la casacca della Sampdoria”.
Cosa ha rappresentato Siena nella tua carriera?
“Un po’ tutto, a Siena sono cresciuto calcisticamente, per tanti anni ho indossato la fascia di capitano, sono legatissimo alla città e alla tifoseria, adesso tifo per il Siena. Io e i miei compagni siamo riusciti a portare il Siena dall’inferno della C, al purgatorio della B e infine al paradiso della serie A, riuscendo a mantenere la categoria, stabilizzandoci in quella dimensione”.
La gioia più indescrivibile e il rimpianto più pesante nel corso della tua carriera
“Nessun rimpianto, anche se mi sarebbe piaciuto giocare di più nella Sampdoria, ma sono contento di cosa ho fatto in carriera, ognuno raccoglie quanto si merita. Le più grandi gioie? La vittoria del campionato in C1, la salvezza in A e l’esordio nell’Under 21”
Domenica Sampdoria e Siena si affronteranno in una sfida che si preannuncia assai divertente. Come arrivano le squadre a questa sfida?
“La Samp alla grande, è caricatissima in virtù delle 3 vittorie consecutive. Ho visto giocare il Siena sia contro la Roma, che contro il Milan: in entrambe le occasioni è uscito sconfitto, ma non meritava di perdere, la squadra ha denotato grande compattezza. Mi attendo una partita molto equilibrata, alla fantasia e al talento di Cassano e Pazzini si contrapporrà l’organizzazione di una compagine solida come il Siena. Sono partiti giocatori come Galloppa, Zuniga e Kharja, forse si è persa un po’ di qualità, ma sono arrivati tanti giocatori nuovi che devono ancora perfezionare gli schemi del mister, soltanto per questo motivo siamo un po’ in ritardo, la squadra non si è assolutamente indebolita”.
Un saluto ai tifosi blucerchiati e ai sempre più numerosi lettori di Sampdorianews.net
“Quest’intervista mi ha fatto molto piacere, a Genova ho tuttora molti amici e vecchi compagni di squadra. Un grosso saluto a tutti i tifosi sampdoriani”.
Si ringrazia l’ufficio stampa del Siena per la disponibilità mostrata nei confronti della nostra testata. |di Diego Anelli - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 210 volte