Vincere Perchè
Ormai non ha più davvero senso ripercorrere le nefaste gesta del più antico poeta latino, Orazio. Parafrasando il celebre "Scire nefas", non è lecito sapere, tradotto letteralmente, il perchè di questa falsa partenza, nè è lecito sapere il pessimismo cosmico che alberga in questa città.
E non è lecito sapere nemmeno il perchè domenica una vittoria può davvero essere la miglior medicina per questo Catania affetto, afflitto, che lecca le proprie ferite senza cercare rimedio alcuno.
Dopo tre partite, e dopo altrettanti motivi, è assolutamente superfluo ripercorrere la stessa scia d'onda, elencando qua e là possibili cure a questo male che per i tifosi sembra incurabile.
E senza se e senza ma, la migliore medicina per questo Catania è la vittoria, non importa come, non importa per opera di chi, l'importante è che si vinca.
Vincere...per dimenticare... Non vincere Se...
Il pessimismo cosmico Verghiano tanto si addice a questa città. Ce ne sarebbero cose da dire in quest'ottica, perchè una città che "scopre" dopo anni bui la Serie A, il paradiso dopo anni di Inferno, non può permettersi il lusso di infangare il nome di una città intera e di una squadra, che vuole lottare, e che certamente mette l'impegno per far felici i propri tifosi.
In questo momento la paura regna sovrana, foriera di critiche e tanto puro pessimismo da fare invidia anche al nostro Verga.
La verità è che qualcuno gode su queste nostre paure, e questo qualcuno, per fortuna in pochi, non sono altro che tifosi, privi del loro ingresso omaggio ai tempi dei Gaucci, o qualche buontempone prediletto nella visione delle sue Grandi D'Italia, perchè a Catania questo facciamo e questo faremo, sempre.
C'è chi rimpiange Stovini, Baiocco, Spinesi, gente che ha fatto, dato e ricevuto tanto, trattati come dei "Maradona" ai giorni nostri. E per l'appunto, noi Catanesi, nel nostro piccolo, saremmo in grado anche di fischiare ad un Messi, o ad un Cristiano Ronaldo, oppure ad un Ibrahimovic, con la nostra casacca rossa ed azzurra.
Una situazione che và degenerando, ed in caso di sconfitta si getterebbe ulteriore benzina al fuoco, prodigando nell'Anarchia più assoluta. E vengono i brividi al pensiero di fischi ancor prima di incominciare...
Non vincere non porterebbe comunque l'esonero di Atzori, che nel bene ma anche nel male ha fatto vedere cose assai positive, ma altrettante poco discutibili e molto molto negative.
Sconfitta, parafrasi di "Caccia al Colpevole", perchè in questo banco degli imputati sale e salirà Pietro Lo Monaco, poco amato dal popolo Catanese. Forse, a differenza di qualcuno, è lui a metterci la faccia, ed a subire le ingiustizie che una città gli tributa, in senso negativo.
Sconfitta, sinonimo estremo di esonero ed attrito del pubblico nei confronti dell'allenatore. Ma a volte qualcuno si dovrà ricordare che l'esonero, o l'insulto, non è la panacea di tutti i mali...
Parola d'ordine
Non si prova nemmeno a dire, o a sussurrare, la parola sostenere. Se si sostiene vieni affibbiato come Filosocietario, se invece critichi sei un vero tifoso del Catania. La città è allo sbando più totale, ma a chi si lamenta bisognerebbe ricordare due statistiche: in tre anni, il Catania è sceso in graduatoria non oltre la 18sima posizione, occupata in ben tre anni solamente per due volte. Fanno 5 in quattro anni.
Quello che si chiede a chi un pò di sale in zucca c'è l'ha, è di non fischiare, perlomeno prima e durante la gara contro la Lazio. Contro la Lazio ci vorrà veramente l'apporto del vero dodicesimo uomo in campo, ed in due anni, questo apporto è scemato, fino a coincidere con 7 sconfitte casalinghe, troppe per una squadra che deve salvarsi.
Anche noi ci chiediamo ma quando ca...volo vinciamo, non lo gridano solamente gli Ultras, ma chiedetevi voi chi in questi tre anni è salito troppo spesso sul carro dei vincitori, e chi ad egual misura, è sceso a criticare.
Se tanto mi dà tanto...
Intanto in Serie A...
Il viaggio in Italia continua, e mercoledì prossimo, esattamente tra 7 giorni, il Catania andrà ad affrontare in trasferta una diretta rivale per la salvezza in Serie A. Già, questa Serie A molto livellata, in cui ben 10 squadre sono appaiate a 3 punti. L'Atalanta paga dazio di poca esperienza sia da parte del tecnico che dei giocatori.
Contro la Sampdoria, prima in classifica, si è veramente dimostrato come l'Atalanta abbia dalla sua grandissima sfortuna, come i rossazzurri, e che non meriti affatto la pesante classifica, ma la Serie A non è Acqua...fresca. |di Roberto Finocchiaro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 210 volte