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2009-09-17

Juventus - Bordeaux vista da NSB


Un pareggio che sa di beffa segna l’esordio di Ciro Ferrara in CL. Un pareggio che racchiude u po’ la storia bianconera in questa competizione, ossia squadra non al completo nelle occasioni fondamentali, sfortuna, errori arbitrali decisivi, foga tanta, frenesia troppa, ma lucidità e cinismo non proprio ottimale.
Per cui adesso ci si trova non solo a recriminare sul risultato finale, ma si deve pensare alle prossime gare con un minimo di apprensione, dato che questo mezzo passo falso interno potrebbe condizionare il prosieguo nella competizione.
Rammarica anche il fatto che il Bordeaux non è sembrata affatto formazione di alto rango, al contrario, in certi momenti è sembrata anche modesta, direi non adeguata alla CL: ma quello che conta è il risultato finale, conseguito per loro in trasferta, e dunque punto pesante.
Semmai, c’è da rivedere l’impatto iniziale, la squadra è sembrata troppo contratta, timorosa, probabilmente alcuni hanno sentito più del necessario l’emozione dell’esordio stagionale in Europa; rimane comunque un secondo tempo decisamente valido, e su questa falsariga occorrerà proseguire.
LA TATTICA
Le due squadre sono scese in campo con moduli molto diversi, difesa a 4, centrocampo a rombo, con Giovinco dietro la coppia d’attacco; Bordeaux con modulo praticamente ad albero di Natale, una sola vera punta con Gourcouff, in appoggio a Chamack (mia notazione, bravino ma non è Trezeguet), e due mediani a protezione della difesa, tra cui quel Menegazzo scartato dal nostro calcio.
Fin dalle prime battute si vede che è una Juve molto diversa, manovra farraginosa, Giovinco non riesce ad entrare in partita, mentre i francesi si mostrano magari molto elementari, ma con gioco a terra e passaggi semplici e di prima, si mostrano più padroni del campo, ed infatti il primo vero pericolo viene da parte loro.
La replica dei bianconeri sostanzialmente si ferma ad una ottima apertura di Marchisio per Iaquinta, la cui deviazione finale però non supera il portiere ospite.
Nella ripresa i bianconeri invece iniziano con piglio diverso mettendo alle corde gli avversari, colpendoli con una azione in linea Cannavaro – Iaquinta, e stavolta la conclusione dell’attaccante bianconero è precisa tra palo e portiere.
Poco dopo conclusione di testa di Amauri, sembra gol fatto, ma il portiere riesce a neutralizzare, e come accade, gol fallito da una parte, gol realizzato dall’altra, anche se Plasil è in netto fuorigioco.
Nel finale è ancora Marchisio a rendersi pericoloso, il suo tiro a botta sicura però colpisce la parte bassa della traversa, e sulla respinta, Poulsen ciabatta alto.
E così sfugge ai bianconeri la vittoria.
IL FATTO
E ora che diranno i soliti mascalzoni del lunedì, ossia quelli che da almeno tre anni speravano di potere dare fiato alle trombe del loro antijuventinismo militante quanto fazioso e sciagurato?
Gli echi delle trasmissioni di domenica sera e del lunedì stavano ancora rimbombando mentre il Bordeaux pareggiava con una rete irregolare, mentre l’altra italiana si trovava agevolata nella sua trasferta francese proprio da una rete irregolare.
Tutti personaggi che lautamente guadagnano proprio per il grande consumo di calcio che proviene alle televisioni dalla presenza della Juventus, dalla grande maggioranza della tifoseria calcistica italiana, che segue queste trasmissioni appunto perché esiste quella squadra di Torino a strisce bianconere, dalla grande storia: eppure continuano nella loro disgustosa e sciacallesca operazione di aggressione mediatica verso la Juventus, insultando gravemente 14 milioni di tifosi e la loro intelligenza.
Tutti abili a fare i falsi moralisti, a scandalizzarsi per un episodio che è solo televisivamente esistente, mentre con sfrontatezza tacciono di squadre che da 53 giornate (leggasi CINQUANTATRE GIORNATE), non subiscono rigori contro.
Non prendete questo come uno sfogo, ma come una semplice constatazione di un appassionato juventino che appena lunedì sera, facendo zapping nelle varie emittenti televisive, aveva sentito parlare di campionato già falsato, di ritorno ai metodi del passato, di furti e quant’altro, il tutto per una azione avvenuta CHIARAMENTE a gioco fermo, e martedì sera, doveva vedere in parte messo a rischio il cammino della propria squadra del cuore grazie ad un errore marchiano di una terna arbitrale, guidata dal famigerato Obrebo, il vincitore della CL della scorsa stagione con il Barcellona, avendogliendolo mandato letteralmente in finale con la sua direzione di gara a Stamford Bridge.
Vero, la Juventus dell’esordio europeo stagionale non è stata all’altezza delle prestazioni di campionato, l’assenza di Diego ha pesato, ma ha pesato di più, direi, l’assenza di gente più rodata a queste esperienze in campo internazionali, come dire, sono queste le serate per il nostro capitano Alex Del Piero: fateci caso, a tratti è sembrata la ripetizione di Juve – Zenit dello scorso anno, con i bianconeri spesso in difficoltà a manovrare, e avversari non eccezionali ma tatticamente ben impostati e diligenti nei loro compiti sul campo.
Ma non vi è dubbio che quell’errore sul gol del pareggio, errore direi abbastanza evidente, anche troppo, potrebbe essere pagato caro se il prosieguo non vedrà i bianconeri più tonici e anche fortunati: orbene, secondo voi i commenti dopopartita sentiti, hanno commentato questo fatto alla stessa stregua di cime è stato commentato l’episodio di Lazio – Juve?
Certamente no.
Forse il boicottaggio della tifoseria juventina verso questi media da ultimo si sarà un pochino abbassato, visto come sono tornati ad alzare la cresta i vari Caressa – Bergomi, fogli rosa milanesi, Telenove e Italie gold, Raiset “voce dei padroni del calcio”, e così via.
QUESTI SIGNORI LA DEBBONO SMETTERE UNA VOLTA PER TUTTE, LA JUVENTUS E LA SUA TIFOSERIA MERITANO E PRETENDONO RISPETTO!
E mi auguro che la dirigenza cominci immediatamente ad alzare la voce, ed imporlo quel rispetto che trasmissioni e giornali all’evidente servizio di chi ha preso il controllo del calcio, dimostrano di non volere dare a tifosi e squadra.
Anche chiudendo rapporti contrattuali con gruppi televisivi, tanto la Juventus, ovunque dovesse essere trasmessa, sarà seguita dai suoi tifosi, come dimostra il fatto che proprio in quella famosa stagione 2006 – 07, gli abbonati Sky erano più grazie alla B che non a quella parodia di campionato serie A che era stato organizzato da Guido Rossi appositamente per farlo vincere alla sua Inter.
Anche impedendo ai propri tesserati di rilasciare dichiarazioni a questi giornalisti.
Fatelo e noi tifosi vi seguiremo.
Ah, dimenticavo, per la famosa legge del compenso, errore arbitrale contro una italiana, la Juventus, errore arbitrale compensato con due a favore, dopo quello del Milan, un netto rigore contro l’Inter negato.
Che Guido Rossi sia sbarcato anche in Europa?
|di Antonio La Rosa - Fonte: www.nerosubiancoweb.com| - articolo letto 168 volte


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