14 settembre 2009, la società U.S. Lecce comunica attraverso uno scarno comunicato sul sito ufficiale, la revoca delle deleghe ad operare del suo D.S. Guido Angelozzi. La notizia, in breve tempo, fa il giro della città, dei forum dei tifosi, dei siti sportivi, della carta stampata, sino ad un eloquente e quanto mai opportuno cartellone pubblicitario che compare tra le vie della città salentina.
Finalmente la tifoseria può esplodere di gioia, finalmente i tifosi si liberano di uno dei principali responsabili del decadimento del Lecce calcio, soprattutto si liberano di colui che negli ultimi anni ha allesttito squadre a dir poco scandalose, non adatte ad affrontare il campionato di competenza o acquisendo giocatori semisconosciuti solo per far favori ai suoi famosi amici procuratori. Però, a ragionare a mente fredda, come direbbe il caro Lubrano la domanda nasce spontanea: Ma è proprio cosi? La società non ha responsabilità alcuna? Perché, nel momento in cui venivano ingaggiati fac-simili di calciatori, si accettava tutto passivamente? Viene da pensare che evidentemente questo giro di favori era accettato tranquillamente dalla società o dal Patron Semeraro, visto che non si può certamente pensare che chiunque sano di mente poteva avallare simili acquisti.
Certo si sa, ogni direttore sportivo nell’acquistare dei giocatori può sbagliare, non sono tutti fenomeni, a volte capita di scommettere su giocatori che poi si rivelano dei flop, a volte però, non sempre! Perchè da quando è arrivato Angelozzi a Lecce ha portato prevalentemente due categorie di giocatori: Calciatori conosciuti e avanti con l’età con ingaggi elevatissimi (TIRIBOCCHI, ZANCHETTA, ARIATTI, CASERTA) oppure giocatori sconosciuti che tali sono rimasti visto le loro qualità tecniche, qualità che inspiegabilmente solo il lungimirante ds aveva intravisto (LEONARDO, CICHERO, SAIDI, BASTA, ARRIETA)
In una qualsiasi realtà lavorativa, qualunque lavoratore o dirigente viene giudicato per il suo operato, per le plusvalenze che fa ottenere all’azienda e visto il lavoro dell’ ormai ex D.S., il giudizio era quanto mai chiaro e visibile a tutti da lungo tempo, tranne che al caro Presidente dell’UsLecce che addirittura nel dicembre 08 gli rinnova il contratto, ritrovandosi così a dover pagare inutilmente un’ altra persona (ricordiamo che a libro paga c’è ancora Mister Beretta).
Ora, archiviata questa lunga pagina, si guarda al futuro. Quali saranno i piani della società di via Templari? Il Patron Semeraro a tal proposito è stato chiarissimo, nessun nuovo D.S., niente chiavi in mano ad una sola persona, sarà la società su indicazioni del Mister a contattare i giocatori e trattare direttamente con le loro società. Il presidente tra l’altro ha anche detto che vista la novità del progetto e visto che in Italia le contrattazioni dei giocatori sono per lo più in mano ai direttori sportivi e procuratori si avranno sicuramente difficoltà, come dire COMINCIAMO A METTERE LE MANI AVANTI IN CASO QUALCOSA ANDRA’ STORTO.
Progetto nuovo? Progetto innovativo? Numerose difficoltà? Sinceramente non la penso cosi, anzi vedo questo progetto già applicato da anni a diverse società del nostro campionato. In primis la Lazio, il Palermo, continuando verso Genoa e Cagliari. Queste squadre hanno nel loro organigramma un D.S. ma di fatto sono i loro presidenti che svolgono le operazioni di mercato con ottimi risultati, parliamo dei Lotito, o dei Zamparini. Certo alle spalle bisogna avere una rete di osservatori in gamba che sanno valutare un potenziale ottimo giocatore da un flop, ma a quanto si dice De Canio già ha messo in opera i suoi uomini costruendo una rete soprattutto a livello giovanile. Le prospettive di un buon progetto ci sono tutte, le attese saranno mantenute? Ai posteri l’ardua sentenza. |di Fabrizio Ercolano - Fonte: www.leccegiallorossa.net| - articolo letto 141 volte