Prime tre partite, zero punti ma sopratutto senza gol, un pò di sfortuna?
Guardando le ultime partite penso di si, giochiamo bene, ma ci gira male in questo periodo, rimane una buona prestazione da domenica e ora cercheremo di concretizzare di più il gioco con i gol.
Domenica una partita da non perdere.
E' necessario non perdere la testa, visto le ultime partite, ma sappiamo uscire bene da queste situazioni, sicuramente dobbiamo tornare da Bari con tre punti, sapendo poi che ci aspetta il turno infrasettimanale e quindi saranno due partite ravvicinate da vincere che darebbero una svolta al campionato.
Cambierà qualcosa a livello di formazione, il mister ha già fatto una pseudo formazione in vista di domenica?
Queste partite del giovedi lavoriamo molto sul piano tattico e si puà notare qualcosa, a livello personale sto facendo un ruolo non mio che mi da stimoli, quindi speriamo di fare bene.
Ti va bene il ruolo che ti ha dato il mister?
Non avevo mai giocato in quella zona del campo in partite ufficiali, quindi è solo uno stimolo in più e cerco di dare il mio contributo, la mia caratteristica principale è la velocità quindi in quel ruolo la sfrutto di più, pur di giocare mi va bene così.
Sei qui ormai da un pò di settimane, ti sarai fatto un'idea sia dell'ambiente che della squadra.
Mi avevano parlato bene di quesa piazza, molto esigente, la classica piazza del sud, che magari non se ne vedono tante, una tifoseria fortemente legata ai colori neroazzurri e noi cercheremo di non deluderli.
Quanti punti vorresti avere dopo il trittico di partite ravvicinate?
Quattro sarebbero perfetti.
Chi temi di più del Bari?
Giocare li non è facile, loro sono saliti in A e c'è attorno alla loro squadra passione e voglia di fare bene, ma noi non dobbiamo pensare a loro ma in casa nostra e portare a casa a tutti i costi i tre punti.
Sarà una partita senza i vostri tifosi, è un bene o un male in questa situazione in cui si è ancora a zero punti?
A maggior ragione che siamo solo noi, dobbiamo pensare solo a quello che dobbiamo fare in campo, quello che ci dice il mister e rimanere uniti.
L'intervista non dura molto, Fabio Ceravolo ricorda quella timidezza dell'ultimo arrivato, che sa di avere i numeri e i mezzi per essere con i primi della classe neroazzurra ma non vuole farsi spazio urlando e sgomitando, ma lavorando in silenzio, impegnandosi in allenamento, accettando quello che gli dice il maestro Gregucci e accettando di studiare anche materie non a lui congeniali, come l'esterno di centrocampo, in attesa di poter esplodere tutte le sue caratteristiche da trequartista, magari proprio in assenza di capitan Doni. |di Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 136 volte