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2009-09-18

Osvaldo, tocca sempre a lui


Tocca sempre a lui. Se qualcosa non va nel Bologna, il sacrificato numero uno è Pablo Daniel Osvaldo. Talento purissimo, grande classe ma per ora anche discontinuità. A onor del vero si può dire tranquillamente che giocare nel Bologna di questi tempi non aiuta certamente, ma forse da un giocatore come Daniel ci si aspetta tanto e questo alla lunga diventa un problema. Ma andiamo per gradi. Gennaio 2009: il Bologna vuole un'attaccante, la famiglia Menarini desidera lasciare il segno e punta forte Giampaolo Pazzini. C'è l'accordo col giocatore che da la disponibilità e anche con la Fiorentina, all'ultimo momento però salta fuori la Sampdoria e "il Pazzo" decide di rivedere le proprie idee e andare in blucerchiato. Resta però un altro giocatore importantissimo nelle fila dei viola, di indubbio valore, quell' Osvaldo che di li a poco diventerà rossoblu con contratto quinquennale.
La città è soddisfatta, trattasi di vero e proprio colpo di mercato. Subito l'esordio e con l'Atalanta un'ottima prestazione, purtroppo però l'italo-argentino si infortuna immediatamente ed è costretto a stare ai box per un mese e mezzo. Torna in un Bologna con l'acqua alla gola dove non funziona niente, Mihajlovic è a rischio esonero (cosa che poi si verificherà), i rossoblu sono in piena lotta per non retrocedere ed è proprio Osvaldo, reo di essere costato 7 milioni di euro, a subire il maggior contraccolpo negativo, spesso costretto a partire dalla panchina. Torino-Bologna, la svolta: nel secondo tempo Daniel sfodera una prestazione super e causa il rigore che poi darà un pareggio meritatissimo contro i granata, anch'essi in affanno in bassa classifica e che poi retrocederanno. Una svolta che però non sarà sufficiente a fargli avere quella fiducia di cui necessiterebbe. Nel calciomercato estivo, il suo nome è spesso legato ad una possibile cessione che poi (per fortuna, diciamo noi) non avverrà, Osvaldo dunque si rimbocca le maniche sapendo che la stagione entrante sarà fondamentale per la sua carriera. Però.. però ci risiamo. Tre sole partite, una rete (l'unica segnata fino ad oggi dal Bologna in campionato) e il primo a rimetterci nuovamente il posto è lui, mister 7 milioni di euro. Col Milan partirà dal primo minuto la coppia Di Vaio-Zalayeta, mentre per l'italo argentino è nuovamente l'inizio di un'amarezza. In un Bologna dai piedi "quadri", in un Bologna dove tutti dicono mancare l'elemento dal tocco in più, che ci fa Osvaldo in panchina?
|di Mario Sacchi - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 167 volte


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