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2009-09-18

Zona Europa: e la Juve tornò


Dunque rieccoci alle prese con l’Europa, sia con la Coppa dei Campioni che con la nuova Coppa UEFA, ribattezzata Europa League, più per dare l’illusione della novità che per contraddistinguere un nuovo trofeo che di nuovo ha ben poco. Debutto dolce-amaro per la nuova Juventus “Paradiso” targata Ferrara, bloccata sull’1-1 da un ostico Bordeaux. Bianconeri che comunque dopo un considerevole lasso di tempo sono tornati ad impostare un gioco degno di questo nome anche in Europa. La Zebra è stata nell’arco dei 90 minuti sempre in grado di poter vincere la partita, e poi il match ha restituito al calcio italiano il vero Buffon, autore di 3 interventi sontuosi che hanno messo in cassaforte l’1-1 (gol per i padroni di casa ad opera di Iaquinta).
La compagine a strisce, al di là del punteggio, può ritenersi più che soddisfatta della prima uscita stagionale fuori dai confini italici: la difesa è ermetica, con il solo Caceres alle prese con l’ambientamento di rito; il centrocampo è tornato a risplendere di luce propria in ogni fase di manovra (persino Tiago può sorridere), e l’attacco può contare su un gran numero di alternative. Un team che pare rodato, in grado di competere con qualsivoglia avversario, anche se per vincere la Coppa occorrerà qualche miglioria in tenuta atletica, visto che in un colpo solo si sono infortunati 3 giocatori, compreso il perno Fabio Cannavaro, su cui si confida per tornare ad imprimere il marchio nel firmamento calcistico. Se il fattore infortuni tornerà nei limiti allora certo che si potrà sognare in grande.
Pagelle Juventus: Buffon 8; Caceres 6 Cannavaro 7,5 Legrottaglie 7 Grosso 6,5; Tiago 7 Felipe Melo 7 Marchisio 7 Giovinco 6,5; Amauri 5,5 Iaquinta 6.
Va meglio al Milan, issato a Marsiglia dalla doppietta dell’intramontabile Filippo Inzaghi, che come sempre quando vede l’Europa diviene letale più che mai: adesso i gol in campo internazionale ascendono a 68. Ma se i rossoneri vorranno volare in alto dovranno disgiungersi dalla dipendenza dalle reti di un giocatore che anagraficamente è troppo anziano, 36 anni. Termina in parità (0-0) il big match fra Inter e Barcellona, dove si sono incrociati i due ex Eto’o ed Ibrahimovic, senza tuttavia incantare come era nelle speranze dei tifosi. Non incanta nemmeno l’Inter nel suo complesso, ostaggio delle manovre accerchianti dei Campioni d’Europa blaugrana che parevano di giocare al Camp Nou anziché a San Siro. I nerazzurri visti mercoledì non lasciano presagire niente di buono per il futuro, per una compagine che rischierebbe di dover ulteriormente rimandare l’appuntamento con la gloria già sin troppo disattesa.
Va male alla Fiorentina, 0-1 a Lione, per una corsa Champions già tutta in salita. In Coppa UEFA continua a coltivare liete speranze il Genoa di Gasperini, sbarazzatosi subito dello Slavia Praga con reti di Zapater su punizione e Sculli. Cade a strapiombo la Roma di Ranieri, 2-0 a Basilea, in una trasferta che di certo non si preannunciava proibitiva. Ma d’altra parte con una difesa così in bambola ogni team le farà paura. È stata a dir poco beffata la Lazio che dopo aver dominato l’Austria Salisburgo, si faceva rimontare dall’1-0 all’1-2.
|di Albertosig - Fonte: www.calciomagazine.net| - articolo letto 157 volte


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