Pandev, Ledesma & Co. svolgono la seduta tecnico-tattica... disgelo o contentino?
La Lazio prova a voltare pagina. A meno di 24 ore dall’harakiri commesso contro il Salisburgo, la squadra biancoceleste riprende la preparazione al centro sportivo di Formello in vista dell’imminente trasferta di Catania. Una trasferta ostica quella in terra etnea, dove i biancocelesti affronteranno un avversario voglioso di scrollarsi di dosso i zero punti in classifica. “La Lazio si aspetti una bolgia”, ha avvertito martedì scorso il diesse siciliano Lo Monaco che punta molto sul focoso apporto del Massimino, dove la Lazio non vince in campionato dal lontano 1969. A rendere ancor più complicato l’impegno della truppa di Ballardini i tanti impegni ravvicinati, 6 in poco più di 2 settimane, compreso quello di ieri con gli austriaci. Un tour de force che necessiterebbe di un organico in piena efficienza fisica. Invece, contro i rossoblu il tecnico ravennate dovrà ancora rinunciare a diversi effettivi. Mancherà per la terza volta consecutiva il capitano Tommaso Rocchi, ancora alle prese con i postumi di una contusione al quadricipite della gamba destra. Il bomber veneto oggi ha alternato cure fisioterapiche a corsetta intorno al campo. Sta meglio, l’ematoma si è quasi del tutto riassorbito e lunedì si sottoporrà ad un altro accertamento medico che svelerà le possibilità di presenza nel turno infrasettimanale contro il Parma. Non potranno ancora tirare il fiato Lichtsteiner e Dabo, apparsi ieri in debito di condizione. Scaloni e Brocchi, infatti sono ancora indisponibili. Il terzino argentino sembrava avesse intrapreso la via del recupero, poi il nuovo stop. Alla distorsione si è aggiunta una contusione ossea alla caviglia che lo terrà ai margini per altri 20 giorni: tornerà dopo la pausa di ottobre. Migliore è la situazione dell'ex rossonero, fuori dalla partita in Svezia con l’Elfsborg per uno stiramento ai flessori della coscia. L’ex centrocampista rossonero continuerà le cure specifiche fino alla prossima settimana, quando effettuerà dei controlli strumentali che definiranno i reali tempi di rientro. Fuori con Catania e Parma, poche speranze per il Palermo. Out anche il nigeriano Makinwa (distrazione muscolare).
Domenica pomeriggio, dunque, Ballardini potrà contare “solo” sull’essenziale rientro di Kolarov, assente ieri per squalifica. Oltre ai suddetti infortunati, nella seduta odierna non si sono visti in campo Diakitè e Cruz che hanno svolto una seduta di scarico in via precauzionale per un leggero affaticamento muscolare. Tra i 27 elementi a disposizione, oltre ai giovani Perpetuini e Faraoni, presente anche il gruppo degli “accantonati” che, dopo la prima fase di riscaldamento, hanno finalmente disputato la tanto agoniata fase tecnico – tattica insieme a coloro che ieri sera non sono scesi in campo dal primo minuto (ad eccezione di Foggia). Da una parte con il fratino fucsia Kolarov, Pandev, Firmani, Del Nero, Faraoni, Mauri, Stendardo ed Eliseu; dall’altra Manfredini, Inzaghi, Ledesma, Bonetto, Foggia, Siviglia, Artipoli e Perpetuini. Due mini squadre da 8 che prima hanno svolto un esercitazione sul possesso di palla a campo ridotto, poi si sono sfidati in una serie di partitelle, la prima delle quali con il solo Berni in porta (poi sono entrati in scena Muslera e Bizzarri che inizialmente hanno lavorato a parte con il preparatore Grigioni). Presto per dire se si tratti di un vero e proprio “disgelo” o di un contentino che difficilmente avrà seguito. Il primo riscontro si avrà domani, quando a Formello sarà già tempo di rifinitura anti-Catania. Per il resto del gruppo solo semplice riscaldamento e scarico in palestra, ad eccezione di Zàrate che ha inanellato in solitudine giri di campo con il pallone. Nel corso della partitella finale si è fermato il giovane Faraoni, che dopo le cure del massaggiatore ha abbandonato anzitempo il campo. |di Daniele Baldini - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 144 volte