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2009-09-19

A tu per tu con ...con Giovanni Galeone


A poche ore dalla gara fra Napoli e Udinese, abbiamo raggiunto il tecnico Giovanni Galeone che ha parlato di questa partita, ma anche del mercato estivo delle due squadre.

Che partita si aspetta fra Napoli e Udinese?

"Sono due squadre che hanno gli stessi pregi e gli stessi problemi. Grandi possibilità offensive per entrambe, il Napoli con Quagliarella, Lavezzi e Hamsik, mentre l'Udinese con Sanchez, Di Natale e Floro Flores. Ci sono problemi difensivi per entrambe, hanno preso tanti gol e soprattutto il Napoli mi lascia perplesso".

Se il Napoli dovesse perdere Donadoni potrebbe rischiare il posto, condivide questa possibilità?

"Non credo che Donadoni rischi il posto se perde con l'Udinese, dipende dal tipo di risultato. Se prende quattro gol l'ambiente di Napoli non perdonerebbe, anche perché è stato fatto un mercato importante per migliorare il risultato dell'anno scorso. Zuniga soprattutto è un ottimo giocatore, ma fra infortuni e altro per ora non ha quasi mai giocato. A Napoli ci si aspetta molto e lo scorso anno un campionato in calando ha permesso di mandare via Edy Reja dopo diversi anni in cui aveva fatto bene".

Ma considera il posto di Donadoni in bilico anche per il finale della scorsa stagione?

"La scorsa stagione non è andata benissimo, ma doveva conoscere la squadra, assemblarla e creare un suo gioco. All'inizio di questo campionato ha avuto rinforzi, il tempo di preparare la squadra, fare il ritiro e un progetto di squadra doveva già esserci".

C'è qualche pecca in questo Napoli?

"Sì, la fase difensiva non mi convice e non mi convinceva neanche con Reja. Gliel'avevo detto parlandone, ma lui lavorando molto riusciva a mascherare un po' questa debolezza, poi alla fine sono usciti tutti i problemi".

Quindi più che Quagliarella serviva un grande difensore?

"Quagliarella va benissimo con Lavezzi e avrebbero potuto prendere magari anche Di Natale. Avrebbero fatto uno degli attacchi più forti d'Italia, ma hanno speso bene da metà campo in su e male in difesa. Se fossi Donadoni a gennaio chiederei due rinforzi in difesa, giocatori bravi ed esperti, pensavo ad esempio a Panucci che poteva dare un buon contributo. Per guidare i giovani ci vuole anche qualche giocatore d'esperienza, carisma e qualità".

La scelta di De Sanctis rispetto a Marchetti tra i pali è stata giusta?

"Marchetti era stato richiesto, ma non credo che il Cagliari lo volesse vendere. De Sanctis ha grande esperienza, anche internazionale, e non è un portiere qualunque, ma se il presidente pensa ai giovani Marchetti è un buon portiere giovane. Personalmente, però, non sono uno che ama molto i portieri, ne avrò amati 3-4 in trent'anni di carriera".

Conoscendo l'ambiente di Napoli, secondo lei Donadoni rimarrà fino a gennaio?

"Bisogna vedere i risultati. Io conosco l'ambiente di Napoli ed ho conosciuto il peggior ambiente di Napoli come tanti altri. Ci sono stati tantisssimi dopo di me, era un periodo bruttissimo, ma ora è diverso e, però, anche le esigenze della società sono diverse. Io fossi stato nel presidente o nel direttore avrei avuto un occhio di riguardo alla difesa, come detto".

Invece come potrà fare Quagliarella essendo di Napoli?

"E' uno dei più grandi attaccanti in assoluto, pieno di personalità e rischia tantissimo pur di cercar di fare gol. E' un giocatore da area di rigore, ma anche da fuori quando improvvisa tiri impossibili. Insieme a Lavezzi diventa una coppia formidabile e per come vedo io il calcio avrei messo anche un altro attaccante".

Secondo lei l'Udinese ha perso qualcosa pur avendo ancora Floro Flores?

"Sì, ha perso qualcosa. Floro è bravo, molto bravo, ma bisogna vedere se reggerà tutto il campionato e se avrà lo stesso carisma che ha avuto Quagliarella. All'Udinese viene a mancare un centravanti".

Anche per l'Udinese ha detto che la fase difensiva è una pecca

"L'Udinese è una squadra quadrata quando va tutto bene. Se a centrocampo fanno grande filtro, con Isla e Inler che lavorano per far giocare più libero D'Agostino. In difesa i due centrali, che sono due grandissimi giocatori e li ho avuti alle mie dipendenze, devono solo un po' migliorare e maturare nonostante siano da tanto in Italia. Devono migliorare l'intesa, ma la fase difensiva della squadra va bene quando i due mediani fanno un buon filtro".

Invece il problema D'Agostino lei l'avrebbe risolto diversamente?

"E' bravissimo a giocare in quel ruolo ed è diventato centrale come lo ha fatto Pirlo o Liverani. Non erano così decisivi in trequarti in serie A come lo erano nelle categorie inferiori e sono stati portati a centrocampo avendo tutti grande tecnica. D'Agostino è un giocatore che se viene sorretto bene può giocare ad altissimo livello in tutte le squadre italiane".

Ma lei lo avrebbe tenuto comunque, anche un po' demotivato?

"Lo conosco da una vita e penso non sia andato via perché non gli hanno offerto i soldi che lui voleva".

Quindi secondo lei non è mai arrivata un'offerta adeguata?

"No, sembrava dovesse arrivare anche il Real, ma l'Udinese, visto il campionato disputato, aveva fissato per lui un prezzo importante. Si parlava di venti milioni di euro e per questi si prende Xabi Alonso".

Lei D'Agostino se lo porterebbe ai Mondiali?

"Lippi lo porterà sicuramente assieme a De Rossi e Pirlo. Come terzo non ne vedo altri se non lui per svolgere il ruolo di centrale".
|di Andrea Lolli - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 179 volte


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