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2009-09-21

Bari-Atalanta: è festa biancorossa


Quella andata in scena allo stadio San Nicola di Bari questo pomeriggio è stata una vera e propria festa a tinte biancorosse. La partita della svolta si diceva e pronosticava, e probabilmente così sarà. Dopo i tre pareggi consecutivi la squadra di mister Ventura sceglie bene sia il modo sia il tempo di tornare alla vittoria in Serie A dopo otto lunghi anni. Qualcuno sarà rimasto piacevolmente colpito nel vedere la compagine barese asfaltare e far polpette di un avversario triste sì ma di caratura superiore forse anche allo stesso Bari. Almeno ai nastri di partenza di questo campionato, in cui la maggior parte degli addetti ai lavori e non, erano convinti che il passaggio dei pugliesi nella massima serie sarebbe stato fulmineo e privo di grosse soddisfazioni. Certo, il campionato è appena iniziato, ma le premesse per una grande stagione da parte dei galletti ci sono tutte.
Ma andiamo alla partita. Mister Ventura presenta il suo Bari nel consueto 4-4-2 che, all’occorrenza, si trasforma in un 4-2-4 ad alta propensione offensiva. Rispetto alla gara pareggiata a Palermo, l’allenatore ex Pisa manda in campo, finalmente, Victor Barreto, che sostituisce Meggiorini relegato in panchina. Assente giustificato Riccardo Allegretti (noie muscolari per lui) egregiamente sostituito da un super e ritrovato Rivas, protagonista di una gara che non gli si vedeva fare da tempo. Per il resto tutto confermato con Salvatore Masiello a sostituire l’indisponibile Parsi sull’out di sinistra e con la riconferma in mezzo al campo del tandem Gazzi-Donati. L’Atalanta, orfana dello squalificato Gregucci, si affida al duo Tiribocchi-Acquafresca in avanti, con Caserta e Ceravolo ad dividersi le fasce laterali. Pronti via è subito grande Bari. La lucidità dei singoli, in comunione ad una velocità di manovra impressionante, mettono subito in chiaro il tema della partita: Bari ad attaccare forsennato e affamato di punti e bel gioco e Atalanta rintanata in difesa attenta a non scoprire troppo i fianchi ai vari Alvarez, Barreto, Kutuzov e appunto Rivas. Ma non c’è niente da fare. Dopo appena due minuti di gioco il Bari va vicinissimo al vantaggio, ma il colpo di testa di Barreto, ben imbeccato dalla sinistra da Rivas, va fuori di pochissimo. Passano appena altri cinque minuti e il Bari va in vantaggio per davvero con l’argentino Rivas. Neanche il tempo di festeggiare e metabolizzare il momentaneo vantaggio, che è subito raddoppio. A segnare è lui, l’uomo della Provvidenza: Victor Barreto. Kutuzov lancia divinamente in profondità il brasiliano che, con l’uscita del portiere nerazzurro, trafigge l’estremo difensore atalantino con un sopraffino pallonetto. Che bello, che gol! Bari 2 Atalanta 0, e sono passati appena nove minuti di gioco. L’Atalanta è frastornata dall’aggressività e della concretezza della compagine biancorossa, e fatica a trovare le forze per reagire. Dello sbandamento nerazzurro ne approfitta subito Alvarez che, pescato da un passaggio dell’ottimo Barreto, al 39’ minuto fa tre a zero in favore degli uomini di Ventura.
Un primo tempo all’insegna del Galletto quindi, che sarebbe potuto anche finire con un punteggio più rotondo se Kutuzov, sulla linea di porta, non vanificasse un grande assist di Rivas.
Nella ripresa la musica non cambia. Ventura da spazio da subito a Langella, che prenderà il posto di uno scatenato Rivas. Il Bari conduce la gara sia nel risultato che nel gioco. In mezzo al campo mostruose risulteranno alla fine le prestazioni di Gazzi e Donati. Due partite insieme e già si vede quell’intesa e quella coesione indispensabili per costruire la diga perfetta di cui Ventura ha e avrà bisogno per tutto il campionato. Al minuto 51 il Bari ha la possibilità di archiviare definitivamente la pratica Atalanta grazie ad un calcio di rigore assegnato per atterramento in aria da parte di Talamonti su Langella. Sul dischetto si presenta Victor Barreto, che però vanifica il tutto tirando debolmente tra le braccia di Consigli. Il brasiliano, visibilmente provato per l’errore dal dischetto, lascerà subito dopo il posto a Riccardo Meggiorini, autore anche lui di una prova più che positiva, che poteva essere perfetta se il palo, al minuto 77, non gli negasse la gioia del gol. Poco male visto che prima del legno colpito, è lo stesso attaccante ex Cittadella a fornire a Massimo Donati la palla facile del quattro a zero. In tutto ciò, la povera Atalanta di Gregucci, fa solamente da spettatrice non pagante, regalando l’unico sussulto alla sua partita al minuto 84, quando l’esterno basso Bellini piazza un bel tiro da fuori su cui capitan Gillet nulla può fare. La gara volge al termine. Il pubblico sugli spalti è felice e festoso. Il Bari incomincia a volare e a far paura ai suoi avversari. Mercoledì, contro l’onestissimo Cagliari di Allegri, bisognerà dare seguito alla festa di quest’oggi, per non vanificare già quanto di buono fatto vedere da questo super Bari in questo inizio di campionato.
|di Andrea Dipalo - Fonte: www.tuttobari.com| - articolo letto 178 volte


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