Ci siamo, finalmente. Marsiglia e Bologna hanno sfidato un Milan che sembra stia capendo quali sono le sue possibilità, i suoi punti deboli e quali quelli di forza. Un Milan che soprattutto sta realizzando che quest’anno solo dando il 200% ogni gara sarà possibile sopperire ai pesanti gap atletici e tecnici che lo dividono dagli avversari più agguerriti. Importante aver trovato un modulo di gioco soddisfacente, innanzitutto, con due punte che sembrano crescere di partita in partita nella sincronia dei propri movimenti e con un ruolo di trequartista che, a questo punto, tornerà ad essere svolto dall’immortale (seppur talvolta tragico) Seedorf. Fin troppo facile per lui vincere la gara con Ronaldinho, oggi lasciato a casa perché febbricitante, domani presumibilmente di nuovo fuori rosa per una palese scelta tecnica. Importantissimo è poi il gioco proveniente dalle fasce. Nella gara di ieri si sono infatti registrate buone incursioni da parte di Oddo e Abate, utili a suggerire l’ultimo passaggio o a servire un buon cross per alimentare il gioco aereo. Consiglierei a questo punto un nome nuovo per la nostra rosa titolare, che è quello di Luca Antonini, distintosi non più tardi della scorsa stagione per convincenti prove sulla fascia molto simili a quelle dell’Abate attuale. Un capitolo che merita poi approfondimento è quello della gerarchia dei portieri. A parte Dida, che continuo a reputare un fuoriclasse ingiustamente tagliato fuori da ogni minima considerazione della società da qualche stagione a questa parte, non vedo infatti più una grossa differenza qualitativa tra lo Storari che sta ripetutamente compiendo salvataggi miracolosi e Abbiati, il titolare del posto. Se dovesse valere la regola del “gioca chi merita”, personalmente non avrei dubbi a confermare Marco tra i pali. Flavio Roma? Beh, Roma credo faccia a pieno titolo parte della lista di quegli acquisti che una settimana fa descrissi come inutili sprechi dei denaro. Comprato più per uno sfizio che per un suo effettivo impiego, insomma. Nella speranza che si stia davvero percorrendo il cammino giusto, credo infine che in un’annata come questa, dove non si può oggettivamente sperare di portare a casa i primi posti del podio, un eventuale buon cammino in Champions League, notoriamente cavallo di battaglia per la nostra squadra, potrebbe infondere ottimismo ed entusiasmo anche verso il campionato e, magari, riservarci anche qualche piacevole sorpresa… |di Sebastiano Molinelli - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 144 volte