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2009-09-21

Totti, Milito e Cassano: è calcio geniale


La 4^ Giornata della massima serie ha elevato all’ennesima potenza il valore di 3 calciatori che quanto a classe non sono inferiori a nessuno. Il primo è Francesco Totti che, alla soglia dei 33 anni, riesce ad infiammare le platee con giocate sopraffini che non esibiva con tale periodicità nemmeno nel fiore degli anni.
D’altra parte se si vedono le statistiche salta subito all’occhio l’aumento esponenziale della sua media gol, balzata da discreta a fuoriclasse assoluto. Non a caso è il bomber in attività con 181 reti in A (423 caps), lanciato di gran carriera verso la fatidica quota 200 cui solo i mostri sono giunti in oltre un secolo di calcio italico. Il capitano della Roma sta ormai oltrepassando ogni limite concepibile dal tifoso, specie se si tiene in considerazione il suo ruolo, non proprio consono a siglare caterve di reti, come invece sta facendo l’ex pupone. Totti negli anni è cresciuto in ogni prerogativa, forgiando in se la figura di un calciatore da leggenda, ed ormai lo si può paragonare se non a Baggio almeno a Boniperti, da poco lasciateselo alle spalle nella graduatoria marcatori di A d’ogni tempo. Ma di quest’andatura ogni paragone con altri mostri sacri del passato non sarà recondito, lui che ha fatto ricredere persino il più ostinato dei suoi detrattori, il sottoscritto, che sino al 2006 (quando le sue prestazioni toccarono il fondo proprio in occasione dei Mondiali vinti dall’Italia) non la smetteva di muovergli critiche più o meno meritate e nel contempo dure da sopportare. Totti è ormai sinonimo di grandissima stella del firmamento (con 548 gare e 233 reti complessive è il calciatore che in assoluto ha giocato più partite ed ha segnato più gol con la maglia giallorossa), guai allora a perseverare in critiche. Il numero 10 sta compensando ogni gap di carriera, anche se rimane il suo score azzurro non proprio degno della sua fama. Tornando al presente, l’attaccante giallorosso ieri, contro la Fiorentina, ha siglato il 3° centro in codesto torneo, il 13° comprendendo la Uefa, dove è giunto a quota 78 caps e 34 gol in Europa.
Se Totti dispensa magie non si può dire il contrario di Diego Milito, che da solo sta trascinando l’Inter in una posizione arrembante, rendendo indolore lo stato di non particolare grazia che la compagine di Mourinho sta vivendo. A 30 anni l’argentino ha finalmente trovato la giusta dimensione, e si prenota un 2010 da re dei bomber.
Non ha molta confidenza col gol, ma per balzare agli onori della cronaca non gli occorrono: stiamo parlando di Antonio Cassano, un genio incompreso (vedi Lippi), destino che lo accomuna ad una sorta di antesignano, Roby Baggio, che intanto, pur giocando in una piccola realtà come la Sampdoria, sta incantando il calcio nostrano, e se giocasse nel Barcellona potrebbe addirittura ambire al Pallone d’Oro, trofeo esclusiva di grandi campioni al servizio di grandi team. In ogni modo Cassano continua a far lustrare gli occhi a tutti noi, in primis ai tifosi blucerchiati che si godono il primato provvisorio a punteggio pieno, in condominio con la Juventus mai doma di Ferrara. Rientra nei ranghi di già l’altra genoana, il Genoa, schiaffeggiato a sorpresa dal Chievo Verona di Pellissier. Si tira su il Milan, 1-0 al Bologna anemico di un decaduto Di Vaio; si scatena il Bari, 4-1 alla nefasta Atalanta, ultima in classifica a zero punti.
|di Albertosig - Fonte: www.calciomagazine.net| - articolo letto 166 volte


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