| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2009-09-22

Luce Accesa. Si è rivisto il Catania del Precampionato


Dopo 281', esattamente al minuto numero 11 della quarta gara di campionato, il Catania dimostra di aver compreso, assimilato ed interpretato a dovere gli schemi di Atzori. Si rivede per lunghi tratti di gara quella squadra ammirata in Pre-Campionato , con tutti i suoi pregi e difetti che, qualcuno, ancora ricorderà. Giocate di prima, velocità in mezzo al campo, Martinez migliore in campo ma poca concretezza sotto porta, tanto che, non a caso, come nelle partite dominate contro Utrecht e Besiktas , la vittoria sarebbe meritata, ma ci si deve accontentare del pareggio.
Era necessario cambiar qualcosa per togliere dall'impasse la squadra, infonderle convinzione del proprio valore, dei propri mezzi e restituirle così quel carattere battagliero e mai domo che tanto bene faceva sperare nel corso delle amichevoli estive, giustificando il pensiero “questo è il Catania più forte della gestione Pulvirenti”.
E' arrivato un punto, poco per quanto prodotto, ma comunque un nuovo “punto” di appoggio, sul quale far leva ed avanzare, mettendosi dietro le spalle lo stato d'animo da quota 0, terribile da sopportare, quasi il vero 12° uomo in campo per gli avversari.
Il Catania, riuscito ad imbrigliare la Lazio tutta fantasia di Foggia e Zarate , avrebbe probabilmente meritato di più, e se a dirlo è lo stesso capitano dei biancocelesti, Mauri, c'è da credere che effettivamente la giusta ricompensa agli sforzi profusi sarebbero e potevano essere solo i tre punti, con annessa prima vittoria stagionale “scaccia fischi” inclusa.
Non è arrivata la vittoria e sono arrivati i fischi, più di sfogo verso una classifica deficitaria che non indirizzati alla squadra, alla sua migliore apparizione di queste prime gare di campionato. Settimane fa, Atzori, da Marsala , predicava alla squadra quale dovesse essere il giusto impatto mentale con la partita, quella che in molti chiamano mentalità. Ebbene, finalmente “la luce s'è accesa” , per dirla col gergo del tecnico etneo, e lo spirito del guerriero è riaffiorato negli animi dei giocatori che, pur privi del consueto sostegno del pubblico (diviso tra tifanti, scontenti, e manifestanti silenziosi contro la tessera del tifoso), hanno dominato in lungo ed in largo la gara, passando in vantaggio , costruendo azioni da goal tanto nel primo che nel secondo tempo, senza arrendersi nemmeno al pareggio di Cruz, frutto di due distrazioni dei due esterni.
Tutto il possibile è stato fatto, finanche dalla panchina, che s'è scrollata di dosso anche l'etichetta di eccesivo “baldinismo”, giacché con l'ingresso di Cruz in campo, ed il passaggio al tridente con tanto di rifinitore, la prima mossa di Baldini sarebbe stata quella di togliere un attaccante per inserire un centrocampista od un difensore. Anziché difendersi, il Catania ha continuato ad insistere, cercando di chiudere la gara sul 2-0, come sarebbe stato nelle sue capacità poiché, con lo stesso undici che fa e prende un goal, gli etnei rischiano concretamente di riportarsi in vantaggio.
Così non è, ed allora Atzori, quello che dovrebbe essere un “difensivista”, toglie Delvecchio (incontrista di centrocampo) e passa dal 4-3-3 al 4-2-3-1 inserendo Ricchiuti al fianco di Mascara e Martinez, con Morimoto unica punta. La Lazio scompare del tutto, e chiuderà la gara contando solo due palle goal, mentre il Catania porta la sua massima pressione con costanza, fino ai minuti finali, costringendo Ballardini a difendersi con 5 difensori in linea. Capendo le difficoltà dei biancocelesti il tecnico rossazzurro si gioca il tutto per tutto, tira fuori Martinez , miglior giocatore della gara ma che richiede il cambio per affaticamento, e mette dentro Plasmati come prima punta, per sfruttare le sponde verso i 3 trequartisti, ed il gioco aereo in area di rigore: ne vengono fuori i tentativi di Morimoto ed Izco (entrato per Biagianiti), che non trovano fortuna.
Termina 1-1 , con Atzori che, nonostante la contestazione della curva, sa di aver ritrovato un Biagianti in condizioni accettabili, il Martinez dei bei tempi, e proverà quindi a recuperare il miglior Mascara ed il Delvecchio d'un tempo. I progressi fatti sono stati soddisfacente, ma non ancora sufficienti per metter pace in un ambiente che necessita parimenti alla squadra, della gioia che solo una vittoria sa dare . Per non sprecare la chance offerta da questo punto bisognerà scendere in campo, a Bergamo, tra due giorni, mantenendo ancora accesa la luce.
|di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 211 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale