Papadopulo rimane alla guida del Bologna FC. È giusto così. Non possono essere sue le responsabilità legate alla mancanza di bel gioco da parte della squadra. Né possono essere più di tanto sue le responsabilità di non riuscire da due giornate a portare a casa un punto. Come già
ampiamente scritto, la rosa è carente, latita di giocatori dalle caratteristiche tecniche importanti in fase di impostazione. Non c’è quindi da stupirsi che quando si giochi in casa si faccia fatica a trovare la via della rete come conseguenza di quanto costruito a metà campo, e quando si giochi in trasferta, contro formazioni come il Milan, non si riesca in 90 minuti a trovare nemmeno un contropiede. Ci verrebbe quasi da dire che, forse, il centrocampo tanto contestato e vituperato dell’anno scorso – quello con Volpi, Amoroso e Mudingay – fosse più funzionale alla via del goal; forse Di Vaio si intendeva meglio con i giocatori che giocavano alle sue spalle la scorsa stagione. Oggi, a prescindere dalla sua condizione, il Capitano sembra un oggetto misterioso, che vaga per il campo come un fantasma, più per mancata comunicazione con i compagni, che per sua propria responsabilità (la sua professionalità è indiscutibile). In effetti, giocatori come Mingazzini, Guana o Zenoni possono essere in grado di servirlo a dovere? A Milano non è sembrato. Altro aspetto. La fase difensiva è sicuramente quella che la compagine rossoblu interpreta meglio, grazie anche ai soliti Portanova, Britos e Raggi (nonché Viviano, fantastico su Super Pippo Inzaghi). Tuttavia non si deve stressare troppo questi giocatori: alla fine la corda si rompe sempre! Raggi, dopo un’ora (forse più) eccellente, ha dovuto arrendersi a Seedorf, più per un calo di concentrazione (era da circa tre-quattro minuti che aveva perso il controllo della situazione) che per un calo fisico. È normale se si carica eccessivamente un singolo reparto; ed i soliti Mingazzini, Guana, Zenoni (ma anche Valiani) dov’erano? Se non ci riuscivano nella fase offensiva, come si stavano comportando allora nella fase difensiva? Cosa ci dobbiamo aspettare quindi dalla partita con il Livorno? Questa volta non lo sappiamo proprio. Da quanto affermato sopra, se la squadra amaranto giocherà come contro la Juventus, il Bologna non sarà in grado di fare contropiede; se invece la squadra di Ruotolo adotterà una strategia difensivista, la partita potrebbe finire come contro il Chievo. Possibilità di vincere? Poche. Forse sembriamo pessimisti, ma come si fa ad essere ottimisti? |di Leonardo Frizziero - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 134 volte