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2009-09-24

Inter-Napoli 3-1: azzurri in campo senza mordente, i Campioni d'Italia ne fanno un sol boccone


Il Napoli esce sconfitto da San Siro, allunga la striscia negativa fuori casa, e si ritrova quart'ultimo in classifica. Donadoni sorprende ancora una volta tutti e lancia Bogliacino e Zuniga dal primo minuto, in luogo di Cigarini - che si accomoda in panchina - e di Datolo, che addirittura finisce in tribuna. Maglia grigia per gli azzurri, ma la notte di San Siro si fa subito nera. Nemmeno il tempo di battere il calcio d'avvio, che arriva il primo gol dell'Inter: su calcio d'angolo è Eto'o che mette dentro il pallone dell'uno a zero, dopo una carambola in area di rigore con il Napoli incapace di allontanare il pericolo. Il gol subìto a freddo è una mazzata tremenda per una squadra che deficita in quanto a carattere e personalità; e infatti i nerazzurri capiscono che insistendo possono subito chiudere la pratica. Detto fatto, passano centoventi secondi e Maicon semina il panico sulla destra, servendo un pallone d'oro a Milito che - in fuorigioco non rilevato dall'assistente di Trefoloni - batte facilmente De Sanctis. Due a zero, e partita in archivio per i campioni d'Italia.
Il Napoli prova a scuotersi, ma riesce solo a fare il solletico all'Inter: Julio Cesar deve sporcarsi i guanti al decimo, su tiro al volo di Bogliacino; ringraziare la sorte per il colpo di testa di Quagliarella che finisce di poco fuori; e superarsi infine al sedicesimo, deviando in angolo un'altra conclusione, ancora di testa, dell'attaccante azzurro. Insomma, una timida reazione c'è, ma nulla che possa far pensare ad una rimonta. Maicon gioca con Zuniga sulla corsia destra, De Sanctis chiude bene lo specchio ad Eto'o (20'). Al trentaduesimo poi l'Inter fa tris, questa volta con Lucio che in proiezione offensiva batte ancora De Sanctis per il gol del tre a zero. A questo punto probabilmente i nerazzurri abbassano leggermente la guardia, e concedono alla squadra di Donadoni l'onore delle armi: è Lavezzi a segnare sottorete il suo primo gol stagionale, su imbeccata involontaria di Contini. Partita riaperta? Neanche a pensarlo. Ad inizio secondo tempo l'Inter sembra non voler infierire, ma inizia anche a sbagliare qualcosa. Se il Napoli ci credesse, potrebbe mettere almeno paura alla squadra di Mourinho. Come detto però, gli azzurri sono manchevoli di personalità, di carattere, di quelle caratteristiche insomma che servirebbero per tentare una clamorosa rimonta. Donadoni prova la carta Denis, si sistema con il 4-3-3 dopo l'infortunio di Santacroce (dentro Aronica a sinistra, con Zuniga spostato nel suo ruolo naturale - amen - e Cannavaro e COntini centrali). C'è un pò di ordine in più in campo, ma Julio Cesar può dormire sonni tranquilli. A parte due velleitarie conclusioni di Quagliarella e Lavezzi infatti, il Napoli non provoca brividi alla retroguardia nerazzurra. Finita la partita, si aprono interrogativi inquietanti. Perchè perdere a San Siro, contro quest'Inter, può rientrare nella normalità. Archiviare qualsiasi speranza di fare risultato, dopo soli quattro minuti, è da brividi.
|di Vincenzo Balzano - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 145 volte


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