MARCO GIAMPAOLO
Il Siena ha fatto al partita che doveva fare contro un avversario ostico, venuto qui con grande entusiasmo dopo due grandi vittorie. Noi invece venivamo da due sconfitte che ci mettevano in una condizione psicologica opposta alla loro. Nei 95 minuti la squadra ha fatto quello che doveva fare per cercare di vincere contro una squadra forte. Noi dobbiamo crescere come squadra, dobbiamo ricostruire dalle fondamenta, quella che definisco l’autostima della squadra. Abbiamo perso calciatori con esperienza e dobbiamo lavorare per poterli sostituire facendo crescere quelli che abbiamo. Per questo serve anche il sostegno da fuori. Avevo chiesto alla squadra di non ascoltare i brusii, di uscire a testa alta e guardarsi allo specchio quando finiva la gara dicendosi “ho fatto la mia partita”. Jajalo? La cosa importante è l’interprestazione che si da alla partita. Ghezzal è più punta, deve migliorare a giocare nel traffico e spalle alla porta, cosa che Jajalo fa bene. Se mi aspetto un po’ più di pazienza da parte del pubblico? Me ne aspetto molta di più e mi arrabbio con i miei giocatori se si fanno condizionare da fattori esterni ed ambientali. Non voglio parlare dell’anno scorso e di chi è andato via. Ora la squadra va aiutata a giocare tutte le 38 partite, io sono determinato a giocarle tutte con grande determinazione così come i giocatori. Non siamo l’Inter o il Milan o la Juventus, noi siamo il Siena e dobbiamo salvarci l’ultimo minuto dell’ultima giornata, con dignità ed orgoglio.
DOMENICO DI CARLO
Secondo me inizialmente temevamo molto il Siena, perchè veniva da una sconfitta e ci aspettavamo una loro reazione. Noi eravamo pronti a fare le nostre azioni ma ci è mancata la stoccata finale, il riuscire a mettere la palla giusta al momento giusto. Loro sono una squadra tosta, sono contento della prestazione dei ragazzi, per come abbiamo giocato fino al 95’. Poi devo dire che era uno scontro diretto è sempre importante non perderlo. Granoche? Forse avrei potuto metterlo prima, e mi dispiace è una ragazzo che ha fame. Ma devo dire che tutti si sono confermati, come Bentivoglio e Iori, quest’ultimo alla prima da titolare in serie A. È dall’inizio della stagione che giochiamo con solidità e concretezza, oggi quest’ultima ci è mancata. Siamo comunque soddisfatti.
MICHELE FINI
Non sono soddisfatto del risultato, ma credo che per il resto dobbiamo essere contenti. Nella ripresa abbiamo messo in campo tutto per vincere la partita. Dal punto di vista del gioco, della voglia siamo contenti. Magari nel primo tempo psicologicamente eravamo un po’ bloccati dopo la brutta sconfitta di Genova. Ora pensiamo al Napoli, a giocare la partita sapendo di poter approfittare magari di un momento poco brillante loro e di una situazione ambientale particolare.
SIMONE VERGASSOLA
Incontravamo una squadra forte, tignosa che veniva da due grandi prestazioni,. Nel primo tempo ci abbiamo provato ma nella ripresa devo dire che abbiamo interpretato la gara nel modo giusto. Era una gara difficile, una brutta gatta da pelare; per questo è un punto che fa classifica dopo due sconfitte di seguito e che ci da un pò di morale. Il clima intorno a noi? Un po’ particolare. Può succedere che l’inizio sia un po’ difficile, però non abbiamo mai demeritato, Genova a parte. Ora sta a noi portare la gente dalla nostra parte. L’importante è dare sempre tutto e uscire a testa alta. Nelle prime due gare casalinghe però non meritavamo di perdere. I cartellini gialli? È un momento un po’ strano anche in quello. Noi ne abbiamo presi tre e loro zero, e mi pare che Ghezzal e Calaiò qualche calcio l’abbiano preso.
Il momento del regalo al piccolo Martin? Emozionate. Era sorridente e dopo quello sta attraversando è stato bello vederlo vivere una serata diversa. |Sito Ufficiale Siena Calcio - Fonte: www.acsiena.it| - articolo letto 159 volte