VERONA PRIMO TEMPO:
Se invece di una partita di calcio, ci trovassimo di fronte ad un incontro di boxe, dopo 30' l'arbitro avrebbe sospeso l'incontro per manifesta superiorità dell'avversario.
Per fortuna si tratta di una partita di calcio e mal che vada ti prendono a pallate ma esci vivo dal campo.
Il Chievo aggredisce l'Atalanta in ogni zona del campo, nei primi 30' la squadra neroazzurra sembra tramortita sotto i colpi dei canarini clivensi.
Peluso in netta difficoltà con Granoche, Bianco cerca di arginare come può il movimento continuo su tutto il fronte d'attacco di Pellissier.
Alla fine è Andrea Consigli a tenere il punteggio fermo sullo 0 a 0, con tre interventi slava risultato.
Si dice che quando il migliore di una squadra risulta il portiere, ogni commento sul resto dell'organico è superfluo.
La nota positiva arriva però dall'attacco, secondo noi il movimento di Tiribocchi è molto più incisivo e vivo rispetto a quello di Robert Acquafresca costantemente fermo in mezzo all'area di rigore in attesa di palloni sui piedi.
Tiribocchi va alla ricerca della palla alla trequarti di campo dando una mano all'impostazione di Doni, s'inserisce nella difesa del Chievo partendo da dietro e gioca spesso con le spalle girate alla porta cercando gli appoggi dei compagni e la protezione del pallone.
Nell'ultimo quarto d'ora il Chievo ha rifiatato e ha permesso alla squadra di Conte di mettere il naso fuoridalla propria metà campo, senza però mai incidere e preoccupare la squadra avversaria.
SECONDO TEMPO:
I primi 20' permettono all'Atalanta di contenere un Chievo che sembra aver tirato un pò i remi in barca.
Caso vuole che la squadra neroazzurra ha cominciato a crederci un pò e a stuzzicare il can che dorme, trovando un gol con la complicità del palo, su cui Tiribocchi anticipa tutti e mette dentro un gol che è ossigeno allo stato puro.
Bene, sembra che la ruota sia girata, è arrivato il gol che allunga la vita e te la cambia pure.
Tutto bene?
No, l'Atalanta si ricorda che vincere senza merito non è nel suo DNA e regala, si, ripeto, regala un gol al Chievo con un errore difensivo degno delle migliori partite tra scapoli e ammogliati.
Su retro passaggio di Garics, Bianco lascia scorrere il pallone che rotola a rallentatore su un incerto Consigli, è pronto a velocità supersonica ad inserirsi Pellissier, che supera l'estremo difensore neroazzurro e mette dentro un regalo di Natale anticipato.
Consigli ha chiamato il pallone?
Se si, incombe come un macigno sulla sua testa l'errore, se in caso contrario non l'ha chiamata allora Bianco si deve assumere la paternità della frittata.
Ok, un pareggio che ci sta, considerato l'andamento della gara, anzi, un punto guadagnato più che due punti persi.
Tra le note positive troviamo la prestazione di Tiribocchi, ha giocato per la squadra, ha aiutato i compagni, difendendo palla e facilitando gli inserimenti di Doni e compagni.
Doni, oggetto misterioso nel primo tempo, rinasce nel secondo, ed è lui a fare un buon 60% del gol di Tiribocchi, colpendo di testa su cross di Garics e mandando il pallone sul palo a Sorrentino battuto.
Fortuna vuole che il pallone che ritorna in area di rigore trova i piedi di Tiribocchi che a porta vuota insacca.
La cronaca di quello che è avvenuto dopo il vantaggio ve l'abbiamo già raccontato.
Prendiamo questo punticino e portiamolo a casa.
Ora ci sarà una settimana per preparare una partita che secondo noi farà vedere un pò di quello che vuole mister Conte da questa squadra, arriverà un Milan che di squadrone, quest'anno, gli è rimasto solo il nome.
Crediamoci perchè potremmo affrontare la pausa con un nuovo entusiasmo e soprattutto fuori dalla zona calda. |di Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 145 volte