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2009-10-01

Arrigo Sacchi: «Il Genoa dovrà imporre il proprio gioco al Mestalla»


Imporre il proprio gioco e i propri ritmi senza timori. E’ questa la ricetta suggerita da Arrigo Sacchi per il Genoa per la difficile gara di Valencia. Il celeberrimo allenatore e opinionista televisivo ha accettato di presentare in esclusiva a Pianetgenoa1893.net la gara di questa sera allo stadio Mestalla. La squadra di Gasperini non dovrà far altro che giocare come sa fare: pressing a tutto campo e ripartenze veloci possono mettere in grande difficoltà gli spagnoli.

Ci può descrivere brevemente il Valencia?

«E’ una squadra che ha una grande storia calcistica: ha partecipato a finali della Coppa dei Campioni, ha vinto diversi campionati. Ultimamente non è più la squadra brillante, forte come un tempo, però presenta sempre un buon livello tecnico. E’ sempre tra le prime cinque squadre spagnole: però bisogna dire che tra Barcellona, Real Madrid e il Valencia c’è un abisso».

A suo giudizio quali sono i giocatori più pericolosi tra i “pipistrelli"?

«Nel complesso si può affermare che è una squadra molto pericolosa. Bisogna prestare molta attenzione in modo particolare a Villa, giocatore di grande esperienza internazionale».

Si è parlato di una debolezza difensiva degli spagnoli: può essere un loro punto debole?

«E’ una squadra che non sta benissimo, ma ha pur sempre un certo valore e una buona esperienza».

Quali sono i punti di forza del Genoa?

«E’ una delle squadre italiane che gioca un calcio non solo bello esteticamente, ma con dei principi vicini al calcio europeo e mondiale. E’ una formazione che gioca molto bene e onora il football italiano».

Questa sera al Mestalla quale tipo di atteggiamento dovrebbe tenere la squadra di Gasperini?

«Credo che il miglior antidoto per fermare l’avversario sia quello di imporre il proprio gioco. Solamente chi non lo possiede cerca di adeguarsi alla squadra che affronta. Sicuramente il pressing praticato dal Genoa e le sue ripartenze veloci possono dare molto fastidio al Valencia. Anche la capacità degli attaccanti di cambiare posizione può creare problemi agli spagnoli perché non sempre il loro schieramento a zona è esente da difetti. La squadra rossoblù dovrà mantenere le sue caratteristiche, cioè quelle di restare corta, saper aggredire e portare via palla».
|di Marco Liguori - Fonte: www.pianetagenoa1893.net| - articolo letto 135 volte


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