Il Napoli cambia gli scenari con la partenza di Pierpaolo Marino. Un divorzio nato probabilmente lo scorso marzo quando il presidente decise di rimuovere Reja, scegliedo lui stesso il tecnico. Un errore non chiarire subito le reciproche posizioni prima di spendere altri 50 milioni sul mercato, ma il patron azzurro è abituato ai colpi di scena. La decisione del presidente non appare affatto istintiva visti i contenuti e le argomentazioni che riguardano anche una fascia temporale piuttosto lunga. Indipendentemente dal mercato, il produttore ha spesso parlato di una società da strutturare diversamente, con un direttore generale che, in quanto tale, si occupasse dell’organizzazione di tutti gli affari della società e del coordinamento delle persone preposte ai vari settori aziendali. Non a caso, De Laurentiis preferiva a volte definire il suo dirigente quale responsabile dell’area tecnica o direttore sportivo. Non si sbaglia a qualificare un proprio dipendente a certi livelli e non a caso anche Roberto Donadoni, il tecnico scelto dal presidente, qualificò Marino come il direttore sportivo del Napoli. Tutto ciò per confermare che, quelle del produttore, erano vecchie idee e soltanto i risultati positivi prodotti della gestione di Pierpaolo Marino ottenuti fino allo scorso giorno d’andata, l’hanno tenuto saldamente al suo posto. Il patron ha sempre voluto e vuole una società organizzata in altro modo, un modo incompatibile con le idee accentratrici del dirigente irpino. Due modi diversi di lavorare e di intendere l’azienda quelle dei due dirigenti, uniti soltanto dai risultati, dalla doppia scalata, dall’ottimo primo anno di Serie A con le scoperte di Gargano, Hamsik e Lavezzi. La scossa del presidente dovrebbe produrre risultati a lungo termine, ma nel breve c’è un Napoli da risollevare. Gli azzurri non hanno più la passione della prima stagione in Serie A dell’era De Laurentiis il quale, potrebbe preparare un ribaltone anche in panchina per ritrovare quella grinta, quel coraggio, quella voglia smarrita. Forse agli azzurri è mancato negli ultimi mesi anche l’entusiasmo di Marino, un entusiasmo probabilmente perso lo scorso marzo, dopo l’addio di Reja voluto dal presidente. In bocca al lupo Napoli... |di Marcello Pelillo - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 138 volte